@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

domenica 27 aprile 2008

accadde...


Due anni fa, di giugno, la tigre creò non pochi problemi in quella casa. Non si seppe mai se furono la follia cronopiesca di quei familiari stampo “famas” – si sa che seguire la figura, fa perdere lo sfondo!- o lo strenuo tentativo “famesco” di essere in riga -di chi in riga non era- a farla impazzire. Molto trambusto, qualche strillo del regista –che poi sarei io-, ripetuti tentativi di convincimento a seguire il copione –eresia, se il dramma personale dentro urge!- pur di concludere la piece e “fissare la tigre”. Davvero incredibile essere ricorsi al ruolo, al personaggio, per imbrigliare qualche interprete entrato troppo dentro, in un lavoro che cerca di far dimenticare un poco i confini fuori, per far spazio a repertori più importanti dentro... Accade.
Accadde. Quel passaggio all’alterità, che sembra sempre agognato, si svelava invece in tutta la sua umana bugia di un “rito” che difende da essa e, quando non funziona, te la fa scoppiare dentro i confini dell’Io, della Famiglia stessa. Era commovente quel gruppo di Familiari riunito, il Primo, il Secondo, il Terzo…ed anche qualche Cugino di Primo Grado, così fermo nel proposito di domare la propria individuale paura nel rito che intendeva ammansire chi di loro aveva paura: la Tigre! Sovvertimento dei ruoli, che ribalta le difese, le strategie. Un Familiare fu azzannato, e solo l’intervento del Quarto Familiare scongiurò la tragedia, oltre il previsto, fuori copione. Lo sparo soporifero sulla Tigre aiutò la situazione e qualche lacrima, non proprio “la colonna di contatto” che Cortazar ci scrive, decretò l’applauso finale. Hai ragione, Plinio, tigrescamente amandoci…scongiuriamo l’ingenua pretesa di essere autentici. Fremo all’idea che questa volta vada magnificamente in modo diverso. Eccitante questo regalare all’uomo il sogno della sua “pretesa” e questa volta, amabilmente, osservare il suo fissatigre quotidiano.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La Tigre non può che ruggire la sua disperazione e deve, nel nome della Vita, accettare una ferocia non sua, riconoscendola solo nella memoria del suo sublime guscio/noce felino.
Il ribaltamento angustia.
Si disintegrano e si sparpagliano i vari Io dei personaggi, occultamente feroci, ma feroci e veritieri nella loro disumanità. Disperati poveri abitanti di casa Humboldt, il cui unico riscatto per tornare a vivere è l'emblema tigresco nel rito salvifico finale.
Si tornerà ad amare, perché solo l'amore può tanto.
Questo è l'auspicio. Ricomponendo lentamente i pezzi di ognuno.
"I miei artigli tra le vostre mani..."
*
Nina Maroccolo

DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

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