Il tema della memoria è centrale nel nostro lavoro di messa in scena della riduzione de "Il rinoceronte". Memoria di ciò che è stato in Europa, del dolore della guerra, dell'orrore della Shoah e della fatica della ricostruzione. Ma oggi vi parlo della memoria come strumento dell'attore.
Venerdì, al nostro ultimo incontro, avete espresso da più parti la difficoltà di imparare parti lunghe e complesse. Vi offro alcuni aiuti, teorici e pratici, per superare insieme questo ostacolo.
Prima di tutto, abbiate fiducia in voi stessi e nelle vostre risorse. Quante volte, nella nostra vita quotidiana, viene messa alla prova la nostra capacità di ricordare date, scadenze, nomi, parole, fatti? E allora, pensateci...cosa volete che siano poche frasi codificate di un copione, per le nostre capacità?
Il secondo step, dopo questa presa di coscienza, è la lettura integrale del copione, dell'atto, della scena. Sottolineare o evidenziare le proprie battute, in questa fase, può essere un aiuto non indifferente.
Mai, proprio mai, imparare battute slegate, una alla volta, senza aver prima compreso la logica dell'azione che si svolgerà in scena. La comprensione preliminare della scena e della trama è fondamentale per spianare la strada all'attività mnemonica. Inoltre, non bisogna porre l'attenzione SOLO sulla propria parte: la battuta posta all'interlocutore fornisce lo stimolo per attivare la memoria della propria battuta, che è sempre legata dalla logica al dialogo che si sta svolgendo e funzionale all'azione scenica.
La funzione della voce è anch'essa determinante. Le battute vanno lette e recitate a voce alta, una volta compiuto il lavoro preliminare di comprensione.
Individuare una parola chiave nei singoli dialoghi è un'altra importantissima risorsa per imparare la propria parte.
L'aiuto di un amico/familiare volenteroso è inestimabile. Vi porgerà le battute altrui, vi correggerà negli errori, vi sosterrà nella difficoltà.E se non c'è nessun familiare o amico ad aiutarvi? Allora il registratore potrà venirvi in soccorso.Personalmente, per verificare il mio apprendimento, io uso un sistema personalizzato:
dopo la lettura e la comprensione del testo e una volta identificate le parole chiave delle mie battute, copio l'intera scena da recitare a grandi lettere una prima e, se necessario, una seconda e una terza volta su un block notes.Poi procedo a ritrascriverla affidandomi alla mia capacità di fissare e ricordare; ogni volta, confronto il mio scritto con il testo originale e lo riscrivo, correggendomi. Quando ho acquisito sufficiente sicurezza, inizio la ripetizione a voce alta.La costanza, le prove, e le emozioni vissute in drammaterapia faranno il resto.
Buon lavoro e a presto!
Foto: Pico della Mirandola, CDIOT 2010
1 commento:
Grazie cara per i consigli pratici ne avrò bisogno un abbraccio Rosanna
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