@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

lunedì 2 novembre 2009

Drammaterapia: Chissà se Ionesco...

Casa di Jean

@ Gianni

Non so se Ionesco abbia studiato le caratteristiche fisiche e le peculiarità comportamentali del rinoceronte, se fosse un appassionato di zoologia, o se amasse l’Africa o l’Asia –Paesi in cui i rinoceronti hanno il loro habitat naturale- ma animale più azzeccato non avrebbe potuto trovare per descrivere l’assurdo comportamento dei suoi personaggi. Ma noi umani siamo alla stregua dei rinoceronti? Pare di sì, confrontandone alcune caratteristiche.
Nemici? Nessuno, tranne i rinoceronti stessi; Corazza, dura; Aggressività, abbastanza da sfociare in cariche molto pericolose. Intelligenza, poca visto che non valuta mai il pericolo e attacca a testa bassa.
A parte la forzatura, Ionesco crea personaggi dai comportamenti assurdi, e leggendo e rileggendo, analizzando e disquisendo, immergendosi ed elaborando, ci si accorge di quanto quei personaggi siano rappresentativi di una parte della società degli umani, senza tempo ne luogo, con le variabili ambientali, cronologiche e tecnologiche, ma pur sempre “umanità”.
Il commerciante e sua moglie, il cui unico pensiero è quello di vendere e guadagnare accaparrandosi più clienti possibili.
L’amico Jean, impeccabile e schematico, pronto a far fronte ad ogni evenienza, ma soprattutto pronto a spiegare con aria saccente qualunque cosa capiti di vedere o sentire, e capace di litigare per un principio.
Il filosofo che con l’uso dei sillogismi e della logica cerca di spiegare l’inspiegabile.
E ancora Papillon, capufficio irreprensibile, attento ad orari e schemi lavorativi.
E Monsieur Botard, maestro in pensione, che fa della logica e dello spirito metodico guide di vita, salvo poi andare in tilt quando non riesce a spiegare l’assalto del rinoceronte all’ufficio in cui lavora.
Un’analisi più approfondita la dedicherei a Dudard, che insieme a Daisy e Berenger sono gli unici personaggi del terzo atto, il momento focale dell’opera di Ionesco.
Costui sembra passare indenne attraverso la storia, rimanendo fedele al personaggio che è disposto a tollerare più degli altri, sedare gli animi litigiosi, capire ed aiutare il Berenger sofferente, giustificare la trasformazione dei colleghi, comprendere il comportamento dei rinoceronti stessi, quasi ammirandoli nel loro ingenuo distruggere e sovvertire il vivere umano, offrire il suo aiuto a Daisy elargendo parole di conforto a tutti.
E’ proprio per Daisy che batte il suo cuore. Incapace di dichiararsi apertamente, cede definitivamente al contagio nel momento in cui si rende conto di non avere speranze perché il suo interesse non è corrisposto dalla stessa già innamorata di Berenger.
Proprio questo aspetto di Dudard, mette in luce l’importanza dei sentimenti per l’uomo, unico vero baluardo all’omologazione nel branco. L’unicità di ognuno, le proprie qualità, sono tali se condivise, e con gli altri scambiate alla pari in sintonia ed empatia. Quando questo non avviene si rischia seriamente di far parte di un branco, perché l’omologazione e l’appartenenza a un gruppo dà l’illusione di esistere a priori, senza impegno emotivo, distanti dai propri sentimenti. A questo punto non resta che seguire le direttive, le illusioni, le ideologie, senza coscienza o responsabilità, inconsapevoli burattini mossi dal “Mangiafuoco” di turno.
E poi Daisy e Berenger.. Ma questa è un’altra storia.
Foto: Dramatherapy, The Rhinoceors, Jean's Home, CDIOT 2009

Nessun commento:

DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

COMUNICATI STAMPA