@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

giovedì 26 novembre 2009

Dramatherapy: as an Infinite Storytelling fighting the Danger of A Single Story

@ Pino

Ragazzi! Che emozione guardare il video del backstage del CDIOT scorso. Non è vero che recitiamo come delle bestie: siamo bravissimi! Stupenda Daisy: la conversazione con la tua amica è interpretata alla perfezione. Miranda è favolosa: segue i contorni delle linee del discorso di Daisy con estrema autenticità. Dudard impersonato appieno. L’ingresso di Berenger crea una magia di scena; forse per i suoi passi al rallentee o per le sue pose a volte plastiche che fanno riflettere su un incedere appesantito da quanto prima a lui accaduto. Se la parola rinoceronti venisse sostituita dalla parola bestie nei dialoghi tra i personaggi verrebbe fuori ancora di più tutta la paura di incontrarle, vederle, immaginarle. Questo mi è suggerito anche dal suono di sottofondo presente all’avanzare in scena dell’anziana signora. Perché Ionesco ha tra gli animali della savana ha scelto proprio il rinoceronte per spiegare un regime ed un modo di essere tanto spietato e crudele? In fondo questo è un animale poco feroce, a volte pacifico. Anche questo vive in branchi come molti altri animali. Allora penso all’allegoria della narrazione ioneschiana e credo che questo spieghi tutto.

@ Director

E' bello sorridere ed anche provare la semplice leggerezza dell'allegria di quando bambini non avevamo paura di essere orgogliosi delle nostre cose, comunque fossero! Neanche questo può essere escluso da quel purpuri di emozioni che il processo drammaterapeutico accoglie e mette nel laboratorio più nascosto della nostra anima, magari per trasformarlo, un attimo dopo, nel più pesante dolore o nella più chiara intuizione.
Il mondo è sempre pronto a "randellarci" -lo dico spesso ai miei pazienti- ed allora perchè dargli così spietatatmente una mano? Per essere preparati al peggio? Per scontare prima quanto si sospetta possa avvenire dopo? Questa sorta di culturale scaramanzia verso la felicità ed il successo, che poi, osservata in un altro che sieda dieci centimetri più in alto di te (anche se di altezza inferiore a te!), che parli senza timore (la fortuna del carattere estroverso), che abbia una profonda fede in se stesso ed in quello che crede...finisce per affascinarti, sedurti...e portarti sulla strada della più ingenua "rinocerontite". No, noi diciamo no alla scuola degli ingrati, come dei superbi, delle divisioni e del "volemose bene comunque", in ogni caso!
Ed allora leggiamo nella nostra "bestiale" recitazione il segno magico di quanto ancora può essere appreso e fatto, dentro e fuori la scena del teatro. Ecco perchè abbiamo recitato da "bestie" ed io più bestia di voi a dirigervi. Che segno straordinario questa nostra voglia di imparare, la biologia dell'adattamento che è diventata "mente" e non crederà mai ad una unica storia! Ascoltate, compagni di viaggio...il senso immenso oltre l'unica storia, l'unica osservazione, l'unico personaggio...





Movie: Chimamanda Ngozi Adichieur. "Our lives, our cultures, are composed of many overlapping stories. Novelist Chimamanda Adichie tells the story of how she found her authentic cultural voice -- and warns that if we hear only a single story about another person or country, we risk a critical misunderstanding"

2 commenti:

miklou ha detto...

Imprescindible la voz de Chimamanda Adichie
"quando noi rifiutiamo la storia unica, quando ci rendiamo conto che non c'è mai una sola storia... abbiamo recuperato una sorta di paradiso". Interesante post. Faccio un furto deliberato per il mio blog. Lou

Unknown ha detto...

Grazie della tua visita...e visto che commenti le cose significative, vieni più spesso a trovarci, ne saremo contenti. Ciao e buone festività. Ermanno

DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

COMUNICATI STAMPA