@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

sabato 26 aprile 2008


Lucidando le storie, mi accorgo,
mi accorgo scostando la loro polvere,
povere pagine dai protagonisti beffardi,
curiosi, che inneggiano, tra radici e chioma,
alla gloria di un palato mai esausto.
Boscaglia di parole e fatti,
oggi più buoni per un miscredente


che cerca l’acqua in mezzo ad un lago.
Improvvisazione di ricordi, gemellati col futuro,
traditi per ingenuità ed incanto,
mentre il tempo chiamava alle armi o alla resa,
costante.

Ma una zingara m’incontrò d’estate,
o forse fui io ad incontrarla,
tra i fumi di metropoli sempre sporche
e voraci di cibo.
Lì si sospesero i bisogni,
lungo le linee vertiginose di mani mai stanche
e impudenti.
Il suo seno ed i suoi occhi parlarono la verità.
Oltre l’inganno, ramingo pertugio parlante
che conforta all’idea del nuovo.

E il nuovo stava lì. Eretto,
dignitoso di una veste che non custodisce,
ma ripara.Suggerii a me stesso di trattenere il fiato,
e il sapore primitivo di un luogo mai ascoltato
invase la mia anima.
Snodai frettolosamente tralci della vite,
esplorai canneti vasti e lontani.
Fui generoso con le cose.
Contandole tutte.

Nulla mi ricordava il prima,
e questo poi, col volto gentile della lusinga,
mi raccolse dalla noia di sempre.

Ora tu dondoli nello spazio rubro del tempo,
e scosti un poco pagine prive di forza.
Fondando città, vi abiti dentro.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissimo, struggente testo.
Qualcosa si è perduto. Ma non c'è inganno, semmai acquisizione di un gesto finito - nell'infinito inverno scavato nel petto.
Sai, il tempo che finisce finirà se lo insegui.
Lascialo andare.
Lascialo andare.
Poi notturnerà, e tutto sarà uniforme memoria... Lascerai che in questa notte non abbia lingua - lo sguardo: solo il dolore che ti ha preceduto.
In fondo ti hanno voluto mani buone e generose, senza maestri né insegnamenti che ti renderessero immune dai fatti della vita.
Questa è l'unica esperienza, oltre l'Arte, che possa precorrere tempo, spazio, luogo: misura della resa, abbandono, volontà-verità del nuovo. Vita ineffabile e concreta dell'humus vivente; un'enunciazione poetica portata all'estremo.
Abitare l'amore.
*
Nina Maroccolo

Anonimo ha detto...

Caro Ermanno,
con l'aiuto di Indaco, ho fatto un giro nel tuo-nostro blog, che meraviglia... La poesia mi è arrivata al cuore, perché ci vedo dentro tutti noi dell'Atelier. Che strano! Indaco ha avuto una percezione diversa dalla mia, più intimistica, tra due persone che si sono amate. Mentre io ho vissuto il brano in un contesto esteso a più persone, come se le esperienze che tu descrivi - amore, separazione, vissuto quotidiano, ritrovamento, cercare quel qualcosa non proprio definito che semina in noi la speranza - io le rivivessi attraverso una "mia" personale lettura. Ed è ancor più bizzarro il fatto che lo stesso brano arrivi a me e a Indaco in modo completamente diverso.
Che curioso! Come uno stesso scritto abbia dei significati così diversi da una persona all'altra... Che Bello!!!
Notte. Cheeky & Indaco.

Anonimo ha detto...

La zingara gli disse:
"Cercano sollievo gli uomini che abbiamo amato.
Ti ho amato. Scarsa consolazione, lo so. Ma tu continua a farlo - ad amarmi, a chiedere di me".
Nuovi compiuti amori, come bianchi fiori di loto, tremano all'alba di palustri acquitrini.
*
Nina

DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

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