@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

domenica 7 settembre 2008

...you need to reconnect!

Cara "quasi Compagnia", caro Atelier,
venerdì scorso abbiamo ricominciato a lavorare e questo sappiamo che significa qualcosa che va oltre gli incontri ufficiali, tra le pieghe non visibili degli incontri del nostro "mondo". Se un bambino "straniero" era quello che ci guardava qui sotto, nel precedente post -straniero come a noi stessi è spesso la nostra realtà più profonda-, se abbiamo parlato ancora di autenticità e "centralità" -non ti preoccupare Plinio, torneremo sul concetto moltissime volte...-, se qualche umida commozione è stata ancora "tollerabile" in un setting che psicoterapico non è, ma tuttavia aperto allo scambio ed alla condivisione (mi si comprenda!), è ancora un "bambino" che vi propongo e questa volta in lingua straniera...perchè fatichiate, vi alleniate a quell'attenzione che spesso cade paurosamente nella vertigine più paurosa del nulla...E vi chiederò, sempre in lingua straniera (chi ne è alieno chieda a Neko un aiutino!), chi sia....cosa stia facendo, dove stia andando, quali i suoi pensieri e timori, prospettive e scrupoli, progetti e direzioni. Ma gà...ora che ci penso....se vi chiedo tutto qui...poi non vi sforzerete di comprenderlo dopo...! Bene...s'inizia. La mia idea, ma soltanto la mia, che egli assomigli un poco al nostro gruppo ed alla sua prossima strada? E' una scena realistica, è vero, ma anche resa in forma di fumetto...perchè egli è in bilico, prezioso, tra la fantasia ed il mondo reale. Del resto è solo un fotogramma...Beh diamogli forza. Vs. director

You asked me to help you discover your skills and abilities; that's the reason you partecipate this community as well as increasing your creativity.
Now, give your attention to me. Take a look at the photo below and let your imagination to drive you, trust your fantasy!

Who is that child?

What he is doing?

Where he is going?

What about his mood?

Do you remember, as a child, daydreaming? Imagining what you would do when you grew up, what you would do when school was out for the summer, what you would get for birthday gifts, etc? Well, as an actor, it is important for you to reconnect with that skill of imagination and imagining. Cause you are planning to use "drama" as "write fiction" in the action, it is especially important. To reconnect with this skill begin to do things that will help you reconnect with this ability. Plan a vacation, build a home, refurnish your current office or home, pretend you are going to buy a car. There are many ways to get your imagination restimulated so have fun and do this as often as possible each day. Be sure you get your regular activities completed as this can be so much fun you might want to really get into the project. An easy way to get the pictures to begin to flow more quickly is to imagine what is behind a simple scene, a photo or also an idea surfing your mind! Then in your mind it will be easier to create more pictures, different possibilities, other choices. Next, begin to plan for a short story you will write, about the subject you've imagined. As you create every part of the story, write it down so you will get used to capturing the creative flow from your imagination.

Where that little boy is going?

Foto: Dramatherapy & Childhood

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bene, ricominciamo alla grande... gabbiani (meno male che mi ero mosso per tempo), battute a memoria (qui mi sono mosso un po' meno :-)), testi da tradurre, racconti da inventare...

Venerdì ho sentito che non ero pronto all'incontro e ringrazio Ermanno per l'avvio in sordina (compiti a parte). Mi sentivo come quando torni in palestra dopo una lunga pausa: la testa ha la memoria di quello che andrebbe fatto, ma il corpo è legato, svogliato, rallentato. Sento un po' di ragnatele nella testa, ho voglia di arieggiare, ripulire e resettare.
Soffro per le mie incoerenze, la mia incostanza. Vorrei, con un colpo di spugna, cancellare tutto e ripartire... perfetto.
E allora evviva la svogliatezza, l'incoerenza e l'incostanza.
Fallace, illogico e anche assurdo. Ma vivo.
Ciao Drammanauti
Roberto Sarno

Anonimo ha detto...

da Nina

L'immagine è assolutamente filmica: porzione infinitesimale di una vecchia pellicola virata, seppur moderna e fortemente contestualizzata nel presente storico.
La vita di questo bambino è un tenerissimo chiostro di speranze. È proiezione esitante di passi, orme impastate nella farina spettrale della memoria.
Davanti a sé, si pronuncia lieve l’istantanea d’una viandanza.

Non ho nulla da mangiare. Farina e lievito mi avrebbero impedito d’ascoltare questo continuo lamento allo stomaco. Ho fame, tuonano ricordi di pane: croccante e dorato, lo inzuppo nel cremoso latte di capra. Appena munto è caldo, buono, comprensivo. Bevo il sapore della mamma.
Dio, ti prego! Dovrà pur finire questa terribile tempesta nella pancia! Facciamo che ne inizia un’altra.
Sotto il letto tremo. Ascolto le bombe -e tremo. Ascolto il cuore –e pompa.
“Sotto il letto, Dimitri! Stai tranquillo… andrà bene anche stavolta”.
Sto bene, mamma. Bevo latte di capra.
Da quel giorno ho smesso d’ascoltare, ché puzzava di sangue e fuoco.
Ora cammino. Lecco resina appiccicosa, lacrime d’albero nella pioggia di millefoglie… No, non c’è nessun albero. La natura s’è scordata di vivere. È stonata, dura, ma io osservo l’arcobaleno: mentre cammino e mangio polvere, lo guardo avvicinarsi.
Sorrido. C’è il sole. Una volta mamma mi disse: “Quando non c’è il sole, impara dal freddo”.
Non fa freddo. E non si spengono gli occhi.

« Ciak! Buona alla prima! Ottimo lavoro, ragazzi… Facciamo un attimo di pausa, poi andiamo avanti con le riprese ».
Cinema-dramatherapy.
*
Nina

Anonimo ha detto...

Il bambino non è un bambino. E’ un Esploratore. Cammina su un pianeta che non è il nostro, sotto un cielo che non è il nostro. Si avventura in un mondo sconosciuto, senza paura e senza timore. Incosciente nel senso più puro del termine, nel senso non negativo, di colui che non è cosciente perché non ha riferimenti esperienziali. Occhi vergini, limpidi, pieni di curiosità e di meraviglia. Trabocca di emozioni sconosciute, avvolto in un profondo godimento, mastica ogni dettaglio su cui si posa il suo sguardo, lo gusta e lo assapora soddisfatto. Ogni suo passo è un po’ come il famoso passo di Neil Armstrong. Un grande passo per se stesso, un balzo in avanti che lo proietta verso nuovi orizzonti, nuove frontiere, nuovi universi. Oggetti carichi di negatività incontrati lungo il tragitto, escrementi di cane o di uccello, animali velenosi, piante urticanti, sono colti con un genuino stupore, uno studio appassionato privo di pregiudizi e condizionamenti, che passa per il contatto, le sensazioni tattili, olfattive, gustose, uditive…

In questo viaggio, un po’ il capostipite dei viaggi, non c’è meta. Il viaggio in sé è la meta. Una meta che si rinnova sempre perché indefinita e intangibile. Siamo sempre tutti ossessionati dalla meta, dal fine, dai traguardi. Ma spesso la meta è la fine, la morte dei nostri desideri e delle nostre ambizioni. Raggiungere lo scopo agognato ci lascia insoddisfatti, ci accompagna un senso di sgomento, di “cosa faccio adesso?”. Siamo un po’ come proiettati in avanti, desiderosi della nostra evoluzione, concentrati sui nostri obiettivi. E perdiamo il gusto del quotidiano, del viaggio, solitamente molto più lungo e duraturo della meta. Forse bisogna un po’ perdersi nel quotidiano, ritrovare il gusto delle cose scontate, già fatte mille e ancora mille volte. Ma possiamo sempre riscoprirle con occhi nuovi, da nuove prospettive ed angolature. Ritrovare il gusto del caffè della macchinetta dell’ufficio, solitamente bevuto durante una conversazione un po’ futile e, in fondo, neanche assaporato.

Anonimo ha detto...

Even do, I haven’t been practise English for so long time, I really want to give a chance:
Us is that little boy? To me is something very little, it doesn’t have sex, it is only little, and by it self. Nothing around, the wheatear it seams not to touch it, not warm not even cold, nothing, nothing, nothing.
I am not sure of where is going, or what is thinking, the only sure thing I can say, is that it is moving, nothing behind is left, and still nothing a head, the only think is possible to do is walking, walking, walking, maybe it will take the second left or the first Wright, because, life it give you chances to chose, and only at the end, we will know if our choose where the good ones.

DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

COMUNICATI STAMPA