@ Slesia
a proposito di "Paura: compagna di viaggio o sentinella al confine?"
Tesoro, che messaggio forte!
La cosa che trovo meravigliosa e' la tua consapevolezza e la chiarezza con cui hai individuato il problema. Come vanno le cose ora? Hai ripreso in mano la tua vita per re-indirizzarla?
Hai 'ascoltato' la tua paura? Il tuo post mi ha lasciata senza fiato.
Hai 'ascoltato' la tua paura? Il tuo post mi ha lasciata senza fiato.
Mi ha ricordato quando, per il DOC, mi bloccavo anch'io. La chiave nella toppa? Come dici tu, qualunque cosa era impossibile da fare, per me, finche' non arrivava un segnale -le cose piu' disparate potevano essere segnali- che potevo farla. Il segnale mi diceva che nessuna delle persone che amavo era in pericolo di vita se mettevo in atto l'azione -e cose piu' normali: prendere un oggetto dalla borsa, aprire l'armadio, scegliere cosa indossare- e che niente di mostruoso e distruttivo sarebbe successo. A volte, il segnale ci metteva secoli ad arrivare in altri casi, invece mi diceva che quell'azione andava ripetuta tante e tante volte, in sostanza impedendomi di vivere.
Non mi capita piu' cosi': con l’attento intervento del Director, e di qualche pillola della felicita', a un certo punto, e' stato il DOC ad avere paura ;) Ora la mia vita -e io- e' tutta diversa. Niente piu' blocchi e, a proposito di vivere la vita che veramente avresti voluto, il trasferimento in Scozia ha cambiato, rivoluzionato tutto. Per me, e' come vivere in un posto sicuro, dove sai che certe cose brutte semplicemente non possono succedere. La Scozia e' casa, e' un nido, e' appunto l'isola felice! Qui la vita e' piu' facile, le persone sono carine, il sistema funziona ed e' affidabile e so che non saro' mai sola ed esposta alla bufera. L'unico strascico di DOC e' in momenti di tensione, quando c'e' qualcosa che per me e' importante e che sta per succedere -o per essere detto-, allora l’azione che sto svolgendo -qualunque essa sia: mettermi lo smalto, girare la pagina di un libro...- assume una nuova importanza e mi blocco per alcuni secondi nell’agire, perche’ cio’ influenzi positivamente la cosa importante che sta per succedere. Ovviamente, quando parlo di questo, mi rendo conto che e’ assurdo, che i miei ‘riti magici’ non hanno niente a che fare con la realta’, che potrei benissimo eseguire dei riti druidici e che forse funzionerebbero anche meglio ;).
I Choose, the Offspring
Non mi capita piu' cosi': con l’attento intervento del Director, e di qualche pillola della felicita', a un certo punto, e' stato il DOC ad avere paura ;) Ora la mia vita -e io- e' tutta diversa. Niente piu' blocchi e, a proposito di vivere la vita che veramente avresti voluto, il trasferimento in Scozia ha cambiato, rivoluzionato tutto. Per me, e' come vivere in un posto sicuro, dove sai che certe cose brutte semplicemente non possono succedere. La Scozia e' casa, e' un nido, e' appunto l'isola felice! Qui la vita e' piu' facile, le persone sono carine, il sistema funziona ed e' affidabile e so che non saro' mai sola ed esposta alla bufera. L'unico strascico di DOC e' in momenti di tensione, quando c'e' qualcosa che per me e' importante e che sta per succedere -o per essere detto-, allora l’azione che sto svolgendo -qualunque essa sia: mettermi lo smalto, girare la pagina di un libro...- assume una nuova importanza e mi blocco per alcuni secondi nell’agire, perche’ cio’ influenzi positivamente la cosa importante che sta per succedere. Ovviamente, quando parlo di questo, mi rendo conto che e’ assurdo, che i miei ‘riti magici’ non hanno niente a che fare con la realta’, che potrei benissimo eseguire dei riti druidici e che forse funzionerebbero anche meglio ;).
I Choose, the Offspring
Look at me I'm fallin'/ Off of a cliff nowI can still hear my mama yelling No No No/ But the words mean nothing/ Can't catch up to me now/ And the view is so beautiful/ All the way down/ Well I was a little boy/ Suckin' juice from a bottle/ Believing my perceptions were oh so real/ But I don't know nothing/ Still knowing nothing/Was just enough for me to know the way I feel/ This is life/ What a fucked up thing we do/ What a nightmare come true/ Or a playground if we choose/ And I choose/ Look at me I'm swollen/ Like a banana fish now/ I'm never gonna make it out of my hole/ But I keep on laughing/ Doesn't really matter/ There's dozens of reasons for explaining my soul/ Well I was a teenager/ Suckin' booze with the Vatos/ Discussing who was gonna live to be 21/ They said they wouldn't make it/ They didn't make it/ We're all naked when the day is said and done/ This is life/ What a fucked up thing we do/ What a nightmare come true/ Or a playground if we choose/ And I choose/ Don't know who made this all come true/ But now while you're here/ You just gotta do what you gotta do/ Now if I wasn't such a weenie/ Do you think you'd still love me/ Pretending I'm an airplane on the living room floor/ But like a lovely generator/ You stand right by me/ And if words were wisdom/ I'd be talking even more/ So I keep on falling/ As I'm looking back above me/ Watching as my mama just becomes a little dot/ Now I'm like De Niro/ I'm amarillo/ And I'll never know when I hit the ground/ This is life/What a fucked up thing we do/ What a nightmare come true/ Or a playground if we choose/ And I choose
Music: "I Choose", by The Offspring, Tken from the Album "All I Want", 1997, Sony BMG Music Entertainment
Foto: "Possibilità", 2007
Proviamo ad indovinare. Diamoci una possibilità mentale e poi contiamoli: la differenza tra la realtà e la immaginazione
Foto: "Possibilità", 2007
Proviamo ad indovinare. Diamoci una possibilità mentale e poi contiamoli: la differenza tra la realtà e la immaginazione
1 commento:
Cara Slesia,innanzitutto grazie del ..”tesoro”
sai credo che se avessimo ricevuto un po’ più di parole affettuose e di ABBRACCI , probabilmente non sapremmo neanche cosa sia un attacco di panico o un doc o …altri mali di tal bastardaggine.
Banale forse….ma io sono davvero convinta che l’Amore cura, e non c’é nulla di più potente così come la “carenza” d’Amore ci fa ……ammalare.
mi chiedi della mia vita ora, della mia seconda vita, come io scherzosamente la chiamo.
E’ meravigliosa...sai perché?
Perché ho conosciuto l’Inferno, non quello sotto terra, ma quello dell’anima e ci sono stata proprio dentro in quella palude Stigia, e il mio “Caronte”mi ha traghettata ovunque…un Viaggio lungo dodici anni.
Ma se riesci a uscirne…se riesci a uscirne, cara Slesia, allora torni “a riveder le stelle”
ed è come rinascere e scopri che ogni cosa normale è straordinaria ed hai la consapevolezza della Bellezza della Vita, della tua unica irripetibile Vita.
“Tanto più in fondo scava il Dolore tanta più Gioia voi potete contenere (Gibran “Il profeta”)
ti abbraccio forte
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