@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

mercoledì 21 maggio 2008

La tigre che rivive in un topo

@ da Azzuro

Repubblica — 20 maggio 2008 pagina 1 sezione: PRIMA PAGINA

ROMA - La tigre della Tasmania, estinta agli inizi del ' 900 sterminata dai cacciatori, tornerà a vivere nel corpo di un topo. Infatti un gruppo di ricercatori delle università del Texas e di Melbourne assicurano di essere riusciti ad isolare un gene dell' animale che dovrebbe assemblare la proteina di cui sono fatte ossa e cartilagini e di averlo impiantato nel corpo di un topo. Gli scienziati delle due università, come hanno spiegato, hanno creato una chimera: baffi di topo e scheletro di tigre. «Fino a ieri - ha detto un ricercatore - eravamo stati capaci solo di leggere il codice genetico degli animali scomparsi. Oggi lo abbiamo fatto funzionare dentro un altro essere vivente». ELENA DUSI

Director: Azzurro ci invia questo..., divertente, assurdo, geniale, opportuno, utile, buffo...meditiamoci sopra. Un concetto non esclude mai tanti altri. Ma non si tratta della nostra Tigre.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Completiamo tutta la notizia...

Repubblica — 20 maggio 2008 pagina 23 sezione: CRONACA

ROMA - All' idea che fosse estinta nessuno si era rassegnato. Ma nemmeno si poteva immaginare che la Tigre della Tasmania sarebbe tornata a vivere nel corpo di un topo. Anche se è presto per sentire il suo ruggito, il marsupiale decimato a colpi di fucile è stato ripescato dai vecchi vasi di alcool in cui erano finiti a pezzi gli ultimi esemplari. Con microscopi e pipette gli scienziati hanno tirato fuori dei campioni di Dna non troppo compromessi dal tempo e dall' etanolo. E alla fine, fra tanti, hanno isolato un gene con il compito di assemblare la proteina di cui ossa e cartilagini sono fatte. Per resuscitarlo hanno preso in prestito il corpo di alcuni topi di laboratorio e con un intervento di ingegneria genetica i ricercatori delle università del Texas e di Melbourne hanno creato una chimera. Baffi di topo e scheletro di tigre. L' esperimento spiegato oggi sulla rivista Plos (Public Library of Sciences) è il primo caso di una specie estinta che torna a vivere, sia pure in piccola parte e senza modificare la morfologia del roditore-chimera. «Fino a ieri eravamo stati capaci solo di leggere il codice genetico degli animali scomparsi. Oggi lo abbiamo fatto funzionare dentro un altro essere vivente» spiega Andrew Pask dell' università di Melbourne che ha guidato l' esperimento. «Le specie attuali rappresentano l' un per cento di tutti gli animali che sono passati sulla Terra». Mammut, orsi delle caverne, moa, uomini di Neanderthal e perfino un tirannosauro. Le specie estinte da cui i ricercatori hanno estratto materiale genetico sono diverse. Ma è difficile che Dna così vecchi siano tanto ben conservati da permettere la clonazione. Per questo Pask e i suoi colleghi hanno preferito procedere per piccoli passi, riattivando un gene alla volta. Per facilitare il lavoro è nato anche il Frozen Zoo di San Diego, dove il Dna delle specie a rischio viene prelevato e conservato in enormi congelatori. Il gene fatto resuscitare era stato preso dalla pelliccia di un adulto e dal corpo di tre cuccioli che vivevano nel marsupio e che dopo la morte della mamma sono finiti nei barattoli di alcool del museo di Victoria. Tutti i campioni hanno un secolo circa di età. Da quando gli uomini colonizzatori della Tasmania avevano introdotto i grandi allevamenti di pecore, nel corso dell' 800, fra cacciatori e tigri si era innescata una lotta all' ultimo sangue. E le doppiette non ci misero molto a liberare quella terra dai marsupiali carnivori con la faccia di cane e il corpo di iena. Il 9 settembre 1936 in una gabbia del museo di Hobart moriva Benjamin l' ultimo esemplare (una femmina). Ma l' ultima tigre libera era stata abbattuta da un colpo di fucile già nel 1930. Lì per lì non la rimpiansero in molti e i cacciatori assillati dal suo fantasma continuano a segnalare tigri attorno ai recinti delle pecore. Gli allarmi lanciati ogni anno sono una decina nonostante l' estinzione dichiarata nel 1986. E tre anni fa la rivista australiana Bulletin promise un milione di dollari a chi fosse riuscito a fotografare un esemplare vivo. Senza pensare che sarebbe stato più facile clonarne uno morto. - ELENA DUSI

DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

COMUNICATI STAMPA