@ da EmilianaA proposito di..."
Il Potere Della Narrazione"
Quando "narro" ad altri quello che sento e penso, sono io che esisto di più e sembra che la mia vita acquisti di più un senso.Quanto e' vero! Per anni mi sono autopunita proprio per questa sensazione: il bisogno, quando qualcosa di importante -bello o brutto- mi accadeva, di raccontarlo, immediatamente, se possibile, a qualcuno che mi fosse vicino in spirito, a un compagno, un amico, altrimenti era quasi come se non fosse accaduto nulla. Al contrario, le domande e i commenti della persona cara

ratificavano all'accaduto e lo rendevano rilevante. Si', sara' stata anche l'insicurezza e il bisogno di sentirsi confermati dall'altro, ma era anche la necessita' di comunicare l'accadimento, o il pensiero e di ascoltarsi raccontarlo. La narrazione lo rendeva piu' reale. In piu', credo ci sia l'importante elemento del condividere. "L'uomo e 'un animale sociale" ("
Anthropos zoon politicon esti") ha detto Aristotele e da sempre ha avuto bisogno di comunicare al proprio simile le proprie esperienze e di rendere queste e, a loro volta, le esperienze dell'altro, patrimonio comune, ricchezza condivisa; ma anche terreno d'incontro reciproco.Grazie, Dedalo, per avermi/ci regalato questo frammento di tesoro.
Foto: "Cine-dramatherapy and Storytelling",
da Rodolfo, piece drammaterapica Atelier Liberamente, dic. 2007
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