Mio caro, ti scrivo questa mia e, come uno scrigno che l'avvolge, l'affido al tempo custode e difensore dei ricordi. Sono trascorsi svariati mesi dal giorno che mi "ammalai"e dopo aver vissuto, dopo esser stata travolta da una non umanità, mi chiedo come posso tornare indietro. Come si può non sentire un urto in tutto ciò che è accaduto!? Come si può dire che tutto tornerà uguale!? Semplice... non si può!
Non si può dimenticare ciò che è accaduto. Non si può. Ma bisogna ricordare e raccontare l'irraccontabile. Prendere coscienza di se stessi, trovare la forza e l'umiltà di riconoscere i propri sbagli, per capire ed assumere la misura della nostra dimensione umana. Può essere questo, l'inizio di una riflessione profonda, di un vantaggioso processo la cui sintesi finale non può che essere la ricerca dei mezzi e strumenti per essere una persona nuova. In questo periodo di ricostruzione, ricostruisco me stessa, cercando dentro di me i sogni di quant'ero bambina. Vivo a Vichy in Alvenia, portata quì dagli eventi, ma solo ora "che sono guarita", apprezzo la bellezza di questi luoghi pieni di sole,colori e profumi. Quì ho conosciuto Adrien, uomo dolce e gentile. Mi dà tanta forza e serenità. Lo amo. Grazie a lui se sono guarita. Domani ci sposeremo. Ma prima, voglio dirti tutto quello che ho provato per te in questo lungo, lungo tempo. Ho camminato in questi mesi con la testa piena di te, con il ricordo di quei baci che mi regalavi, del tuo sorriso che illuminava le mie giornate e del tuo abbraccio che mi dava energia. Una vita sola non basterebbe per dimenticare la nostra storia che è qualcosa di prezioso nella mia vita e che conservo nel mio cuore. Tra qualche mese ci rincontreremo, perdonami se non ti guarderò negli occhi e non ti dirò tutto cio che ho scritto ma...non avrò il coraggio di farlo, non potrò mai guardare ciò che ho lasciato, fa troppo male. Sono sicura che tu non ti sei arreso a loro, ma hai lottato per la tua umanità. Ricordo ancora le tue parole prima dell mia malattia, "Salviamo il mondo! Fallo per me, Daisy. Salviamo l'umanità". Ma io, stupida, ho seguito loro e non te....Quanti rimpianti. Quello che è stato, oramai, lo lasciamo al tempo. Sarebbe bello rincontrare e riabbracciare i vecchi amici e colleghi, Jean, Dudard e tutti ghi altri..., li ricordo con affetto. Ripenso ancora i luoghi della mia infanzia e del tempo della spensieratezza, vivo del loro ricordo.
C'è una lacrima che riga questi ricordi accompagnata dall'emozione e dalla gioia per il mio domani. Oggi, sono una donna diversa che va incontro alla sua felicità, lasciandosi alle spalle il senso di quello che è stato. Mio caro e dolce Berenger, spero che tu sia felice, te lo auguro immensamente. Gli eventi,purtroppo, ci hanno divisi ma il ricordo ci terrà per sempre uniti.
Un abbraccio, Daisy (CARMEN)
Foto: Rhinoceros Fragments 36, CDIOT 2009
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