L'hypnodrama del 15 febbraio
Il canovaccio che segue costituisce la semplice traccia su cui si svolge la rappresentazione della tematica. Quest'ultima può coinvolgere dimensioni cliniche e subcliniche dei soggetti, che vanno, nel contesto appropriato, dall'ansia ed i suoi parossismi, sino alle condizioni depressive o problemi di affermazione personale, all'interno di sistemi rigidi e comunque ad alta conflittualità sistemica. In questo caso il tema è stato scelto dal director, in quanto appropriato alle le tematiche conflittuali del gruppo in questione -non esattamente alle loro storie-, costituendo uno stimolo interlocutorio alla espressione libera di queste, nel gioco di parti che vengono assegnate rigidamente e rispetto alle quali si esplora l'evoluzione del personaggio. Ogni partecipante è in costante formale conflitto e confusione tra quanto vorrebbe poter esprimere del proprio naturale ruolo-ruoli e quanto suggerito dal copione, questo permette alle parti celate di sè di trapelare e rendersi manifeste sulla scena dell 'Io recitante. Il destino dello psicodramma in questo caso spesso è un capovolgimento dei ruoli preformati, quali suggeriti dal direttore, che cerca di agevolarne la spontanea espressione. Il cinico, il sadico, il penitente, il passivo, l'attivo, l'insicuro, l'espansivo ed estroverso, il contratto, come concepiti dal linguaggio comune tradiscono man mano la loro forma originaria e l'analisi di quel passaggio mette in luce le autentiche risorse e prigionie del soggetto, i percorsi della strutturazione dei propri ruoli, la contemporaneità di quelli acquisibili.
Il canovaccio che segue costituisce la semplice traccia su cui si svolge la rappresentazione della tematica. Quest'ultima può coinvolgere dimensioni cliniche e subcliniche dei soggetti, che vanno, nel contesto appropriato, dall'ansia ed i suoi parossismi, sino alle condizioni depressive o problemi di affermazione personale, all'interno di sistemi rigidi e comunque ad alta conflittualità sistemica. In questo caso il tema è stato scelto dal director, in quanto appropriato alle le tematiche conflittuali del gruppo in questione -non esattamente alle loro storie-, costituendo uno stimolo interlocutorio alla espressione libera di queste, nel gioco di parti che vengono assegnate rigidamente e rispetto alle quali si esplora l'evoluzione del personaggio. Ogni partecipante è in costante formale conflitto e confusione tra quanto vorrebbe poter esprimere del proprio naturale ruolo-ruoli e quanto suggerito dal copione, questo permette alle parti celate di sè di trapelare e rendersi manifeste sulla scena dell 'Io recitante. Il destino dello psicodramma in questo caso spesso è un capovolgimento dei ruoli preformati, quali suggeriti dal direttore, che cerca di agevolarne la spontanea espressione. Il cinico, il sadico, il penitente, il passivo, l'attivo, l'insicuro, l'espansivo ed estroverso, il contratto, come concepiti dal linguaggio comune tradiscono man mano la loro forma originaria e l'analisi di quel passaggio mette in luce le autentiche risorse e prigionie del soggetto, i percorsi della strutturazione dei propri ruoli, la contemporaneità di quelli acquisibili.
1° scena: Gianni è in palestra e viene raggiunto da una sua carissima amica, Gaia, che gli annuncia che si è laureata in medicina tre ore prima e che il giorno dopo vuole incontrare i suoi amici per festeggiare alle ore 18.00. Gli dà i confetti.
2° scena: Gianni sta sempre in palestra, compreso nei suoi esercizi di body-
building. Teresa lo raggiunge, non attesa, annunciandogli che improvvisamente è tornato suo padre; lei vuole incontrare Gianni più tardi per discutere la cosa con lui prima di rivedere il padre. Il giorno dopo incontrerà il quest'ultimo con il resto della famiglia e vorrebbe che anche Gianni ci fosse.
3° scena: L’istruttore gli comunica che è un po’ indietro con la tabella di marcia…che forse sarà necessario frequentare più assiduamente la palestra. Gianni rimane male.
4° scena: Gianni telefona a Gaia.
5° scena: Casa di Teresa, c’è la madre, la sorella Francesca con il fidanzato Fulvio, prossimo alla laurea in ingegneria. Più tardi interverrà anche la zia Martina e Gianni insieme, in notevole ritardo rispetto a quanto promesso. Stanno per incontrare il padre che ritorna. La madre da lettura della lettera alle figlie.
Personaggi
Gianni (33 anni), tu sei fidanzato con Teresa, suo padre non lo hai mai conosciuto. Hai un buonissimo rapporto con la madre. Meno con la sorella di Teresa, Francesca. Tuo padre ti è venuto a mancare quando avevi cinque anni e vivi con tua madre. Sei iscritto al 9° anno di università di una facoltà che solo tu sai e non riesci ad uscire da questo impasse. Lavori part-time. Sei piuttosto timido, riservato, terribilmente appassionato di palestra e bodybuilding
Gaia è una tua amica carissima, per la quale hai avuto sempre un certo debole. Dirai si a tutto quello che lei ti proporrà quando ti raggiunge… E nella scena con lei lo si comprende chiaramente Le prometti che il giorno dopo sarai da lei.
Ti raggiunge Francesca con la quale nasce una discussione…Ti interpella il tuo istruttore che tu, dopo molte esitazioni, mandi educatamente a quel paese, anzi questa volta poco educatamente, anche se sai che la ragione è dalla parte sua...
Più tardi telefonerai a Gaia per un motivo che ti sarà presto chiaro…
Gaia (26 anni), tu sei un’amica di Gianni, lo raggiungi in palestra per dirgli che ti sei laureata tre ore prima che sei felicissima. Mostri una felicità sin troppo ingenua ed infantile, quasi scoppiettante. Dai i confetti al tuo amico e lo inviti - come farai con altri- per un ricevimento il giorno dopo alle 18,00; Gianni ti dà l’assicurazione di esserci, alle 18.00 puntuali!
Quando più tardi ti telefonerà Gianni, avrai modo di rimanere molto offesa e delusa e lo tratterai piuttosto male.
Teresa (30 anni), ti precipiti da Gianni mentre sta facendo body building per dirgli qualcosa. Tu lo consideri un po’” fissato” per la cosa, ma del resto a te il maschio efficiente e muscoloso piace (al contrario di tua sorella che è l’intellettuale della situazioni). Hai da dargli la incredibile notizia che tuo padre è tornato dopo 20 anni, che ha scritto una lettera a tua madre e che probabilmente lo incontrerai con il resto della famiglia domani alle 18.00 e che vorresti che anche lui ci fosse. Al suo disagio, cominci a criticarlo per la sua mancata comprensione. Per te è importante avere lui vicino. Tu sei ostile a tuo padre, al contrario di tua sorella, che ora scopri più capace di perdonare ed accogliere. Sei dalla parte di tua madre e del suo dolore presente e passato. Hai un profondo disprezzo per il modo in cui tua sorella sembra gestire le cose della famiglia e la reputi egoista
Francesca (25 anni), ti è sempre mancato tuo padre, ora hai la possibilità di capire le tue radici, oltre quello che racconta tua madre, molto arrabbiata, che si ripara dietro la sofferenza delle figlie o di tua sorella che sembra amare solo muscoli e discoteca e la scrivania del suo ufficio dove fa la segretaria efficiente al primo dirigente della società per Pneumatici per auto. Comprendi profondamente tua madre e le sue rinunce, ma sai anche che ognuno ha un destino differente ed ad un certo punto, forse, prima di sbottare lo dirai anche, e che il tuo non è scritto ancora da nessuna parte. Sei sempre in lotta con il tuo uomo, un giovane intelligente che però mostra un idealismo troppo esasperato e non ti dice quando finalmente ti sposerà. E non perché tu ci tenga al matrimonio, ma egli è terribilmente indeciso, da non crederci! Scopri ora la sublime leggerezza delle tue contraddizioni e ci piangi sopra. Sei ora arrabbiata con tutti. Ma non riesci ad esserlo con tuo padre.
Carla, tu sei la madre.
Luca, tu sei il padre.Vi sono stati sempre problemi con tua moglie, più di quanto lei fosse disposta ad ammettere all'epoca ed anche oggi in questo particolare incontro di famiglia. Ti reputi un uomo capace di dare spazio ai sentimenti, contrariamente a tua moglie che invece è sempre guidata dalla ragione e dalla necessità di apparecchiare il futuro, scampare alle disgrazie, evitare i pericoli. ecc ecc. Il profondo dissenso verso questo suo modo di concepire la vita ti portò a lasciarla e con lei le tue due figlie. Non hai mai cessato di amarle, ma ne sopporti la terribile contraddizione di esserne stato lontano. Hai mantenuto con loro una rarefatta comunicazione epistolare nei primi anni della separazione di fatto. Sei consapevole che una crisi personale all'epoca, insieme al contrasto con tua moglie, congiurò per la necessaria decisione di lasciare la famiglia ed andartene all'estero.
Martina, tu sei la sorella di Luca, la zia dei ragazzi ed hai sempre mantenuto una corrispondenza con tuo fratello successivamente al suo allontanamento dai propri famigliari. Contatti non frequenti, ma ora il fatto di doverlo confessare ti mette in grave disagio, rispetto a questa famiglia tuttavia hai aiutato in tutti i modi in questi anni. E loro lo sanno…
Istruttore, sei il trainer della palestra che frequenta Gianni. Sei molto rigoroso e pretendi molto da Gianni che sospetti stia battendo un poco la fiacca negli ultimi tempi. Poi, in particolare oggi,Gianni è molto distratto.
Foto: "Hypnodrama, Father's Return", taken from Hypnodrama Workshop, February 2009
1 commento:
di certo vedere le foto sul blog di ciò che si è fatto mi ha lasciato totalmente esterefatto,se non fosse per il fatto che non me lo aspettavo.Ma contemporaneamente mi ha dato un senso di gioia e soddisfazione che non so come descrivere,ancora adesso scrivo e me le riguardo con un sorrisino sarcastico e compiaciuto insieme.Anche perchè mi è tornata alla memoria quella giornata per intero e ciò che provavo.E tutto questo mi piace perchè é un qualcosa che non sono mai stato in grado di provare su me stesso.
CESARE
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