@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

martedì 2 giugno 2009

Il Lupo dell'Alsazia


@ Dedalo
su "Dramatherapy, the Power of Propaganda"

Da bambino, la gente la dividevo in buona e cattiva. Erano due categorie nettamente separate, e la popolazione buona rappresentava almeno il novanta per cento delle persone. Crescendo, la situazione è diventata più fluida, sono stati presi in considerazione i passaggi di categoria, e la statistica è stata abbandonata, non perché per forza il suo risultato fosse sbagliato, ma perché se non so chi appartiene a quel dieci per cento di cui non mi posso fidare, è inutile sapere qual è la divisione della torta.
Ora, il passaggio ulteriore potrebbe essere -e qui mi collego al post del director-: pensare che noi stessi facciamo parte non solo di quel novanta o di quel dieci per cento (ovviamente si spera del novanta…), ma del cento per cento tutto. Insomma, sia gli “uomini cattivi” che gli “uomini buoni”, per dirla con espressione un po’ infantile, sono entrambi “uomini”, e lo sono entrambi nella stessa misura (non è che uno nasce con due teste mentre l’altro con tre; che uno è insensibile al freddo mentre l’altro lo è; che uno ha fame e l’altro va solo a ossigeno; che uno può commuoversi mentre all’altro ciò è precluso dal suo codice genetico). Insomma, siamo tutti uomini, e tutti usiamo lo stesso ventaglio per sventolarci, un ventaglio con tante possibilità di scelta, e scegliamo noi, dopo averlo guardato il ventaglio, soppesato, impugnato in un certo modo, come farci aria. Ma dobbiamo sapere che quel ventaglio è nelle nostre mani, e che è fatto in un certo modo, con certe opzioni, con certi comportamenti, con certe potenzialità di cui la storia nel bene e nel male ci racconta: quel ventaglio siamo noi. Da questa presa di consapevolezza, penso discenda una maggiore conoscenza del mistero umano, che siamo noi.
Se vivere significa essere se stessi dentro di noi, davanti agli altri, insieme agli altri, allora avere paura di guardarsi dentro e provare a sondare il mistero e incarnarlo, significa rinunciare ad essere pienamente e naturalmente uomini. E qui non parlo dell’essere buoni o cattivi, perché do per scontato che è giusto impegnarsi a rispettare il prossimo, ma mi riferisco al rispetto e alla dignità che dobbiamo dare e riconoscere ciascuno a se stesso, individualmente. E credo che, volenti o nolenti, il nostro “Io” si accorga dei compromessi e delle paure, e ci faccia pagare il prezzo delle nostre scelte.
Foto: "Dramatherapy, Hitler-Scope", fotoelaborazione di E. Gioacchini, 2009

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DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

COMUNICATI STAMPA