Ok Daisy, accetto la tua sfida!
Vedremo se sarai capace non solo di farti amare da me, ma addirittura di farti STIMARE, RISPETTARE. Troppo semplice volerti bene: chi non amerebbe una come te? Una brava ragazza, graziosa quanto basta, pulita, ordinata, affettuosa e - soprattutto- stupida. Una come te non può che essere apprezzata come amica , fidanzata, figlia, mogliettina. Più complicato è rispettare una come te. La tua ottusità, la tua mancanza di orizzonti che vadano al di là del decoro di una vita borghese, sono imperdonabili ai miei occhi. Ma io e te, cara Daisy, sul palcoscenico presto saremo una sola cosa, per fare questo, dovremo conoscerci, studiarci , frequentarci e io dovrò smettere di disprezzarti con la mia spocchia di aspirante intellettuale. Insegnami, se puoi e come puoi, ad apprezzare quanta dignità ci puo essere in una piccola felicità domestica, sognata o realizzata. Mostrami che anche l'assenza di ambizioni o di sogni grandiosi è condizione appagante. Non ti sarà facile, piccola, io sono una tosta.
P.S Director, puoi , per favore, usare "Somewhere over the rainbow" come sottofondo? Più zuccherosa e mielosa di così...
Foto: Dramatherapy, Daisy Compliance, Laboratorio CDIOT, 2009
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