Caro mio! Caro Berenger! Sono lieta di ricevere tue notizie dopo tanto. Ho impiegato un po’, prima di iniziare a scrivere. Come tu dici …”un tempo infinito”: hai profondamente ragione!Improvvisamente i ricordi, il tempo in cui le nostre vite erano vicine e anche il nostro cuore. Questo cuore che aveva iniziato a palpitare ma che ha dovuto fare una scelta: cioè quella di ricercare l’altro. Io e te! Non sarebbe bastato a riempire il senso della vita. Tu sai che il senso di solitudine provoca l’ansia. Essere soli significa essere indifesi, incapaci di penetrare attivamente nel mondo circostante. Per me si è trattato di superare la solitudine e raggiungere l’unione e poter far parte del gruppo “rinoceronte”. Penso che se non avviene una trasformazione completa, si rimarrà gli stessi di sempre; si ha bisogno di chiarezze e consapevolezze. Vedi Berenger, tutti noi siamo spesso chiamati a scindere la parte razionale dal nostro essere, il nostro vivere consapevole dalle emozioni, dai vissuti, dai sentimenti più profondi e nascosti, quasi dovessimo vergognarci dei moti interiori, delle vibrazioni dell’anima, della commozione, della gioia o della paura. Quasi alludessero ad una debolezza dello spirito piuttosto che ad una ricchezza delle potenzialità umane di percepire gli eventi (Carotenuto sottolinea come i sentimenti siano alla base non soltanto del nostro vivere soggettivo ma anche e soprattutto nel nostro agire relazionale costituendo il legame tra la nostra anima ed il nostro corpo). Perdona la mia vena psicologica ma sappi che nella mia vita sono cambiate tante cose. Si! sono sposata con un uomo speciale che mi ha portato a conoscere gli strati interiori. Un abbraccio affettuoso.
Daisy (BEATRICE)
Daisy (BEATRICE)
Foto: Rhinoceros Fragments 37, CDIOT 2009
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