@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

venerdì 4 dicembre 2009

Drammaterapia: Baruffa d'Amore

Ieri c'è stata baruffa d'amore nel laboratorio del CDIOT; presenti anche i ragazzi dell'Atelier, se non a performare direttamente, tuttavia a dare il loro importante contributo -piccole eccezioni a parte- di"testimoni nella situazione". Avevo appena detto che è ora di riposare, che il processo creativo nella sua fase prodromica, alla scoperta del "novum", poteva giovarsi di un tempo di incubazione...ed ecco che il processo drammaterapico irrompe nella scena -direi mastodontico come un rinoceronte!- e rimette in discussione molte formulazioni. Che dire? Certamente che chi pretende -alcuni lo fanno, credetemi- di dirigere la mente dell'altro e la propria come fosse un algoritmo binario, si sbaglia di grosso. Questo fattore dell'imprevedibilità dei processi mentali -così poeticamente analogici-, sotto determinazione di variabili complesse ed invisibili ci sorprende e spesso, proprio grazie a questo effetto "sorpresa", incide profondamente in noi. Scritture nuove? Chi può dirlo, sicuramente un lavoro in avanti verso la maggiore consapevolezza di ciò che non siamo... ancora.

Dicevo..."baruffa d'amore". Ci eravamo detti e ripetuti che anche Daisy e Berenger si erano detti e ripetuti che tutta la storia si era detta e ripetuta che l'avventura storia dell'uomo è già detta e ripetuta...-c'è poco da sorridere, è così. Ed i due innamorati, ex-innamorati, mai-innamorati, innamorati-in-ritardo si sono confrontati in un dialogo pregnante di atmosfere di sogno, litigio, rammarico, abbandono, rivoluzione. Un Berenger sconvolto dall'essere sempre in ritardo, vuoi per una rivoluzione, vuoi per un'altra ed addirittura con il rimpianto di non averne potute portare parallele due, in avanti; quella "della ragione" e quella "nel" cuore! Fiero e sicuro dei propri sbagli, è apparso, come se bastasse confessarsi "colpevole" -e nessuno parla di peccato o reato!- per essere perdonati.
Ehi... Berenger?! Non siamo nel confessionale e se si trattasse di questo, dovresti spiegarmi cosa ci faceva lì, sacrilega, la tua Daisy a blandirti di carezze e moine, pur di farti comprendere che il "vuoto dei pensieri" o l'assenza degli strumenti, si paga in qualche modo. Tapina figura per il personaggio, ma splendida "esposizione di se stessi, affatto facile" per l'interprete. Bravo!
L'amazzone Daisy, improvvisamente si sveglia dal letargo provinciale e piccolo-borgese della carità e dei convenevoli e persino della pietas, visto che tanta e più volte ne ha mostrata durante i tre atti di Ionesco. Ma nei nostri, cosa fa? Deve -e la prego di riflettervi- accettare di non essere riuscita a salvare se stessa e presentarne il conto a quel possibile e presunto capostitipe di razza umana, scevra da plagio e globalizzazione, eppure tenero, è come sparare sulla croce rossa! Dove era prima? Anche lei, non solo lui, così pressato da quelle sue domande -.anch'esse incoscientemente egosintoniche. Chi ha lasciato per primo il luogo del tenzone d'amore -quella maledetta stanza piena dei suoni e barriti animali di fuori e sorda alle parole del cuore umane di dentro? E se poi dovessimo concludere che ha puntato sul cavallo sbagliato...beh aggiungerei che troppo facilmente ha dirottato la sua attenzione su altre razze e prestanza! Daisy...Daisy...

E voi, piccoli grandi testimoni, spiaccicati sul divano e sulle sedie sino all'una del mattino, vojeur dell'ultima spiaggia del mondo a sperare con i vostri silenziosi sentimenti che "l'eroina" sopravvissuta potesse correggere "l'eroe" "soccombuto" -soccombere ed incombere non hanno participio passato!- tra baci e bacetti, abbracci?! Beh ho interrotto la scena per ovvio obbligo al pudore, con la domanda...perchè tutto questo non prima?
Rosanna ha da lavorare parecchio nel suo assunto ruolo di Psycholgy Facilitator nel nostro gruppo di teatro, certamente.
Ringrazio la Compagnia CDIOTe Atelier del loro contributo nell'esatta misura in cui questo è stato dato. Guai ad essere ingrati, finiremmo sotto l'orma di qualche rinoceronte! Let's go on...

1 commento:

Anonimo ha detto...

@ Maria Pina (blu)

Sto provando a riflettere sull'input che hai suggerito al mio personaggio attraverso il blog, ma francamente non so se ho capito bene il tuo messaggio. Mi stai chiedendo di fare luce sul perchè Daisy solo tardivamente reagisca al Berenger-pensiero? Se è così, la mia risposta è semplice: perchè è vecchia, perchè ha vissuto tante cose e perchè finalmente ha dalla sua parte quella sicurezza che l'età avanzata regala, quando le convenzioni sociali sono percepite per quello che sono, appunto delle convenzioni.
E' una logica teatrale , lo so.

DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

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