@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

martedì 9 giugno 2009

Dramatherapy: Rhinoceros Outbreak, the Dream of a false Freedom

@ Gianni

Rinocerontite: Malattia o Istinto di Sopravvivenza?

E’ incredibile quante volte ci capita di pensare in modo simile o uguale ad altri milioni di persone, è altrettanto incredibile che questo avvenga il più delle volte per seguire una propaganda, strumento in mano a pochi per governare molti.
So cosa state pensando, quello che dico è scontato e tutti possono rendersi conto di questo, ma io posso affermare con cognizione (non fosse altro per il lavoro faccio, e che mi mette a contatto con diverse centinaia di persone ogni giorno), che moltissime persone non si rendono minimamente conto di questo, incastrate in meccanismi che impediscono di vedere a un palmo dal proprio naso.
Questo non vuol dire che viviamo in un mondo di automi, ma che si va via via perdendo quello strumento incredibile che definirei autocoscienza e autodeterminazione.
Questo succede molto di più nelle grandi città, a mio parere, perché l’evoluzione dell’essere umano avviene ad un ritmo infinitamente più grande rispetto ai piccoli centri, che vivono in modo meno frenetico e soprattutto ancorati fortemente a valori, contatti, legami quasi viscerali, con la terra , le cose e le situazioni di tutti i giorni.
Scontato anche questo?
Mi sorge una domanda, anzi più di una.
Perché il contatto stretto con i nostri simili, anziché aiutarci a superare le difficoltà, le ingigantisce?

E’ forse la paura del nostro simile, una sorta di concorrente nella corsa alla sopravvivenza?
Lo dimostra il fatto che siamo portati a fare beneficenza al bisognoso sconosciuto e non riusciamo a salutare il nostro coinquilino.
Ma questo ci costringe a diventare lupi solitari, e da soli si può resistere solo facendo grande fatica e quindi perdere l’essenza della vita: ”vivere il presente”.
E’ forse per questo che facilmente la rinocerontite ci “inquina”, in modo più o meno grave, e ci porta a vivere in branchi, facilmente governabili da sistemi politici carenti di idee e ideali, ma ricchi di strumenti “anestetizzanti”.
Ma c’è un risvolto positivo...forse così sembrerebbe...
Evito di pensare, evito di decidere, evito di sbagliare e di assumermi responsabilità.
Che bello... Evito tutto ciò che mi spaventa e ho risolto il problema. Non devo nemmeno chiedermi cosa sono, quanto valgo, dove vado, cosa faccio, ecc..
Ma non sarà che in questo modo evito di vivere?
E se vivere fosse come un giocattolo che qualcuno ci ha regalato e noi per “paura” di romperlo evitiamo di usarlo?

Foto: Rhinoceros Outbreak and the Dream of a False Freedom, Fotoelaborazione di E. Gioacchini, 2009

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DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

COMUNICATI STAMPA