@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

mercoledì 18 febbraio 2009

La Trottola Naturale dei Sentimenti: ”io non perdono, non perdono e ...tocco”

@Maria

Non me ne frega niente
se anch’io sono sbagliato
spiacere è il mio piacere
io amo essere ODIATO


L’odio, appunto, il fratello più bastardo della rabbia.
Chi lo ha provato, non lo dimentica perché ti marchia a fuoco.
Può trascinarti in selve oscure…”là dove la diritta via era smarrita
arma il tuo pensiero e finanche la tua mano;
ma davanti al plotone d’esecuzione non c’è il tuo “nemico”…ci sei tu.
-gli spari sopra sono per noi-

L’odio: un macigno? Una roccia carsica?
No…una bolla di sapone…
Tanta energia per tener coese molecole, che racchiudono il nulla...
Energia sottratta all’entropia del tuo universo interiore.
Basta poco, basta poco:
un padre che per la prima volta ti prende sulle sue ginocchia
e fa sue le tue lacrime;
piange mio padre,
piange per la prima volta e piange per me.
....il ritorno del padre

Il pianto,
molto più che metafora della pioggia,
ma acqua vera che abbevera la nostra Terra interiore,
straziata dai solchi feroci di un‘arsura che pare non avere mai fine.

Abbiamo pianto e pianto tanto io e i miei compagni di viaggio, domenica sera all’atelier.
Quando è partito il brano “The Winner Takes It All“, è successo qualcosa di straordinariamente potente a livello emotivo…oserei dire a livello energetico, che ha coinvolto e stravolto noi e gli “spettatori” in una sorta di rito catartico collettivo.

Se nascendo…si piange
forse…piangendo...si rinasce.


@ Director
Nella sua newsletter, Marjorie J McDonald -una sensibile scrittrice americana che si interessa dii creatività- mi ricorda la potenza delle parole: "Rudyard Kipling (1865-1936) was an English author who said that words are, of course, the most powerful drug used by mankind".
Non basterebbero chissà quanti tomi a redarre tutte le citazioni "importanti" che fanno della scrittura il luogo della coscienza dell'individuo. Dopo il linguaggio, la scrittura ha permesso di meta-categorizzare il pensiero che si evolveva ed ad ogni nuova avventura dell'individuo, essa può accompagnare una nuova elaborazione, comprensione di quanto egli vive.
Sono soddisfatto che tu e gli altri possiate usarla; diverrebbe strano che una "vicenda" come quella del gruppo dell'Atelier non fosse meditata e la scrittura può aiutare moltissimo a farlo. Fa circolare l"energia" di cui tu hai parlato nei tuoi ultimi tuoi post tra tutti, promuove idee e progresso nel percorso drammaterapico; la sottrae a quella "pigrizia" alleata della paura e dell'ovvietà; queste ultime rischiano di consumarla in silenzio, in zone non accessibili della nostra mente; a puntellare negativamente il timore di ricordare, sentire e prevedere -di cui ho parlato negli ultimi post-, destinandola spesso a complessualità e silenziosa sofferenza. Ma anche solo l'inerzia mette paura...perchè essa si descrive tra una forza che sollecita a muoversi ed uno stato di quiete, che quiete non è mai -vedi la gravità!-. La trottola dei sentimenti a cui fai riferimento ci schiaccia, a volte, contro la resistenza del "voler comprendere", anzichè lasciarci travolgere...E' dura! E' la fatica di capire. Ma è una storia per la quale passiamo tutti. Questo, almeno, conforta.

Foto: Galassia Andromeda

Nessun commento:

DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

COMUNICATI STAMPA