@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

giovedì 26 febbraio 2009

La forza e la "visione" dei ...tuffi!


@Maria


"E se mi blocco?"
Mi rituffo nel mio passato…si mi rituffo nel senso letterale del termine…
Avevo poco più che otto anni, a fine della scuola andavamo a fare nuoto, ad imparare -io e i miei compagni. Ricordo che mi piaceva da morire stare in acqua, immergere la testa sotto l’acqua, e nuotare; nuotare senza fretta, stile rana, il mio preferito. Ma quando il nostro istruttore ci annunciava la fine della lezione -“Forza, fuori dall’acqua, in fila dietro il trampolino...ora ci divertiamo un pò con i tuffi!- avrei voluto diventare invisibile!
Il tuffo no, il tuffo no!”- Davanti a quel trampolino -che poi era un semplice blocco di partenza-, mi bloccavo, non c’era niente da fare; mi prendeva una paura, una paura tremenda... Finché si trattava di buttarsi “a bomba”, era anche divertente, ma il tuffo di testa …quello non sono mai riuscita a farl: a vincere la paura…a staccarmi da quel “blocco di partenza”. “E’ un peccato…” -mi diceva l’istruttore- “ …avrei voluto inserirti nel gruppo del nuoto agonistico, ma come la mettiamo poi con le gare? Lì…uno, due, tre…si parte col tuffo di testa!”.
Non solo rinunciai al nuoto agonistico, rinunciai proprio al nuoto se non quello “libero”, senza istruttore e "senza tuffo"!


@ Director

Nella mia esperienza di psicoterapeuta, ho incontrato persone che mi raccontavano paure antiche ed ho pensato che in molti casi fossero state un'utile palestra per le vicende successive. In altri, meno fortunati, esse erano diventate significativi "incidenti di percorso" suscettibili di far fluire in avanti la loro carica di "blocco" di fronte alle richieste della vita. Come afferma Langs, a volte con i nostri clienti, può essere rintracciato un sottile "filo rosso" che lega le loro situazioni attuali al passato -in termini più moderni, diremo alla memoria attuale di quel passato, che però è diventata conportamento, stile di vita, ecc ecc-. Qualcosa di lontano nel tempo ed apparentemente passato poi inosservato, risolto, continua ad investire la storia presente di significato, se essa a quello si richiama per qualche analogia. La semantica dell'inconscio non è quella del linguaggio, ma è terribilmente e splendidamente maestra per utilizzarla! Un "tuffo all'indietro..." per tentare di risolvere "un tuffo in avanti", non sempre è utile; ma neanche "annaspare", od "affogare in un bicchier d'acqua", avere "l'acqua alla gola", essere "sommersi" dalle difficoltà" o sentirsi addosso una "cascata" di problemi, avere timore di "tuffarsi" in un'impresa, o, al contrario, "mettere la testa sotto l'acqua", con la variante sotto "la sabbia" tipica degli struzzi ...è sempre utile!
Piuttosto, riflettere su tutto questo, può essere buono... Ed il nostro lavoro drammaterapico è proprio una MindGym!
Ed uno stratagemma per i più tenaci nei "blocchi"...Ricordare che i pesciolini meravigliosi non esistono solo nel cartoon; un documento-video recente, redatto dal Monterey Bay Aquarium, descrive "il pesciolimo dalla testa trasparente", che riesce a vedere bene, muoversi bene, anche sott'acqua!

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DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

COMUNICATI STAMPA