@ Maria
Era un pomeriggio di primavera…
Dalla finestra filtrava una bella luce calda, attraverso i rami di una quercia maestosa che si stava vestendo di foglie.
Me ne stavo seduta a studiare, cosa che mi piaceva
parecchio e all’improvviso è arrivata la “Strega”!
Il cuore ha cominciato a battere all’impazzata, il respiro a farsi irregolare e sincopato, le mani a sudare e ho provato Paura,Terrore…Bloccata su quella dannata sedia avrei voluto urlare, ma la voce era sparita. Sì, se avessi visto una Tigre avrei certamente reagito così, ma in quella stanza non c’era una tigre…o forse si?
Da quel pomeriggio è stato un crescendo in negativo: paura di tutto…persino la paura di infilare la chiave nella serratura se lì vicino passava qualcuno! Ansia generalizzata? Attacco di panico? Vattelapesca? Quante definizioni, quante etichette….chiamamola Paura.
Eppure la Paura è la nostra emozione primordiale più importante…ci avvisa che siamo in pericolo…che la nostra sopravvivenza è in pericolo...dunque è nostra “Amica”.Non dobbiamo Scappare dalla paura, ma capire perché è venuta a trovarci…che ci vuole dire questa attenta sentinella.
Si, la Tigre non la vedevo, ma c’era, eccome se c’era: certo, lo so adesso …e ne sono passati di anni, e ne ho buttata via di vita a remare controvento, a cercare di cambiarmi; eppure la mia “amica “paura“ mi veniva a trovare sempre più spesso e quasi non sapeva più in che lingua dirmelo; “questa non è la vita che avresti voluto vivere!”
Si, quella NON era la VITA che avrei voluto vivere….e di questo avevo …PAURA
Movie: "Io non ho paura" di Gabriele Salvatores, 2003
Dalla finestra filtrava una bella luce calda, attraverso i rami di una quercia maestosa che si stava vestendo di foglie.
Me ne stavo seduta a studiare, cosa che mi piaceva
parecchio e all’improvviso è arrivata la “Strega”!
Il cuore ha cominciato a battere all’impazzata, il respiro a farsi irregolare e sincopato, le mani a sudare e ho provato Paura,Terrore…Bloccata su quella dannata sedia avrei voluto urlare, ma la voce era sparita. Sì, se avessi visto una Tigre avrei certamente reagito così, ma in quella stanza non c’era una tigre…o forse si?
Da quel pomeriggio è stato un crescendo in negativo: paura di tutto…persino la paura di infilare la chiave nella serratura se lì vicino passava qualcuno! Ansia generalizzata? Attacco di panico? Vattelapesca? Quante definizioni, quante etichette….chiamamola Paura.
Eppure la Paura è la nostra emozione primordiale più importante…ci avvisa che siamo in pericolo…che la nostra sopravvivenza è in pericolo...dunque è nostra “Amica”.Non dobbiamo Scappare dalla paura, ma capire perché è venuta a trovarci…che ci vuole dire questa attenta sentinella.
Si, la Tigre non la vedevo, ma c’era, eccome se c’era: certo, lo so adesso …e ne sono passati di anni, e ne ho buttata via di vita a remare controvento, a cercare di cambiarmi; eppure la mia “amica “paura“ mi veniva a trovare sempre più spesso e quasi non sapeva più in che lingua dirmelo; “questa non è la vita che avresti voluto vivere!”
Si, quella NON era la VITA che avrei voluto vivere….e di questo avevo …PAURA
Movie: "Io non ho paura" di Gabriele Salvatores, 2003
1 commento:
Tesoro,
che messaggio forte!
La cosa che trovo meravigliosa e' la tua consapevolezza e la chiarezza con cui hai individuato il problema. Come vanno le cose ora? Hai ripreso in mano la tua vita per re-indirizzarla? Hai 'ascoltato' la tua paura?
Il tuo post ha lasciata senza fiato. Mi ha ricordato quando, per il DOC, mi bloccavo anch'io. La chiave nella toppa? Come dici tu, qualunque cosa era impossibile da fare, per me, finche' non arrivava un segnale (le cose piu' disparate potevano essere segnali) che potevo farla. Il segnale mi diceva che nessuna delle persone che amavo era in pericolo di vita se mettevo in atto l'azione (le cose piu' normali: prendere un oggetto dalla borsa, aprire l'armadio, scegliere cosa indossare) e che niente di mostruoso e distruttivo sarebbe successo. A volte il segnale ci metteva secoli ad arrivare, a volte invece mi diceva che quell'azione andava ripetuta tante e tante volte, in sostanza impedendomi di vivere. Non mi capita piu' cosi': con l’attento intervento del Director, e di qualche pillola della felicita', a un certo punto, e' stato il DOC ad avere paura ;)
Ora la mia vita (e io) e' tutta diversa. Niente piu' blocchi e, a proposito di vivere la vita che veramente avresti voluto, il trasferimento in Scozia ha cambiato, rivoluzionato tutto. Per me, e' come vivere in un posto sicuro, dove sai che certe cose brutte semplicemente non possono succedere. La Scozia e' casa, e' un nido, e' l'isola (appunto;)) felice. Qui la vita e' piu' facile, le persone sono carine, il sistema funziona ed e' affidabile, e so che non saro' mai sola ed esposta alla bufera.
L'unico strascico di DOC e' in momenti di tensione, quando c'e' qualcosa che per me e' importante e che sta per succedere (o per essere detto), allora l’azione che sto svolgendo (qualunque essa sia: mettermi lo smalto, girare la pagina di un libro...) assume una nuova importanza e mi blocco (per secondi) nell’agire, perche’ cio’ influenzi positivamente la cosa importante che sta per succedere. Ovviamente, quando parlo di questo, mi rendo conto che e’ assurdo, che i miei ‘riti magici’ non hanno niente a che fare con la realta’, che potrei benissimo eseguire dei riti druidici e che forse funzionerebbero anche meglio ;)
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