@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

lunedì 2 novembre 2009

DRAMATHERAPY & FREEDOM


@ Maria Pina

C'è una cosa estemporanea che sento il bisogno di condividere. Forse non è attinente al 100% al lavoro di rappresentazione de "Il Rinoceronte" in chiave drammaterapica, ma vi è connesso. La cosa di cui voglio parlare è semplicemente questa...
Quando scrivo un post mio, provo una sensazione bellissima di libertà totale. E quando lo vedo pubblicato, mi sento orgogliosa di leggerlo sul blog.
Ho abbastanza pratica di parole e tastiera e sono così grafomane che riesco a trasformare un promemoria per la sottoscritta in una relazione tecnica o in un appunto di lavoro.Ma difficilmente, quando scrivo,riesco a mettere a tacere quel senso di censura interna che mi fa pesare le parole, ripensarle in chiave critica, verificare sintassi e ortografia dell'elaborato. E quando il tutto è pronto, lascio andare per il mondo il mio scritto,pensando che è qualcosa di fragile, vulnerabile, attaccabile.
Invece, qui sto provando una sensazione bellissima di parole in libertà, dove l'unico limite che posso darmi è quello del rispetto per chi legge.
Posso scegliere di rappresentare tutto ciò che sento e ciò che offro agli occhi dei lettori è un dono piccolo, ma apprezzato.
Come questo post.



@ Director
Drammaterapia e Libertà. La libertà esiste nei luoghi abitati, mentre evapora nel deserto od in mezzo al mare. Non per parodiare quell'espressione di un grande che diceva che "Libertà è partecipazione" -Gaber-, ma è questo che penso. Esiste dentro al personaggio che ti sta troppo stretto, e ti fa faticare -sic, quanto facile quell'illusione narcisistica di specchiarci sempre eguali!-; esiste nella potenza creativa del tuo gesto, che addomenta il dolore di un piccolo, tranquillizza la fronte di una anziano, consola la guancia dell'amato. Libertà della tua parola, così libera da essere terribilmente corruttibile, corruttrice, corrotta e corrosa dal tempo, urlata e sussurrata, ma diversa da tutte quelle che si sarebbero potute dire, perchè appunto quella e non altra. La sensazione di cui parli, Maria Pina, è il rumore di fondo del processo, e nasce da un persorso "invisibile" -come vi dicevo-, che disloca la segnaletica in modo difforme da quanto gli occhi vorrebbero veder restituito, a quanto ci aspettiamo. E ci fa ritrovare, impudici, ma rispettosi -tu lo ha detto- a fare dono dell'autenticità all'altro, allo spettatore, questa messa celebrata nel luogo sacro del teatro, affermava Grotowsky, dove divieni sacerdote perchè amministri qualcosa per te e gli altri, mentre ne ricevi. Questa tua emozione, Gianni, Spartaco, è libertà dietro gli occhi. Una spuma di mare, che non sarà mai simile alla successiva e ti ha incontrato a ritmare con essa cose profonde dentro e belle fuori. Buon lavoro.

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DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

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