@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

lunedì 22 novembre 2010

Barbablù in Drammaterapia, 11 dicembre 2010, pièce in quattro atti di E. Gioacchini

Blue Beard, dicembre 2006, Atelier Drammaterapia Liberamente


COMUNICATO STAMPA
Questo 11 dicembre, in scena a Roma, il “Barbablù” dell’Atelier di Drammaterapia LiberaMente, riduzione drammaterapica della favola di Barbablù di J. Perraul, ispirata alle gesta eroiche e sciagurate di Gilles de Rais. L’opera è scritta e diretta dal criminologo, psichiatra e drammaterapeuta Ermanno Gioacchini, con la co-regia di Maria Pina Egidi ed è stata allestita nel contesto del corso di drammaterapia per le risorse per gli allievi del primo anno dell’Atelier. L’evento avrà luogo presso la Scuola di Musica e Multimedia VideoAmbiente (quartiere Ostiense).

Blue Beard: To Want, To Need, To Be:Tutta la pièce è costruita su tre tematiche fondamentali: il rapporto dell'individuo con il Destino, l'influenza parentale su quest'ultimo e la relazione con l'oscuro. Esse si affacciano costantemente nei dialoghi tra i personaggi, in modo diretto, ma pervadono comunque sempre l'opera attraverso l'uso simbolico, materico o interpretativo, delle scene. Attraverso gli intesi dialoghi degli attori nasce un nuovo racconto, capace di condensare storia, leggenda e motivi psicologici dell'umano. Già nel prologo, avviene un sovvertimento inquietante: questa volta a narrare la fiaba sono una bambina ed una giovinetta agli adulti in sala: il rovesciamento nella committenza sta a simboleggiare il ritorno del mito alla sua origine, lì da dove è scaturito, dalla vicenda umana che ha tradotto in racconto epico, in favola, una realtà ancor prima condivisa. Ed ancora questa ora collude nello scambio delle parti tra le due piccole narratrici ed il pubblico. Le bambine sono vestite dello stesso abito (un tubino bianco strisciato con un motivo alla Mondrian) che nel prosieguo della piece indosseranno anche le tre interpreti dell'ultima moglie di Barbablù: intuibile simbolo di destini che debbono diventare consapevoli per davvero sottrarsi all'epilogo della storia. Lo spazio tra interprete e spettatore è sin da questo inizio annullato, capovolto rispetto alla logica razionale: il vero spazio, semmai, sarà quello superato o reso grande dalle resistenze identificative sollecitate in sala.
"I miti ci guardano costantemente e noi dobbiamo riuscire a sostenerne lo sguardo" afferma Hilmann; bisogna riconoscerli dietro le maschere dei nostri modelli di funzionamento sociale e privati, oltre i nostri desideri, più avanti del concetto di “curiosità” che il testo letterale di Perrault celebra quale movente all’infrazione, oltre l’uscio di quella porta. L’autore della drammaturgia, scandaglia dentro la conosciutissima ed inquietante fiaba, le tematiche del perturbante che dormono silenziose in una parte di umanità tra noi, che comunque tutti partecipano da attori o spettatori, come la cronaca costantemente ci mostra. Il criminologo E. Gioacchini sembra poter dire che per il Gilles de Rais storico, probabilmente, non vi sarebbe stato molto da fare e persino Barbablù, alla mantenuta promessa della sua sposa, forse avrebbe dato corso all'ennesimo delitto. Ma dentro la storia di un vero omicida seriale, favolesco, come nella fiaba di Perrault o storico nel personaggio di Gilles de Rais, la pièce ha preso in prestito la loro vera "follia", per leggervi i simboli e la trama di un incontro tra partner ed il timore di non essere amati; la discussione sul corredo di quanto un amante porta all'altro nell'unione d'amore e nella potenziale distruzione del sogno; l’ipocrisia. che traveste di signori e signore i mostri che sono nell’umanità, ma anche la coscienza comunque pronta al risveglio, e, nell’amore, al rapimento senza delitto dell’anima.

L'evento performativo è gratuito ed offerto dall'Atelier di Drammaterapia Liberamente. Obbligatoria la prenotazione a dramatherapy@alice.it o al numero 3403448785.

Nessun commento:

DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

COMUNICATI STAMPA