@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

mercoledì 3 febbraio 2010

Drammaterapia: le ideologie ed il falso valore senza eredi.

Cara compagnia, domani online la scena prima del primo tempo; oggi vi anticipo, del secondo tempo, l'arringa dell'avvocato difensore di Botard e di Dudard nel processo. Buon lavoro all'interprete.

Giudice: Signor Botard, signor Dudard...avete qualcosa da aggiungere prima che si chiuda questo dibattimento?
Botard: Lascio parlare per me il signor Dudard...
Dudard: "Signor Giudice, non vorrei apparire come un mostro assassino... sono stato anch'io vittima di un enorme imbroglio! Una finzione di Stato. Io, come molti altri, ho creduto di fare cose giuste per la mia Patria. Eravamo convinti di essere dalla parte dei giusti...
Giudice: Avvocato a lei la parola per le sue conclusioni.
Avvocato Difensore: "Il Propagandaministerium.. signor Giudice, illustri signori, non è solo quello di Goebbels…né la Storia ha scritto soltanto nella nostra terra pagine di orrore. La mia famiglia era polacca, di origine, e so personalmente quanto le verità possano essere camuffate, se il potere lo decide. E per farlo... per convincere la coscienza di persone come questi due imputati...(li indica) che sono stato chiamato a difendere, il Potere ha solo due modi: schierarsi dalla parte dell’ingiusto, in cambio di un vantaggio per tutti, salvando l’apparenza, o meglio nascondendo l’intento, o essere con il giusto, ma.... a patto…che questo non leda l’interesse del singolo non crei malcontento. L’impopolarità uccide ogni verità e bene perseguito (pausa).

Il Nazionalsocialismo, sin dal 1933, aveva tessuto le fila di un trama in cui il bene di tutti doveva sacrificare la libera autodeterminazione del singolo. Esisteva un "unico bene", un unico vantaggio ed il sentimento di grandiosità spinge così tante menti a perseguire lo stesso proposito, che presto il vantaggio arriva davvero: il benessere economico, lo sgravio fiscale, la disoccupazione che diminuisce e tu sei quella “nazione” ed allora, forse, anche una guerra fratricida…o genocida, se nessuno ti dice cosa in realtà sia. Il dissidente diventa un individuo che rema contro il bene comune; l’ebreo che scompare è solo partito od è stato trasferito via in altra zona; l’internato in una campo di concentramento è solamenteo un perverso sessuale tenuto lì dove non fa male ad alcuno.
E’ così facile manipolare lo scontento comune, altrettanto facile che il vantaggio collettivo, in nome di quelli, di chi sposa, condottiero o principe o politico, la promessa per le tue difficoltà, tutto può concordarsi, accordarsi, sottoscriversi, congiurarsi....
Cosa vogliamo rimproverare a questi due uomini, la voglia di credere, di volere, di sperare? Avrebbero mai potuto spegnere l’ingranaggio meccanico dietro rinoceronti così “umani”, possenti, che chiedevano fiducia e promettevano libertà dalle debolezze, dalla omosessualità, da credo che rendevano fragile e perso l’individuo? Perché farlo e poi come farlo? Lo scandalo, illustri giurati, esiste quanto le cose non vanno... quando viene detto, finalmente che il feldmaresciallo Friedrich Paulus agonizza con la sua VI armata ai piedi della Stalingrado che gli era stato ordinato di conquistare e che la Russia ha piegato non solo quell’esercito, ma tutta la Germania Nazista! Ma questo non veniva detto…Il morale deve essere tenuto alto e, in extremis, ci si deve dignitosamente sparare un colpo alla nuca, piuttosto che arrendersi. (Pausa)
Avrei potuto tentare di difendere i miei clienti, raccontando che la “rinocerontite” era stata un epidemia così veloce…da non dare il tempo di individuarla come nemico. Un nemico in casa, un nemico nell’uomo che tanto fascino e gloria e benessere ha promesso e sta mantenendo? Nooo... piuttosto vi dico, che dietro le azioni degli uomini, vi sono ombre e che tutto questo crea costruzioni di mattoni, ma dietro queste continuano a vivere le ombre e queste determinano il corso della storia. Quando adottiamo oggetti della cultura, quelli che ci hanno fatto nascere e ci sfamano e ci proteggono, adottiamo anche una costruzione di ombre che diviene una silenziosa ombra comune, una mente comune non visibile, che muove e sposta, diretta da altri o dall’ideologia, ma difficilmente riconoscibile. Ti aiuta a non sentire il peso delle tue responsabilità individuali; a che servirebbero, se le tue idee sono quelle del tuo compagno di banco, di lavoro, di strada?

E’ stata una storia subdola, mentre le altre nazioni giganti della terra lasciavano Hitler solo con il suo delirio. Che ha mischiato, nascondendolo al suo popolo, l‘orrore alla ricchezza ed al successo. E quando quest’ultimo è naufragato, ha lasciato senza eredi... il valore, la passione, l’amore, la civiltà!. La retorica ed i simboli hanno mascherato la loro coscienza, quella di questi uomini. Botard... non è colpevole, perché malato della storia che lo ospitava; così come Dudard, troppo scettico che davvero il male esistesse. Ho finito".

Foto: Drammaterapia, Campo di Concentramento, CDIOT 2010

4 commenti:

Gianni ha detto...

"Signor Giudice, non vorrei apparire come un mostro assassino; sono stato anch'io vittima di un enorme imbroglio, una finzione di Stato. Io come molti altri ho creduto di fare cose giuste per la mia Patria. Eravamo convinti di essere dalla parte dei giusti..."
Questo è ciò che immagino potrebbero dire gli imputati accusati di aver commesso gli orrendi delitti di cui si erano resi responsabili.
Balza agli occhi come, dopo la lettura del processo, gli imputati non si rendevano conto di ciò che facevano ed ancora si comportavano con stolta naturalezza.
Certo che con il senno del poi si fa presto ad analizzare e disquisire.
"Ho fatto il mio dovere, perchè rischiare la vita disubbidendo ad un ordine?"
Immagino queste risposte alle accuse.
Risposte assurde, paranoiche, scontate, provocatorie.
Quante volte, noi, contemporanei fruitori di questa opulenta Società, rimaniamo indifferenti alla difficoltà del nostro vicino?
La domanda che mi si pone continuamente, e a cui non so dare risposta è: Cosa avrei fatto al posto di Dudard o Botard, o tutti gli altri ammalati di rinocerontite? Gianni

maria pina ha detto...

Director, non riuscivo a pensare alle parole di un avvocato difensore, talmente è l'enormità delle colpe dei personaggi. Complimenti per questo lavoro! Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Caro avvocato!
La strategia di difesa degli imputati da te adottata é tanto vera 'umana' quanto rischiosa. Tutti nascosti dietro un pensare comune. E quando stai fuori dal questo, ti fanno sentire o emarginato, solo e folle perché non rispondi ad un canone dittato da chi vuole questo. Come possiamo noi piccoli puntare il dito sul'altro? che cosa sapiamo noi del altro? Quali sono i suoi drammi, il suo vissuto, o come nel caso del nazismo, illusione di esseri umani piccoli infatti diventare grandi, di avere potere ed uscire dal proprio anonimato e finalmente raggiongere una ribalta?
Oggi io continuamente assisto a delle persone che riccoprono un ruolo e su questo ruolo construiscono un potere. Non dico tutti, ma tutti i giorni assistiamo a vigili arroganti, impiegati arroganti, conoscneti arroganti condoscenti arroganti e via via dicendo. Come loro non si rendono conto di tutto questo perché si muovono per un loro bisogno di ribalta. Possiamo noi condannarli? E se gli condanniamo diventiamo l'altra faccia della medaglia? E da quii nasce un conflitto. E dal conflitto il giocco é fatto. Forse dovremo comprendere loro, noi stessi, e non avremo bisogno di conflitti per vivere. Di ragione e di torti. E combatteremo soltanto per quello in cui crediamo senza combattere l'altro. Finisce il conflitto li. L'importante é di non far morire quello che abbiamo dentro e non accettare i compromessi con noi stessi.
SPARTACO
PS grazie Dudard di farmi vedere queste cose.
Roma Olanda Olanda Roma chiedo scusa a Direttor per corregere.

Unknown ha detto...

Mi trovi d'accordo, ma è proprio quanto tu descrivi che costituisce il conflitto in noi e fuori, nente altro, pensaci...A meno che non si rivesti il re e si dimentichi di averlo mai visto nudo! Un abbraccio

DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

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