@ Maria
a proposito di …”buono/cattivo:ma mi faccia il piacere”
Questa pagina di “Libera..mente” mi ha fatto “lavorare” parecchio. Mi ha colpita il discorso sulle tre coordinate: luogo, spazio, persone incontrate…E mi ha davvero colpito come un pugno nello stomaco.
Inevitabilmente mi sono chiesta:nel piano Cartesiano della mia esistenza quale sarebbe stata la “Curva” della mia vita se qualcuna o tutte quelle coordinate fossero cambiate? Per certi aspetti mi ha creato un pò di sofferenza; era parecchio che non mi arrovellavo la mente con quelle domande trabocchetto:
”E se…?”
”E se invece…?”
Ho buttato via parecchia vita impantanata in un passato che non è più o proiettata in un futuro che ancora non è. C’è stato un tempo in cui ero ferocemente attaccata alla convinzione che ci fosse un determinismo biologico a indirizzare la nostra vita. Nella grande stanza dei bottoni -il nostro patrimonio genetico-, a seconda di quali e quanti si accendono –geni- e dalla loro interazione, dipende la nostra vita.
Così ti dicono che sei nata con quel brutto carattere o che sarà inevitabile che avrai quella malattia perché ...è tutto già scritto! Già, e allora a che serve darsi da fare?A che serve trovare in sé nuove risorse? A che serve rialzarsi? E poi –diciamocelo-, è molto più comodo credere che i giochi siano stati fatti! Meglio se il carro dell’esistenza lo traina qualcun altro, no?
Eppure siamo ancora lontani dal comprendere chi o che cosa è in grado di accendere quei “bottoni”. Milioni e milioni di informazioni inespresse; ma la Natura non segue la legge dello spreco…e allora conta di più la genetica o l’ambiente?
Mozart avrebbe composto a 5 anni se fosse vissuto in una delle tante case dell’epoca in cui di pianoforti non c’era neppure l’ombra?
Allora tutto si può riscrivere….ci si rimette al pianoforte della nostra vita e si prova e si riprova
finché la Musica è quella che abbiamo nelle orecchie; nel cervello e nel cuore.
né UNO…né…NESSUNO…
ma CENTOMILA….forse, questo siamo.
Music: "Sonata in C Major K. 330", 3rd Movement, Mozart, esecutore Horowitz, Moscow 1886
Mozart era in un tour concertistico a Parigi, durante il mese di marzo a settembre del 1778 e lì lo raggiunse la notizia della morte della madre, il 3 luglio. La Sonata Minore K. 310 venne scritta a Parigi durante l'estate dello stesso anno. Le tre sonate K. 330-332, a lungo considerate di quel periodo, probabilmente furono più tardive (nel 1781-83 a Vienna o Salisburgo). Costituiscono tra le più popolari opere per pianoforte.
a proposito di …”buono/cattivo:ma mi faccia il piacere”
Questa pagina di “Libera..mente” mi ha fatto “lavorare” parecchio. Mi ha colpita il discorso sulle tre coordinate: luogo, spazio, persone incontrate…E mi ha davvero colpito come un pugno nello stomaco.
Inevitabilmente mi sono chiesta:nel piano Cartesiano della mia esistenza quale sarebbe stata la “Curva” della mia vita se qualcuna o tutte quelle coordinate fossero cambiate? Per certi aspetti mi ha creato un pò di sofferenza; era parecchio che non mi arrovellavo la mente con quelle domande trabocchetto:
”E se…?”
”E se invece…?”
Ho buttato via parecchia vita impantanata in un passato che non è più o proiettata in un futuro che ancora non è. C’è stato un tempo in cui ero ferocemente attaccata alla convinzione che ci fosse un determinismo biologico a indirizzare la nostra vita. Nella grande stanza dei bottoni -il nostro patrimonio genetico-, a seconda di quali e quanti si accendono –geni- e dalla loro interazione, dipende la nostra vita.
Così ti dicono che sei nata con quel brutto carattere o che sarà inevitabile che avrai quella malattia perché ...è tutto già scritto! Già, e allora a che serve darsi da fare?A che serve trovare in sé nuove risorse? A che serve rialzarsi? E poi –diciamocelo-, è molto più comodo credere che i giochi siano stati fatti! Meglio se il carro dell’esistenza lo traina qualcun altro, no?
Eppure siamo ancora lontani dal comprendere chi o che cosa è in grado di accendere quei “bottoni”. Milioni e milioni di informazioni inespresse; ma la Natura non segue la legge dello spreco…e allora conta di più la genetica o l’ambiente?
Mozart avrebbe composto a 5 anni se fosse vissuto in una delle tante case dell’epoca in cui di pianoforti non c’era neppure l’ombra?
Allora tutto si può riscrivere….ci si rimette al pianoforte della nostra vita e si prova e si riprova
finché la Musica è quella che abbiamo nelle orecchie; nel cervello e nel cuore.
né UNO…né…NESSUNO…
ma CENTOMILA….forse, questo siamo.
Music: "Sonata in C Major K. 330", 3rd Movement, Mozart, esecutore Horowitz, Moscow 1886
Mozart era in un tour concertistico a Parigi, durante il mese di marzo a settembre del 1778 e lì lo raggiunse la notizia della morte della madre, il 3 luglio. La Sonata Minore K. 310 venne scritta a Parigi durante l'estate dello stesso anno. Le tre sonate K. 330-332, a lungo considerate di quel periodo, probabilmente furono più tardive (nel 1781-83 a Vienna o Salisburgo). Costituiscono tra le più popolari opere per pianoforte.
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