Ieri sera abbiamo letto e conosciuto (era la prima volta) la parte iniziale della nostra piece su "Le Cose Si Mettono Male". Uso enfasi nel dirlo perchè non è solo la lettura di una prima scena del secondo tempo di un'opera aliena, ma quanto di processato nel gruppo e che ha trovato una formulazione creativa nella direzione dello stesso. C'eravamo tutti lì, insieme al Pubblico Ministero e al Giudice silenzioso (chi davvero può mai erigersi a giudice assoluto della Soria?), a Dudard e Botard ed ai loro capziosi sofismi su quanto è logico ed illogico. Da parte nostra, invece -e questo è il vantaggio di tutto quanto stiamo facendo-, è stata bandita la "logica" e si sono lasciati parlare gli affetti, le emozioni con un Io sereno a dirigere il traffico accettando di essere anche e soprattutto il punto di arrivo di una nevrosi personale. Tante nevrosi, in quella della cultura più ampia. Teatro totale -ve ne ricordate?-, teatro vero e teatro sociale seancora stiamo processando in noi e poi nel Processo della prima scena primo tempo, quanto la storia dei nostri padri e nonni e nostra ha scritto di brutto, quanto di orribile è stato scritto anche dopo. Nella lavorazione di queste parti della piece, mi aspetto prevedibilmente che il processo drammaterapico lavori verso una "catarsi" individuale-collettiva, man mano che il tribunale della drammaturgia processerà colpevoli, conniventi, indifferenti etc etc. Il grande dittatore...si sgretola, perde i pezzi e l'uomo si reintegra.Potrete accorgervene da segnali interni alla dinamica del setting dei nostri incontri di laboratorio, ma anche esternamente. Mettersi dalla parte del "giusto", condannare la prevaricazione e l'odio razziale -diverso dall'odiare l'odio razziale dei nostri politici a volte-, lavorare per l'integrazione garantendo "terra" per tutti, ma anche "identità" per tutti è un sollievo per l'anima, ci restituisce quell'anima dell'uomo,dice Hilmann che non può morire,
Un abbraccio, attendo i vostri sei feedback -è un ordine!! Director
@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!
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"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard
sabato 30 gennaio 2010
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Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico
organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-
-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)
Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it
-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
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-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)
Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it
2 commenti:
Sono stato bene durante l'incontro, mi interessa il processo ai personaggi "rinoceronteschi", che incarnano in qualche modo le difficoltà di ogni essere umano, noi compresi. E' come guardare un film girato sulle nostre vite, noi attori e spettatori, e con l'andare della proiezione sentire che i nostri dolori e le difficoltà si affievoliscono, perdono voce e potere. Ho rievocato con piacere l'esperienza pre natalizia con Daisy, la mia "femmina"; donna e mamma, amante e nemica. Tutte immagini, me ne rendo conto solo ora, frutto delle mie proiezioni e paure, frutto dell'infanzia che, come per tutti, getta le basi di ciò che saremo da adulti. Ed ancora l'importanza del gruppo, l'etica e il rispetto di se stessi e dei "colleghi", che Maria Pina ha così bene sintetizzato. Ce la possiamo fare, divertendoci...Insieme. Gianni
Vedo che c'è chi legge, coglie e dà un feed-back. E' così Gianni, ma pensa anche -ti ho visto molto silenzioso la scorsa volta- che in certe occasioni dobbiamo prendere posizione, perchè non ci si debba rimproverare dopo di non aver tentato il possibile. Per questo la mia esortazione, putroppo gravemente evasa a dare riscontro dei messaggi che ognuno di voi manda, quando siamo insieme o quando siamo nel blog. Un'astenia psichica che mette paura, come omissione, quasi quanto le azioni dannose. E dire che sono stato giornate a scrivere la prima scena...bah!
Almeno cè chi ascolta. A presto
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