@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

mercoledì 6 gennaio 2010

Drama Terapia, Muchos Somos (Pablo Neruda)

Muchos Somos (Pablo Neruda)

De tantos hombres que soy, que somos,
no puedo encontrar a ninguno:
se me pierden bajo la ropa,
se fueron a otra ciudad.

Cuando todo está preparado
para mostrarme inteligente
el tonto que llevo escondido
se toma la palabra en mi boca.

Otras veces me duermo en medio
de la sociedad distinguida
y cuando busco en mí al valiente,
un cobarde que no conozco
corre a tomar con mi esqueleto
mil deliciosas precauciones.

Cuando arde una casa estimada
en vez del bombero que llamo
se precipita el incendiario
y ése soy yo. No tengo arreglo.
Qué debo hacer para escogerme?

Cómo puedo rehabilitarme?
Todos los libros que leo
celebran héroes refulgentes
siempre seguros de sí mismos:
me muero de envidia por ellos,
en los filmes de vientos y balas
me quedo envidiando al jinete,
me quedo admirando al caballo.

Pero cuando pido al intrépido
me sale el viejo perezoso,
y así yo no sé quién soy,
no sé cuántos soy o seremos.
Me gustaría tocar un timbre
y sacar el mí verdadero
porque si yo me necesito
no debo desaparecerme.

Mientras escribo estoy ausente
y cuando vuelvo ya he partido:
voy a ver si a las otras gentes
les pasa lo que a mí me pasa,
si son tantos como soy yo,
si se parecen a sí mismos
y cuando lo haya averiguado
voy a aprender tan bien las cosas
que para explicar mis problemas
les hablaré de geografía.




Ho letto, Sandrina, quello che hai scritto nel tuo commento al precedente post sul lavoro con il "dubbio" (ti ringrazio) e credo sia accaduto qualcosa di simile a quanto descrive la foto qui sopra (rispetto alla precedente analoga, il soggetto ha invertito la prospettiva di primo piano con quella dei sui fantasmi).
Assistere ad unna sessione di teatro drammaterapico è assolutamente differente dallo stare a teatro, proprio per gli assunti della drammaterapia, che utilizza il "processo artistico" per far vivere fantasmi inaspettati e portarti ad un dialogo "visibile" con l'attore e con il gruppo. Da questo incontro, sempre conflittuale, sempre in un equilibrio instabile e per questo fertile, nasce la performance. Cosa differente dalla performance teatrale, che ha lo scopo di far vivere il testo, la drammaturgia, ma, in fin dei conti, "sacrificare" anche l'interprete per l'opera o per l'arte di un regista. Il pubblico, nel CDIOT, è l'elemento inscindibile di quel dipolo che ora ha modo di rendersi visibile, ma già esiste nell'interprete, che è stato prefigurato, in un dialogo silenzioso, attraverso il processo drammaterapico, quando gli si è chiesto (all'attore) di lavorare costantemente tra un "in" ed un "out", con la semantica del sogno e quella dell'esame della realtà, attraverso un testo.
E' comprensibile che un tipo di "rappresentazione" (che rappresentazione non è, ma è proprio quanto si vede a nascere nuovo in quel momento, senza nulla rappresentare se non dello stesso processo) possa confondere, stordire, persino sollecitare chi assiste (ma poi assiste o partecipa, se l'interprete è in funzione di quanto lo spettatore esperisce?). Anche chi "assiste" -per comodità definiamolo così...- è potenzialmente inserito nella dinamica di quanto sta avvenendo, con le sue resistenze, giudizi, collusioni inconscie o coscienti, conflitti, ecc.
Ad un determinato punto dello svolgimento, ecco che ti accade di trovare un pertugio...più comodo, più familiare, più adeguato? Non potrei dire, tu sei del pubblico, sei nel processo, ma sei anche il "caso", la realtà, la dimensione ricca del letto verginale, dove l'incontro non vi è stato in un prima, come per gli attori, lungo un percorso, sofferto e gioito, comunque esplorato .Ed allora scendi dal palcoscenico del "pubblico", e sali nella platea dell'interprete, vicino a Daisy, aiutata dal director, vicino al director, aiutato da Daisy, ed hai il tuo momento, opportuno, di condivisione emotiva. E' la tua storia, è preziosa per questo.
Muchos Somos, davvero tanti, dentro...fuori, grazie Neruda. Director

1 commento:

maria pina ha detto...

Neruda meraviglioso! Sa rendere così leggero e ironico quel senso di sgomento che si prova di fronte alle proprie contraddizioni. Io , i miei fantasmi e le varie Marie Pine ci siamo sentiti rassicurati da queste parole.
P.S. Sandrina, vieni su, Daisy ti aspetta!

DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

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