@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

sabato 27 giugno 2009

Auroralia, Le Cose Di Sempre non esistono!

Ore 22,00, in ritardo, tipico e regolare, inizia il reading promosso da gaia cenciarelli –tutti doverosamente in minuscolo i nomi importanti. Il mio “teatro” si è accomodato, direi appollaiato, occupando quasi totalmente lo spazio degli ospiti. Ironico senso di colpa in casa di altri, noi che con i sensi di colpa ci facciamo il teatro! Ma l’arte è di tutti, come un bambino –Jean Jono. Consoliamoci. Partono e tornano gli autori. Non ne ricordo il nome, ma funziona la loro trascrizione sensibile nella memoria affettiva, di un ascolto suggestivo nella accogliente sala del Flexi.

Le Cose Di Sempre non esistono. Per questo possono scivolare via addormentate dall’uso comunque insipiente di mani addestrate o distratte -Annette. Quante volte dovranno essere ripetute per esistere –quante volte? Il Sempre, nelle Cose, invece esiste, è la rivelazione della tua coscienza; è l’atto d’amore che ti regali nel regalarlo a quelle, immaginandole eterne. E’ la tua fragile umanità che aspira al volo e sogna specchi d’acqua che trattengano il tempo -lontano da akr caar. Incontro molte persone, quotidianamente, dal volto sciupato, la consunzione dell’animo depresso e gli insegno a salvare parte di quel freddo. Chi ha detto che il buio, il gelo delle stelle, appunto siderale -recitava ieri una poetessa nelle letture di Auroralia su jerry n. uelsmann-, lo sperduto senso del dove –ad sidera. Quanto vorremmo la toponomastica delle nostre stanze registrate sulla cartina della galassia –astrale, terza a sinistra-, chi lo ha detto che sia male? Non è meglio la ricerca di quelle mani nella vaschetta dello sviluppo, che pescano ritratti e cose già perdute da un sempre? Un’altra poetessa, illusa di fare “prosa”, mentre dipinge fotografando il suo percorso biennale, ci descrive l’ingenuità “lirica” di scoprire nuove e non “da sempre” le cose e i paesaggi fotografati, sempre liberi, se un soffio di vento ad asciugarli può farli volare per sempre da una finestra, così come il “corpo del reato” può volatilizzarsi davanti agli occhi stupefatti di un commissario, molto “terreno”. Ha ragione Nina e la sua compagna di reading, è più vero restare avvolti dalla neve e non temere che sia congelato anche quel contatto tra le due mani a un certo punto dell’interpretazione. Ha ragione la vita, se può regalare un’identità specchiata anche attraverso il dialogo terribile e nudo tra una figlia e quella che ho fantasticato una madre schizofrenica che riempie di maglia e bisticci di ferri e parole la curiosità stupenda di una bambina. E allora gli autori ieri sera ci hanno suggerito da spigoli diversi di uno stesso tavolo, che può essere coniugato “sempre” con “nuovo”, sempre nuovo. Che sia un clochard a sospirare un gesto o l’amante di sempre e da sempre tradita da quell’assenza di lui, che illude e si illude di esserci –bellissimo monologo quello della coppia sullo sfondo di Uelsmann, mordace, eppure rispettoso. E poi così vitali, nel loro candore adolescenziale, vere -anche se disturbanti- le costanti battute dell’inizio, infrazione forse eccessiva alla sacralità di un importante reading, a mio avviso. Ma va tutto bene, tutto è composto e ricomposto ed anche con la benedizione di Uelsmann che ha “regalato” una sua importante foto Untitled, del 1987, nude flying alla ispirazione di 50 artisti ed al loro fertile inconscio. Aspettiamo il volume.

Ora 24,00, quasi, la frescura del vicolo, fuori. Estraniati e contenti. No, nessun nudo volante, ma più leggera l’anima. Grazie Auroralia!


Foto: manifesto di Auroralia, 2009

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DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

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