Ci siete tutti, anzi...vi siete moltiplicati! In quella situazione mancava la carissima Maria Pina, la vostra compagna attrice e mia assistente alla regia, ma il suo spirito sicuramente aleggiava e poi, ieri stesso, ci ha riconfermato la sua importante presenza. Anche Rosanna, all'epoca così non troppo lontana, era presente. Ospite, tra il perplesso e l'affascinato ci ha detto. Quel "rompere gli schemi e precipitarci tutti nel bagno, in rituale pellegrinaggio di omaggio che offre un saggio...di cortesia, preoccupandosi dell'ospite che aveva indugiato un pò troppo e sollecitava la preoccupazione che un tornado l'avesse rapita via dalla toilette, l'ha obbligata a ridefinire dei significati...e questi hanno lavorato poi nel warm-up che è continuato e nella performance darammaterapica in cui è stata coinvolta. Allora ospite, oggi, a pieno diritto, fa parte della Compagnia del CDIOT. Welcome Rosanna ed un benvenuto anche a noi che lavoreremo nella sua esperienza, con lei!
Nel frattempo, quanto era avvenuto nella improvvisazione della possibile seconda scena de "Il Rinoceronte" ha continuato a lavorare nel gruppo e quindi anche nel mio laboratorio personale che vi ospita in dati e processi -che sono due cose differenti! Nel fotomontaggio della immagine che vedete -vi assicuro diverse ore!-, mi ripetevo i vostri dialoghi, suggeriti e da voi improvvisati; le vostre difficoltà, così importanti, lo sforzo della salita, il timore della discesa, la tenacia del processo avviato. Gradualmente, vi moltiplicavate, dialogando tra voi e con voi stessi -più di un personaggio sembra ritratto a discutere con sè-, in una amplificazione della comunicazione che restituiva l'iimagine di multipli quali noi siamo, a lasciarci scoprire dal processo della drammaterapia verso la costruzione di questa piece, così simbolica, rituale, fonetica, logica, pedante, ASSURDA...
Ionesco è un prezioso compagno di viaggio ed anche ieri sera (le foto seguranno appresso ed anche i vostri post...) si è nuovamente alluso all'importante contaminazione che vogliamo fare tra il caro Cortazar ed il nostro drammaturgo romeno. Questa impavida, perchè incosciente, destituzione del significato personale dalla semantica comune, sino a rendere il linguaggio una sterile gabbia per le paure del nostro inconscio. E chi non ha conflitti scagli la prima pietra! Agli angoli delle nostre case, dentro di noi, una pericolosa polvere si deposita a giustificare piccoli o grandi traumi e dolori del passato, direbbe Langs, ed ogni tanto ci si deve pure decidere di fare pulizia, no?! E magari metter fine alla contesa infinita che ci divide da noi -lo suggerivo nel precedente post. Un senso d''importante "liberazione" e leggerezza allora avviene. "Avviene"... perchè tra dentro e fuori ( ecco quindi la radice In-Out del nostro teatro: Creative Drama & In-Out Theatre).
Lasciatevi provocare, date voce a quei dialoghi congelati dalla camera e dal nostro fotomontaggio! Provate a scrivere cosa si dicono, quali coppie, quali gruppi, quali sguardi, quali voci. Quali emozioni. Lo abbiamo ricordato...quanto anche il mezzo iconografico sia stato eletto, nel nostro statuto, a stimolo verso il processo; che sia espresso qui o nel lavoro di editing silenzioso che sempre facciamo e ci ricollega a quanto già sperimentato. Il nostro archivio profondo è inimmaginabile. Vi ringrazio.
Continua questo safari, si definisce la distanza dalla "rinocerontite" e questo parla di noi stessi. Director
Foto: Drammaterapia, Che bell'odore di vernice fresca che c'è qui!, Laboratorio CDIOT, ottobre 2009
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