a proposito del "kamikaze"
Sicuramente credo sia stata una scelta voluta quello di visualizzare li disegno nella sua prima fase di creazione quasi come fosse sovrastato da una grande nube che impedisse ai raggi solari di attraversarla … mentre, nella fase finale anche se con difficoltà, i raggi riescono a trovare un passaggio e a farsi strada, illuminando finalmente il foglio di colori nuovi, cosi i disegni acquistano una luce diversa, si rendono quasi iridescenti.
La riflessione che ho avuto, dopo questa esperienza, è stata di comprensione e di apertura rispetto certe cose che reputo intoccabili, di sfere private dove nessuno è in grado di raggiungermi…in realtà al disegno ho dato un significato aggiunto ...in esso ho visto anche il mio mondo, un mondo che poco spesso si mischia con l’universo e si fa accogliere da esso o meglio ne accetta la conoscenza ma non sopporta di esserne intaccato. In realtà, alla fine di questo stupendo viaggio, anche se la mia navicella spaziale avrà perso qualche pezzo, il motore avrà smesso di funzionare per un po,’ avrò visto comunque mondi nuovi, nuovi pianeti, costellazioni che mi avranno aiutato a fare luce su diversi punti…li avrò vissuti, respirati e toccati, sarò stata anche accecata dalla striscia di luce della via Lattea...
Comunque uno spettacolo meraviglioso che ha arricchito di certo il mio rientro…
Foto: "il Kamikaze" elaborato di Francesca, Atelier di Drammaterapia Liberamente
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