@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

venerdì 23 gennaio 2009

Toco Tu Boca, J. Cortazar, Capitulo 7, Rayuela

Toco Tu Boca, J. Cortazar,Capitulo 7, Rayuela

Tocco la tua bocca, con un dito tocco l’orlo della tua bocca, la sto disegnando come se uscisse dalle mie mani, come se per la prima volta la tua bocca si schiudesse, e mi basta chiudere gli occhi per disfare tutto e ricominciare, ogni volta faccio nascere la bocca che desidero, la bocca che la mia mano sceglie e ti disegna in volto, una bocca scelta fra tutte, con sovrana libertà scelta da me per disegnarla con la mia mano sul tuo volto, e che per un caso che non cerco di capire coincide esattamente con la tua bocca che sorride sotto quella che la mia mano ti disegna. Mi guardi, ti guardo da vicino, ogni volta più vicino e allora giochiamo al ciclope, ci guardiamo ogni volta più da vicino e gli occhi ingrandiscono, si avvicinano fra loro, si sovrappongono e i ciclopi si guardano, respirando confusi, le bocche si incontrano e lottano tiepidamente, mordendosi con le labbra, appoggiando appena la lingua sui denti, giocando nei loro recinti dove un’aria pesante va e viene con un profumo vecchio e un silenzio. Allora le mie mani cercano di affondare nei tuoi capelli, accarezzare la profondità dei tuoi capelli mentre ci baciamo come se avessimo la bocca piena di fiori o di pesci, di movimenti vivi, di fragranza oscura. E se ci mordiamo il dolore è dolce, se soffochiamo in un breve e terribile assorbire simultaneo del respiro, questa istantanea morte è bella. E c’è una sola saliva e un solo sapore di frutta matura, e io sento tremare stretta a me come una luna nell’acqua.

Julio Cortàzar, "Il gioco del mondo (Rayuela)", Einaudi.
YouTube: http://it.youtube.com/watch?v=eYRL08farL0

Non si può far finta che non vi sia, questa nuvola appena ombrata dalla notte, che ti coglie nella luce della luna e nasconde e comprende il tuo sogno d'amore. Quello, poi, misterioso, come rivoli di un torrente impazzito, si disperde in mille altri pensieri, fatti anch'essi di luce ed ombra. E sono le tue cose, i tuoi oggetti, i tuoi incontri. Ma lì, nel segreto di quel bacio ha tremato di perdere e conquistare; ha rischiato di annullarti e di farti ricordare per sempre. Anche questo si canta nel lavoro che facciamo; lo sanno i ragazzi della precedente compagnia, nella confusione del bacio della madre sui capelli scomposti di Treplev -nel "Gabbiano"- ed in quella di un contatto negato sino alla morte tra Nina e Treplev. Li abbiamo cantati, registrati, reso nuda la loro necessità di amore e fatto nostro il drama dello loro speranze.
Qui, Cortazar canta, non scrive; egli vuole che le proprie righe come tante note a forma di cronopios saltarellino sulle nostre scrivanie e palleggino meglio di Zlatan Ibrahimovic tra le nostre tempie. L'amore che chiede -in realtà che si interroga- e che si perde, quello che rimane.
Recitate con amore, quello che possedete; svuotatela questa bisaccia, perchè il viaggio inizia e finisce ad ogni istante. Un bacio ci fa volare molto più lontano delle stelle, ed è tremendo dimenticarsi di dove ci si trova senza il biglietto di ritorno! Difficile arte, questa del conciliare istinto e progetto. Non vogliamo conciliazione, ma torcerci come l'elica del DNA, perchè forse in questo è il segreto per il grande salto.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Leggo i suoi versi e la mia mente torna indietro. A quel bacio dolce e salato insieme. Non potevo sentire l'odore della sua pelle... quello del mare era più forte e copriva il suo. Non un rumore disturbava quel momento, né quello delle onde, né quello dei gabbiani. Solo il suono di quel bacio, che - come Cortazar racconta - rimarrà unico, non ce ne sarà mai un altro uguale. Anastasia

DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

COMUNICATI STAMPA