@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

venerdì 25 aprile 2008

...armonioso d'ombra...

@ da PLINIO PERILLI
Caro Ermanno, è già la seconda volta quest'anno che mi "confronto" con Friedrich!... Una volta fu per lo copertina di un libro di poesie di una amica, Maria Luisa Munoz, che inserendo il famoso paesaggio roccioso con mare, visto al solito di spalle, sente e sentiva di aderire in pieno a questo famoso manifesto "romantico"... Curiosamente, a quell'uomo esploratore di verità, sturm und drang, lei dedicava e affidava l'intero suo cuore e palpito di donna. Ed ora all'incontrario, sono due uomini, tu e ora io, che cerchiamo di specchiarci in questo sguardo di donna perso verso un infinito chiarore di trasparenza - eppure anche celato, prigioniero di educazioni e addirittura architetture da interni, egregi riti, ruoli ed anditi borghesi... Dove guarda quella donna che tu chiami Elena, ed io magari potrei anche chiamare "cechovianamente" Nina? Da cosa fugge o si sospende, si trattiene, si sospinge, fugge e si fugge? Malinconica, certo, eppure va verso il chiarore. Strutturata, nei modi, nei gesti, nella forma mentis: eppure "cede", inclinanando tutto il peso da una gamba all'altra, inclinando forse insieme sogni e progetti, stupori e languori... Sempre bene ordinata, elegante, ben vestita, il maritino agiato e compunto, una figliolanza da carezzare e domare -e probabilmente la morte dentro. Al romanticismo erano permessi questi miracoli: di gridare alla luce e dannarsi l'ombra, di proclamare l'idealità e soffrire tante, troppe spine incarnate; di scrivere il terrestre, fedifrago "Faust" come ribaltato Prologo In Cielo... Kant sistemò, criticò e cementò, di volta in volta, la Ragion Pratica, la Ragion Pura e il Giudizio... Eppure a pensarci bene resta il più caldo e struggente di quei pensatori: il padre (anzi addiritura nonno ideale): di quelli che davano del Voi ai figli (o ai nipoti), eppure li educavano a vivere e a sentire...Elena/Nina guarda dalla finestra: tu dici verso la strada: io ipotizzo un giardino; tu dici: formichine di passanti: io dico, bimbi che giocano. I maschi - i grandi - sono dietro o troppo avanti - come i secoli e gli anni da cui noi oggi guardiamo il quadro... Elena/Nina è un altro gabbiano che non può o non sa più volare, se non con quel suo sguardo benedetto, rinfrancato di luce. Ma sotto quel vestito, quel tepore borghese, ordinato, che fervore, che rapimento d'ali! Che voglia di sfidare i venti, salire da essi fino alle nuvole e oltre - magari per bussare non giù a Konisberg dal Professor Kant, ma direttamente, in via del Celeste, alla Dimora della Luce... L'unico barlume o bagliore di divino resta tutto in questo sguardo che immaginiamo senza vederlo, e prolunghiamo col nostro. Per anni mi sono sentito irrimediabilmente "romantico" e non mi curavo di uno sguardo che credevo il mio. Ora un altro dovere etico, m'insegna questa elegante donnina - e più di Herr Professor Kant: che la legge morale non è solo dentro di noi, ma nello sguardo, nell'amore delle persone che coabitano, convivono coi nostri voli avverati, tarpati o perfino rinunciati. E il cielo stellato può ribaltarsi a insediarcisi dentro,nella cupa volta del cuore. Una piccola, paziente forma d'amore: la finestra si chiude, eppure il cielo le resta dentro. La casa potrà, potrebbe tornare ad essere Residenza D'Amore. Si può piangere anche di gioia, e l'intensità, si sa, travalica i confini. Tutto il resto va bene per i Baci Perugina e gli spot pubblicitari da Mulino Bianco. Un amore vero è sempre sofferto, e sempre soffre a viversi. Soffre a dirsi e proclamarsi vero. Ogni vero Principe Drammatico prende per mano la sua Principessa lieta di esserlo, la sua Divina Commedia, e il sipario degli altri si chiude, armonioso d'ombra. Plinio Perilli

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DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

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