@ Romeo
A proposito del tuo accostamento dell’amore al suicidio volevo segnalare al gruppo il seguente dramma che ho visto consumare in una pellicola. Ben Thomas è un giovane uomo che ha commesso un tragico errore. Ossessionato dalla sua colpa è deciso a redimersi risanando la vita di sette persone meritevoli. Osservate e individuate le sette anime, Ben si prende amorevolmente cura di loro, donandogli una parte di sé e una seconda possibilità. Sarà però la bella Emily Posa, colpita al cuore da Ben e da -gravi- scompensi cardiaci, a innamorarlo e a distrarlo dal suo tracciato originale. Ero spettatore a gennaio all’anteprima romana di “Sette anime”. Ricordo ancora il tenero soffiare del vento sui campi dorati che sembrava accarezzare il sogno d’amore dei protagonisti nella prima giornata che decisero di vivere intensamente accanto. Poi il fragore delle onde abbattersi sul loro disegno d’amore e a Ben non resta che decidere se tornare a vivere o lasciare vivere.Peccato che il tono ed il sapore del dramma incombente ed inevitabile abbia travolto quei bei momenti intimi che la coppia era riuscita a creare affidando, come epilogo, il proprio destino a meduse letali. Non sempre l’amore nasce così legato alla fuga dalla morte. L’amore è un eterno cantare vita e morte insieme.
@ Director
Un setting cinematerapia direi -il tuo-, retrospettivo!
Tu sai, inoltre, che sulle meduse -cerca nel frame di destra- abbiamo molto da dire... Ma si può ragionevolmente sperare che i destini si possano dirigere!
Foto: Foto di scena da "Sette Anime", 2009
Foto di Scena da "il fissatigre" 2008, Atelier Drammaterapia Liberamente
Foto di Scena da "il fissatigre" 2008, Atelier Drammaterapia Liberamente
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