@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

giovedì 23 ottobre 2008

Lasciare che tutto passi: "Questa è la mia miseria: che la mia mano non si stanca mai di donare", Friedrich Nietzche


@ da Nina

Cara Emiliana,
penso che tu sia stata un meraviglioso gabbiano sin dagli albori. Penso -e scusami se risulto presuntuosa nel mio sfiorarti appena- che giungesti oltremare prim'ancora che Emiliana s'intravedesse fra nuvole itineranti. Quando il Director ci narrò di te, mi sembrò d’intuirti nella forza primigenia delle sue parole. Bastò un particolare, nominare il suono "Scozia", affinché volasse alto il pensiero in un corpuscolo di deduzioni. Nel mio immaginifico si configurò la culla austera del Nord Europa: soave nei paesaggi, nelle tinte e gli odori. Aspra nelle rocce altissime, spettrale vertigine di strapiombi e brughiere. Dolce nelle distese verde smeraldo, con l’erba stropicciata dal ventre umido dei placidi animali in libertà. Eppoi quei meravigliosi volatili dalle grida soprane lamentose: i gabbiani. I nostri amati gabbiani. Forse partii con te, Emiliana? Non so. Ma raggiungerò il mare abbandonando la cima dei miei errori. Lunghissimi tempi di silenzio. Lunghi tratti di solitudine. Dondola la culla per addormentare il freddo sotto i cieli settentrionali. Per ridestarne costellazioni leggendarie, cosmogonia epica scura e a tratti funesta; un popolo antico dalle antiche usanze. Misteri e divinità pagane lì a confondere qualunque scettico. Per me, solo il dio della gente comune.
Quando il Director ci narrò di te, mi dissi che "sapevi tutto senza saperlo". Avresti volato per conquistare il tuo spazio nel mondo. E scegliesti quello "intimamente" saputo. Sostengo, malgrado l’attività del Signor Errore, ineguagliabile committente tra neoegotismi ed ancelle paranoiche al servizio del mio pessimo carattere, che la consapevolezza conduce. La consapevolezza è un processo che costruiamo faticosamente col tempo. Dalla consapevolezza si passa alla scelta, via tempesta. Questa "scelta", mai frutto del caso, è una miscellanea tra Consapevolezza, Cambiamento, Re-azione. Nasce da qui il volo felice del gabbiano Emiliana, arrivata a destinazione da millenni. Mentre io perduro quale Trinitas Herba, che produce il suo fiore azzurro in primavera. Le radici non sono natanti, ma ben interrate in luoghi umidi. Lucciole di terra sfavillano su tutto ciò che non s’approssima.Un giorno succhierò "le mammelle della Luce..." nordica (Nietzche). Là voglio condurmi, semplicemente donna.
A Emiliana da Nina, con affetto. Nina

@ da Director
"Viaggiatore"

Il processo drammaterapico ti ha attraversato ed il tuo Io più profondo, assoldando come capace mercenario il tuo Io cosciente, è stato incurante della differenza tra drammaterapia e vita. Hai scritto e ciò basta. Si, in questo Atelier, il processo ti ha attraversato, fuori dai bisticci semantici di un inconscio che troppo spesso è scappato via dal senso della scoperta e del dono; pena un doloroso tuffo nel pozzo del "non-desiderio". Fuori dalla prescrizione e dalla regola, dall'esercizio del coraggio che è ben diversa cosa dal tanto auspicato "rischio". L'atto di autopenetrazione, nostalgico e prospettico insieme, in quei orizzonti scavati dal suono del mare e sepolti da antiche memorie, si è consumato. Lettera ad una amica. Serve dire di più? Lettera ad una amica sconosciuta che si è "intuita". Ponte verso il proprio passato ed il desiderio di esistere.
"È notte: solo ora si svegliano tutti i canti degli amanti. E anche la mia anima è il canto di un amante.Qualcosa di insaziato, insaziabile è in me; che vuole farsi sentire. È in me un desiderio d’amore, che parla il linguaggio dell’amore". Hai citato Nietzche nel suo "Canto della Notte", descrivendo l'atto di auto-penetrazione grotowskiano; e chi dice che nella speranza non ci sia dolore, nel dono sofferenza, nello smascheramento fatica? Brava. -senza punto esclamativo, cara Nina.
Ufficialmente da oggi sei viaggiatore. Non tutti hanno questo titolo, e nessuno può arrogarsi veramente il diritto di attribuirlo. Ma qui non vi è diritto, se non quello d'autore per le cose che riproduciamo, com'è giusto. In questo Atelier, che tu hai compreso quale "...spazio aperto, nella misura in cui va consolidando il suo pensiero e la sua pratica... permetterà di estendere l'area comunicativa, un "drama" allargato delle idee e delle competenze". Uno spazio che aveva e tutt'ora ha la possibilità di offrire una sponda alla ricerca del proprio senso

Foto: "Picture of Loch Garry and the peaks of the Knoydart peninsula"
Photographer: Ian Britton
Camera: Kodak , DCS Pro SLR/n
Date: Mar 19, 2005 11:05:19 AM
Ref Number: 1088-42-13
Courtesy of
FreeFoto.com

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DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
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(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

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