@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

sabato 21 novembre 2009

Drammaterapia: il Colore dell'Acqua...


@ Gianni

Ciao Ermanno, premesso che puoi fare di questo scritto quello che vuoi, quindi se lo ritieni utile anche un post, ho sentito il bisogno di ringraziarti in separata sede per il video che hai messo sul blog con una -secondo me- delle canzoni più profonde dell'indimenticabile duo Battisti-Mogol. Conoscendo un pò la storia di questi due colossi della musica italiana, non riesco a dire "semplicemente" di Lucio Battisti. Perchè lui è stato il più grande compositore di musica italiana, ma il successo incontrastato e indimenticabile delle sue canzoni è dovuto alle parole di un poeta di nome Giulio Rapetti, in arte Mogol. Perfezionisti e disciplinati come pochi -a volte nel comporre una canzone erano capaci di stare giorni senza vedere nessuno saltando i pasti, insieme o separatamente, lavoravano ore ed ore, smontando e rimontando ogni frase, ogni nota, ogni sfumatura delle loro canzoni, con fare maniacale, a dimostrazione, come dicevi tu, che anche per il lavoro più coinvolgente a livello emotivo, ci vuole però forza di volontà e disciplina. Persone meravigliose e problematiche (anche Mogol viene descritto come uno abbastanza "str...ano") hanno lasciato una traccia indelebile nel mondo della musica, e le loro opere sono attuali oggi e piacciono a persone di ogni fascia di età. Hanno avuto il grosso difetto di non volersi concedere alle operazioni commerciali, alla televisione -Lucio la definiva peggio dell'olio di ricino-, alla stampa primordiale del gossip che cercava di carpire segreti e sfruttarli commercialmente.

E tornando a noi, ascoltando oggi alcune canzoni che a volte avevano dei passaggi un pò criptici, tutto mi sembra chiaro come il sole. Hai sentito che meraviglia "...e dare un calcio alla tradizione"? E immaginare di volare liberi, non più ancorati a stereotipi, usi, consuetudini, per poi planare su "...boschi di braccia tese"! Tante e tante persone che non aspettano altro che di abbracciarti, se tu vuoi concederti... In ogni strofa è sintetizzato un inno alla Vita, lontano dai rinoceronti e dai kamikaze -minuscolo perchè sono autodistruttivi- e l'esortazione ad abbandonare ogni fardello, legaccio, ansia, perchè solo così avremo la possibilità di vivere il presente in tutte le sue sfumature.

La musica mi è sempre piaciuta, le canzoni di Battisti e di Rino Gaetano più di tutte. Oggi ancora di più, e capisco perchè. Racchiudono l'animo di chi le ha scritte, vanno oltre le parole, pescano nel sentimento dell'autore. Non un singolo tema, non una sola difficoltà o una sola emozione, come se ne sentono tante, ma un mare in cui tuffarsi, ed ogni volta sono diverse le onde ed è diverso il colore dell'acqua, perchè è diverso il nostro stato stato d'animo.
Grazie Lucio, Rino, Giulio, Ermanno.
@ Director
Il mondo sconosciuto degli altri diventa criptico nell'incontro conflittuale con il nostro, quando non vi è accoglienza, quando i confini sono troppo rigidi, per il timore di noi stessi, i cartelli segnaletici troppo esaustivi, le regole autoreferenziali. Ionnesco ci racconta di questo ed in questa fattispecie di "anomia" del senso comune ed individuale, si è facilmente preda della manipolazione dell'altro, collusiva con le nostri più profonde insicurezze. Uscire dalla caverna -la vedi lì nella foto-, senza dimenticare di esserene ancora abitatori, e scoprire che si può imparare a nuotare, che l'istinto c'è lo abbia scritto o non nel nostro genoma. Questà è la meraviglia dell'autocoscienza. Grazie Gianni
Foto: Dramatherapy, Colours Water, CDIOT 2009

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DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

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