@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

martedì 14 luglio 2009

DRAMMATERAPIA, Berenger in Terapia: Sognatori e Felici della propria Diversità ed Incomprensione...

@ Valentina
Report Laboratorio CDIOT del 10 luglio 2009


Venerdì, stimolante e introspettivo, per tutti, pubblico e non, ho apprezzato davvero tutto, non solo l'affascinante seduta psichiatrica di Gianni/noi. Del discorso del Director, mi hanno particolarmente colpito alcune frasi "...dobbiamo renderci zoppi, facciamo di noi stessi qualcosa di diverso e di storpio... esaltiamo la nostra diversità, allontaniamoci più che possiamo dalla perfezione e dall'essere ordinario, smettiamo di piacere agli altri..". Forse le parole non erano esattamente queste, ma mi ha toccato molto il discorso, mi ha fatto riflettere.
Tornando a Berenger, chi può dire dov'era il limite preciso tra le sensazioni di Gianni e le nostre riflessioni? Il terzo atto del Rinoceronte è il capitolo finale delle delusioni, leggendolo, ogni personaggio e ogni pagina hanno mortficato il mio animo... prima le riflessioni di Berenger e il suo grande sconforto per via di Jean, dopo Dudard e Daisy. Per un momento ho davvero pensato: Berenger non sei solo, hai il tuo erudito collega di lavoro, la tua dolce Daisy. Ma dopo poche pagine ecco Berenger di nuovo incompreso ed abbandonato, in successione, prima dal suo presunto nuovo confidente e infine anche dalla sua desideratissima Daisy.

Quel tormentato e disordinato monologo finale di Berenger ci rappresenta tutti, ogni qual volta sentiamo il nostro equilibrio vacillare, le nostre certezze frantumarsi, le nostre riflessioni interiori che prendono il sopravvento, quell'esatta sensazione, quell'esatto momento in cui stiamo davvero prendendo una decisione. Il tormento nello stomaco e in gola, ne poco prima ne poco dopo, è uno stato d'animo preciso, vero e reale, tutti ne abbiamo esperienza -ne sono certa- in biliico tra l'abbandonarsi ad un realtà fredda e comoda, alla rinocerontite per intenderci, e ricorrere, invece, a quella straordinaria forza interiore che ci rende tutti vivi, umani, tanti piccoli "Berenger" sognatori e felici della propria diversità e incomprensione, in qualche modo soddisfatti di noi stessi e della nostra timida fragilità. Timida perchè spesso ben nascosta, come un tesoro da proteggere e da preservare nel tempo e nei dolori!


Foto: Berenger in Terapia, Laboratorio CDIOT del 10 luglio 2009

1 commento:

Anonimo ha detto...

Romeo vs Valentina

Che crogiolo di emozioni il terzo atto! Qualcuno forse avrebbe voluto che non fosse mai stato scritto, altri avrebbero preferito assistere alla trasformazione che lo stesso Berenger forse non desiderava ma acclamava soltanto. Ma la forza dell’essere sé stessi fino in fondo ha portato ad altro epilogo: impugnare la carabina per difendere a tutti i costi l’umanità. L’amicizia, l’amore, l’uomo… a cosa si è disposti a rinunciare per restare se stessi?Non a torto Valentina lo hai definito come il capitolo finale delle delusioni. Deludere significa non essere all’altezza delle attese altrui. Ma è proprio questo il punto: perché pensare sempre alle aspettative degli altri prima di pensare a cosa si desidera per se stessi?
romeo

DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

COMUNICATI STAMPA