@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

mercoledì 29 febbraio 2012

Hypnodrama, Moon is looking for Home, 2 Scene


Si sono appena baciati. Un bacio stretto tra le possibilità impensabili di due storie diverse ed un presente che li fa trovare a sfogliare un medesimo album di nostalgie e rimpianti. Ma non solo. Lei, Carla, con la sua carriera sempre pronta a colmare vuoti  imbrogliati accuratamente, anche nei sabati del corso del “dolce al cucchiaio”. Lui, Corrado, un artista gay fin troppo artista anche nella vita, proteso ad interrogare l’esistenza che si specchia sulle sue tele, come un grande specchio che renda meno crudi fatti ed eventi lontani.
Ho faticato a staccarli dal consueto e dall’ovvio questi attori: quel moto verso l’abitudine di quanto si conosce già ed è facile usare come abito per personaggi solo apparentemente nuovi. Bravi gli interpreti e con la complicità dell’hypnodrama che facilità l’affioramento spontaneo di quanto sembra solo di improvvisare. E questo può produrre inganno. La reiterazione del proprio ruolo, di quelli che si immaginano possano essere i panni momentaneamente indossati, ma che, comunque, parlano sempre di noi.
Gesticolavano molto nel tentativo di nascondere l’imbarazzo dell’evento, non più parte, di diluirlo nella complicità esasperata di disegni e schizzi e tendevano vertiginosamente a farle ancora toccare quelle due teste. Nella realtà, forse, sarebbe avvenuto così ed anche in un teatro ossequioso della scrittura, ma sappiamo che quanto non riceve risposta, rimane lì a chiederla ed ad interrogarsi. E così Corrado si deve essere posto diverse domande, nei giorni seguenti, come anche Carla. Quesiti non sempre visibili che solo un successivo laboratorio potrà processare. Bravi ragazzi!

venerdì 3 febbraio 2012

Workshop Rorschach & Teatro, I Disegni della Mente


Foto di scena da "Sonia, il Resto della Mia Vita", piece drammaterapica
Cinema Nuovo Aquila, Roma, 02.12,11
 
Breve Briefing  (26.01.12)

Un personaggio maschile che ha assorbito tutto ciò che di più negativo risiede nella tradizione del maschio dominante, con ragioni indiscutibili, violento e tuttavia terribilmente fragile nella sua equazione di forza sempre in bilico sugli eventi che crede di cavalcare. Un personaggio femminile succube, dominato e, tuttavia, suggestivamente irretito in quel dominazione che, perchè non sveli il pericoloso sbilanciamento degli affetti, deve essere nutrito di amore, a costo di svendere le ragioni di una figlia, schiacciata da questa perversa dinamica. E lei, appunto, Sonia, la figlia, pronta alla prima difficoltà vera (ma cosa è vero e non vero per lei?), a rinchiudersi nel proprio uovo regressivo o esplodere n...
elle relazioni, nella maniacalità delle condotte e della fuga.
Tre somministrazioni magistralmente "interpretate" da attori e psicodiagnosti, dove se tutto si è prestato ad un teatro nel teatro grande delle relazioni e del disagio psicologico. I test hanno danzato con gli interpreti, sulle parole di Alessandra Minutoli
, Vito Rocco Genzano e Ermanno Gioacchini, mentre i tre profili psicodiagnostici computavano di risorse e conflitti, forza dell'Io ed Ideale del Sè. Vivace il dibattito ed i quesiti dei presenti. Esperimento cauto e calibrato di incontro tra la psicologia clinica ed il teatro, su un setting psicologico trasformato in palcoscenico.

Drammaterapia e le Metafore dell'Amore





Usiamo la vita come una metafora per disegnare l'amore, mentre quello se ne sta già lì pronto tra le maglie degli istinti, degli slogan, degli esempi a cercare disperata imitazione. Ma possiamo anche usare l'amore come metafora del rapporto con noi stessi, prima che ci si metta di mezzo l'impiccio di un'illusione, di un partner, di un cuore.
Ed allora accade che non si sia mai pronti ad un appuntamento e che proprio questo disperato ma ineluttabile disappointment costituisca la radice della relazione con noi stessi. Meravigliosamente incapaci di ritrovarci dove sospettavamo, dove credevamo, dove avevamo praticato. "Il mio cuore è impregnato di vino ma sarai nella mia mente per sempre", ma ancora prima "...quando ho visto l'arrivo del giorno, ho desiderato di andar via". Irriducibilità dei sentimenti nel recinto del consueto. proclama Juio Cortazar, proprio come le nuvole che disdegnano di essere catalogate nella nostra memoria!
Ed allora? Allora rimane il mezzo (ma è solo questione di allenamento poterlo usare) di credere davvero ogni cosa egualmente importante e di non negarla mai nel discorso dell'amico, dello sconosciuto, del compagno.
"My heart is drenched in wine, But you'll be on my mind, Forever"
Norah Jones molto probabilmente ha voluto dire altro (?), ma ne io, nè lei conosciamo i percorsi che fanno le note...


DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

COMUNICATI STAMPA