@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

venerdì 16 ottobre 2009

Immaginate che Berenger si ribelli al conflitto che urge dall’inconscio e voglia “guarire” la propria emozione

Il warm-up di oggi, di stasera. Si può essere stanchi di lottare, anche senza destituire d'importanza i messaggi che provengono dall'inconscio. Si può decidere, grazie al pericoloso limite in bilico tra sconfitta e paura di vincere, che la "contesa" è finita. Finita la rinocerontite -mentre noi ancora la lavoriamo-, finiti i grandi processi, finite l'illusioni e le speranze che tutto, almeno nel ricordo, sia corregibile, grazie all'immaginazione, finito il tempo delle guerre degli altri e l'eco dei cannoni, si può osservare il mare...tornare ad esso -sapete è certo che proveniamo di lì- e dare un senso proprio al viaggio verso "dove siamo".
Diverso tempo fa, il Capitano -figura mitica e caro compagno di viaggio, ora chissà battagliando e vincendo quali procelle...- scrisse un post interessantissimo, che terminava proprio con la frase che trovate virgolettata per ultima al brano che segue. Gli risposi con questo testo. Ora vi ho sostituito il suo nome e gli ho dato quel "TU" che parla di noi a noi. Un warm-up che vuole introdurre certo che nò...alla pace dei sensi, ma sicuramente alla ricerca del proprio senso nella seconda scena del Rhinoceros .Noi, caro Ionesco, non ti abbandoneremo come quegli insulsi borghesi intellettuali della tua Parigi, così insensibili agli umori orribili della guerra che veniva ed era stata! Ma si dovrà decidere di non fare la guerra alla guerra, dentroi, accettando che l'amore soffi capriccoso come il vento....

"Non ci sto! La parodia brillante e specchiata della tua vita puoi gettarla in uno stagno e saranno i ranocchi a gracidare su di essa!"
Davvero non ne poteva più, quell'inconscio smarrito, sempre in bilico tra l'essere e l'essere immaginato. Con rabbiosa violenza stava scagliando sassi in mezzo all'umidità delle lacrime ed il TUO aveva ora rivoli come fiumi a percorrere le rughe assolate. Ma lui che poteva farci? Non si dice che nei sogni è la riparazione del giorno, quel lenzuolo di pietà che tinge di luminoso ed oscuro, ma ti consola di lasciarlo sulle spalle, magari per poi tornarci. Eri TU, ora, a non starci più! Indiviso tra mari da percorrere e procelle in cui aveva davvero pericolato. Eppure l'inconscio si ribellava ed aveva ragione…
"Cosa pensi di apparecchiare sulla tavola del mio banchetto? Non sono stato io ad indorare la tua alba! E non ti conforti che sia durata solo tre secondi… Posso darteli d'inferno o paradiso, ma non confortano, essi sono!"
Non era il sogno in questione, ma il suo compiacimento, l'indennizzo perverso da messaggi che altro vogliono dire, a cercarlo.
E l'inconscio incalzava –"Credi che il sogno di un pazzo non sia anch'esso pazzo? Che i rumori della notte non siano rubati casualmente nelle mie stanze? Neanche a Freud ho permesso di accomodarsi del tutto tranquillo sul mio sofà, meno morbido del suo, nella Vienna del primo novecento. Era di latta, quel lettino, coperto di cuscini e prometteva comprensione con il budge della nuova scienza psicologica. Il budge non crea l'ufficio! Il mio luogo è il verbo ed è sempre esistito, ha fatto sempre sognare anche a tua insaputa e soprattutto ti ha permesso di dimenticare. Credi si possa andare per campi a selezionare i tuoi fiori, recintarli, farne scoperta e dimenticare che "infetta" è l'anima da sempre. L'infezione gli ha dato la vita, l'ha strappata al sonno di nessuno e fatto di essa un sogno reale…"

Tu stavi ad ascoltare, passata la rivolta; non una parola pensata, giacché altre non ve n'erano se l'inconscio strillava così forte. Poi ti decidesti, anche tu deciso ad entare nella bottega a reclamare che ti fosse ridato il dolore e quelli, schiacciati dall'insolente richiesta, aggiunsero l'interesse del "pentimento", della "rabbia", del "rimpianto".
Il volto ora era asciutto, come asciutta l'anima ed i suoi risvolti. Avesti cura che non si infangassero per la strada, sollevando la veste da un lembo. L'altro lato strusciava la terra, impunemente, tracciava il percorso fatto, ricordava silenzioso ciò che è stato.

Ti svegliasti. Un giorno normale, bagnato di pioggia leggera, soffiato dell'aria consumata del porto, che come un grande polmone respirava tra mare e terra, con la sensazione di aver sognato. Preparasti la moka,qualche istante a seguire il fumo del caffè nella tazza. Il vento era buono la distesa d'acqua poco agitata "…li, dove vive di luce propria un'emozione pulsante che mi percorre la spina dorsale e si fa linfa".



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DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

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