@ Maria
La rabbia è una emozione forte che può squassarti la mente e il corpo.
La rabbia e tutti i suoi “fratelli” sono lontani dal mio modo d’essere o meglio credevo che lo fossero..finchè non ho “fatto” mia la rabbia di Carla, moglie e madre, abbandonata da un marito che fa ritorno a casa dopo quindici anni di assenza materiale ed affettiva.
Non sapevo cosa fosse un hypnodramma e oggi forse ne so ancora meno…quello che posso dire
è che la Rabbia di Carla mi ha invaso…completamente.
E’ stato scioccante, perché è stato così reale, così vero che io stessa ho stentato a riconoscermi;
difficile per me imbrigliare nelle parole i cavalli selvaggi delle mie emozioni…ci provo…
E’ come essere stata catapultata in un limbo senza spazio e senza tempo e in questo “non luogo” ho guardato dritto negli occhi la mia rabbia.
Così tanta ce n’è dentro di me? E’ possibile? Io che difficilmente perdo la pazienza; io che detesto la collera degli altri; io che fin da piccola ho fatto mio il finale di una fiaba, una di quelle con la morale …”la collera rimandala sempre a domani”.
Sto aspettando che passi,che i livelli di rabbia nel mio sangue,nella mia mente ritornino alla normalità …a prima della “sbornia”.
Nella dispensa delle mie emozioni, là sotto in quella cantina in cui la ragione non ha accesso, ben allineato insieme a tanti altri barattoli; ce n’è uno sulla cui etichetta c’è scritto “rabbia”.
Non mi ha stupito il fatto che quel barattolo ci sia, ma che esso sia tanto grande.
La riflessione s’impone e chissà forse è…terapeutica.
@ Romeo
Guardo l’orizzonte e sono imprigionato dai miei limiti razionali. Il pensiero che scorre è perché non riesco a vedere e toccare ciò che sento. Poi chiudo gli occhi, riesco a regolare bene il respiro ed ecco comparire dal buio tante stelle . Osservandole non incontro confini spaziali, umani ed emotivi e tutto il mio spirito si libera nell’immensità. Non esistono distanze, ordine e misure. Tutto è affidato a ciò che sento. E’ un’esperienza affascinante: ti stregano con la loro luce intermittente quasi a voler dire qualcosa, ti ricordano forse che loro sono lì ad aspettarti, basta saper arrivarci. E’ sotto la loro luce che la nostra vita scorre sempre più densa.
@ Director
Cyrano de Bergerac
Niente mulini a vento e nessuna sfida per eroismo...la realtà non ci chiede questo. Se vi accorgete che sta avvenendo, beh...allora la vostra sfida, il vostro coraggio ha sicuramente un prezzo, che non avete deciso voi. Ma il giudizio degli altri, della cultura dominante, dei giudizi normativi, quelli -anche se debbono esistere- che interpretano più la statistica che il buon senso. Il coraggio sì, il coraggio è permesso, è atteso...E' atteso dentro noi, prima che negli occhi degli altri, come stai descrivendo tu, Maria. Nella grotta delle tue riflessioni, sono permesse tutte le correzioni. Sarai tu a dare appuntamenti giusti, poi, fuori. Sarai tu Romeo a nutrirti del respiro delle stelle ed a sentirti tanto grande nel riconoscimento del tanto piccolo.
Hypnodrama sconvolgente, garbato, sorridente, pungente, doloroso, confusivo ed improvviso, due giorni fa? E' questo sai, Maria, risiede in quel tuffo dentro senza autopermessi che ti sei coincessa in serata, dopo un warm-up intenso tutta la giornata. La rabbia va consumata, non solo elaborata. E la storia che hai vissuto ti ha permesso di ritrovarla in te. Forse ti ritroverai anche nelle parole del Cyrano che accludo, forse no, forse sì. Quello che interessa è la dialettica che si apre in una duplice direnzione, dentro noi e fuori di noi, senza trincereamenti dentro al Castello...
L'esercizio al lasciarsi andare, affidandosi all'altro, sentendosi "pericolare" a terra -così diremmo in situazioni diversi-, ha aperto silenziosamente altre porte...e poi la storia ti ha trovata gentile ad interpretarla. Madre delusa, madre sola, madre dolorante, madre rabbiosa. Che darei per ritrovare questa umanità, non fatta solo di dolore e perdono, anche in Maria, quella madre di Gesù...! Ma forse è andata così...La memoria aiuta a dimenticare e ricordare, ma quello è il lavoro del poi; guai a ricordarci tutto, avremmo il "corpo mentale" pieno di lividure, tanti piccoli appigli per il nostro psicanalista, appigli alle ragioni della teoria! Alcune persone stanno bene perchè non pensano, non ricordano; perchè alcuni traumi "positivi" del dopo hanno mitigato silenziosamente quelli "negativi" del prima... Se una terapia aiuta in questa "ricontestualizzazione" del senso totale della nostra vita, allora è una terapia che sta lavorando bene, a prescindere l'approdo.
Il coraggio è anche dare la forza a questa ricerca e la drammaterapia scava in noi il posto per questo coraggio, questo rischio.
Foto: Buste de Cyrano de Bergerac à Sannois - Val-d'Oise, France
Il coraggio è anche dare la forza a questa ricerca e la drammaterapia scava in noi il posto per questo coraggio, questo rischio.
Foto: Buste de Cyrano de Bergerac à Sannois - Val-d'Oise, France
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