Il linguaggio è un potenziale mostro, che supera persino le intenzioni, che tradisce la buona volontà, che smaschera quello che si finge di non sapere. Il linguaggio è una visione, può persino divenire...immaginario!
Video proiezione di un laboratorio. Ingresso Gratuito
31 gennaio 2014, h.20.30
PRENOTATI A EVENTO FB: https://www.facebook.com/events/1429793683923576/?ref_dashboard_filter=upcoming
Creative Drama & In-Out Theatre
@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!
"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard
venerdì 24 gennaio 2014
venerdì 10 gennaio 2014
Corso di Creative Drama dell'Atelier DramaticaMente Teatro, Marzo 2014
Mentre riparte il corso avanzato di Creative Drama con gli allievi del 2013, al nastro di partenza il nuovo corso base 2014. La sponsorizzazione dell’Istituto Scuola
Romana Rorschach che offre la sua prestigiosa sede per gli incontri e la
consulenza alle attività che si svolgono nell’Atelier fornita dalla SIISCA (Società
Italiana di Ipnosi Sperimentale, Clinica & Applicata) sono i referenti
scientifici per il corso di Creative Drama per le Risorse in partenza a Marzo
2014 ed io, in veste di director della Scuola, insieme agli altri docenti e
conduttori, sono a darti il mio cordiale benvenuto!
L’Atelier di Drammaterapia, per le Risorse (non clinico) DramaticaMente Teatro è al suo nono corso, mentre nel 2009, nell’ambito della attività svolte dall’Atelier e su impulso del nucleo storico, è stato fondato il CDIOT (Creative Drama In-Out Theatre), prima esperienza di teatro drammaterapico in Italia.
La Drammaterapia, dicevamo, ben oltre il costituirsi quale particolare setting terapeutico nei confronti della cura dei disturbi psicologici, è dunque ponte tra la forma d’arte specifica del teatro e la capacità di curare propria del “dramma”. Teatro della Spontaneità, Psicodramma, Sociodramma, Hypnodramma, Roleplay, sono tutte esperienze di una cultura psicologica e sociologica che appunto si è inspirata alla potenza del mezzo teatrale, ben riconosciuta nell’antichità come nel nostro tempo. Un gruppo di drammaterapia occupa uno spazio che è più vasto di quello scenico delle presenze degli attori e dei personaggi, ma che rimanda a possibilità di espressione nuove da evocare e far “giocare fuori”. Il ”dramma”, infatti, fornisce un mezzo e un luogo creativi in cui temporaneamente si possono superare i confini delle nostre realtà quotidiane e tutto questo aiuta la spontaneità e la scoperta di nuovi aspetti della libertà che possono ritrovare anche uno speciale contenitore per la nostra sensibilità personale.
Il “gioco” che gran parte ha nell’azione drammaterapica permette che noi
giochiamo la nostra idea del mondo nel rapporti con l‘altro. Spolin, il
fondatore dei “giochi del teatro”, come ancor prima Moreno, fondatore dello
psicodramma, sottolineano come in tale forma di attività, il teatro, la stessa
immaginazione diventi un potente motore per cambiare le realtà intorno a noi.
Il “Corso di Creative Drama per le Risorse”, nello specifico, non ha obiettivi terapeutici, ma con i suoi tre livelli di inserimento (Corso Base, Intermedio, Avanzato) costituisce un ampio contenitore teatrale che ha come mission quella di ampliare il bagaglio di risorse personali dei partecipanti, con un arricchimento degli strumenti adattivi, grazie ad un percorso attoriale dedicato e che si svolge secondo lo statuto didattico già sperimentato e validato nei moduli della scuola di pensiero della parte direttrice ed organizzatrice (SIISCA). Il Laboratorio Dimostrativo aperto al pubblico desidera dare un saggio di performance dei vari gruppi ed un benvenuto a quanti, curiosi o interessati vorranno “vivere” il teatro per una serata esperenziale. Un benvenuto, quindi anche ai graditi ospiti, testimoni attivi di un processo che sta per avere un rinnovato inizio.
Al nastro di partenza di questo affascinante percorso, desidero, insieme a tutti i miei collaboratori e docenti allievi e sostenitori che qui ringrazio, faccio i miei migliori auguri per un piacevole e fruttuoso lavoro, che unisca la curiosità ed il sorriso, la riflessione e la scoperta.
Buon viaggio!
L’Atelier di Drammaterapia, per le Risorse (non clinico) DramaticaMente Teatro è al suo nono corso, mentre nel 2009, nell’ambito della attività svolte dall’Atelier e su impulso del nucleo storico, è stato fondato il CDIOT (Creative Drama In-Out Theatre), prima esperienza di teatro drammaterapico in Italia.
La Drammaterapia, dicevamo, ben oltre il costituirsi quale particolare setting terapeutico nei confronti della cura dei disturbi psicologici, è dunque ponte tra la forma d’arte specifica del teatro e la capacità di curare propria del “dramma”. Teatro della Spontaneità, Psicodramma, Sociodramma, Hypnodramma, Roleplay, sono tutte esperienze di una cultura psicologica e sociologica che appunto si è inspirata alla potenza del mezzo teatrale, ben riconosciuta nell’antichità come nel nostro tempo. Un gruppo di drammaterapia occupa uno spazio che è più vasto di quello scenico delle presenze degli attori e dei personaggi, ma che rimanda a possibilità di espressione nuove da evocare e far “giocare fuori”. Il ”dramma”, infatti, fornisce un mezzo e un luogo creativi in cui temporaneamente si possono superare i confini delle nostre realtà quotidiane e tutto questo aiuta la spontaneità e la scoperta di nuovi aspetti della libertà che possono ritrovare anche uno speciale contenitore per la nostra sensibilità personale.
DramaticaMente Teatro 2012, Laboratorio Atelier (nella foto Livia Gagliardi, Marco Bartulli e Luigi Martelli) |
Il “Corso di Creative Drama per le Risorse”, nello specifico, non ha obiettivi terapeutici, ma con i suoi tre livelli di inserimento (Corso Base, Intermedio, Avanzato) costituisce un ampio contenitore teatrale che ha come mission quella di ampliare il bagaglio di risorse personali dei partecipanti, con un arricchimento degli strumenti adattivi, grazie ad un percorso attoriale dedicato e che si svolge secondo lo statuto didattico già sperimentato e validato nei moduli della scuola di pensiero della parte direttrice ed organizzatrice (SIISCA). Il Laboratorio Dimostrativo aperto al pubblico desidera dare un saggio di performance dei vari gruppi ed un benvenuto a quanti, curiosi o interessati vorranno “vivere” il teatro per una serata esperenziale. Un benvenuto, quindi anche ai graditi ospiti, testimoni attivi di un processo che sta per avere un rinnovato inizio.
Al nastro di partenza di questo affascinante percorso, desidero, insieme a tutti i miei collaboratori e docenti allievi e sostenitori che qui ringrazio, faccio i miei migliori auguri per un piacevole e fruttuoso lavoro, che unisca la curiosità ed il sorriso, la riflessione e la scoperta.
Buon viaggio!
giovedì 19 dicembre 2013
CHI DAO, CHI TOLLE
"Chi Dao, Chi Tolle"
di Franco Pitorri, Ed. Phasar, 2013
Domenica, 22 dicembre, alle ore 19,30, presso l'Istituto Scuola Romana Rorschach, avrà luogo la presentazione del romanzo.Presenterà Flavia Pitorri.
Reading di Prosa e Musica di E. Gioacchini
"Anche il mare, di notte, sembrava diverso da quello delle altre latitudini: una innaturale fosforescenza dava a tutti la sensazione di essere immersi in una nuova dimensione, in un mondo irreale. Era allora, che la fantasia, prendeva il sopravvento, creando immagini e situazioni fantastiche altrimenti impossibili".
Evento fb, https://www.facebook.com/events/247229108772758/?ref_dashboard_filter=calendar
venerdì 30 agosto 2013
IL PRINCIPE RANOCCHIO, 13 settembre 2013
Workshop offerto dal Creative Drama & In-Out Theatre. Una discussione performativa aperta a tutti sul Principe Ranocchio, quale metafora del risveglio della Coscienza dal torpore che certa cultura determina nella possibilità di autodeterminazione ed evoluzione della persona.
Info: Venerdì 13 settembre, h. 20.30.
Cell. 3403448785 (lasciare sms)
Prenotazione per ingresso gratuito su pagina eventi fb.
L’ottica di una camera che riprende sopra e sotto la superficie del guado. Per metà ranocchio e metà Principe, l’interprete-personaggio è condotto dentro la pellicola a rivisitare i propri gesti ed abiti, mentre continua a lavorare il processo dramma-terapico
"No ,non voglio rimanere un ranocchio! Voglio che un salto più in alto mi faccia incontrare un posto da cui non si ridiscenda più! Sto quaggiù, con un ricordo impallidito di chi potrei essere ed imbroglio la gravità di pensieri che non possiedo, grazie a due stupide zampe posteriori da rimettere in moto, sempre, per nuovi balzi nello stesso stagno!"
A poco più di un metro, sopra il pelo di quest'acqua, la paura si può trasformare in voglia di scoprire e si ha persino più scelta nel selezionare i baci che ci sveglieranno e misurare l'energia da metterci per le trasformazioni dell'amore. Anfibiamente acquoso e terreno vorrei fare questa scelta, vorrei avere questo dono, potrei cercare questa opportunità, ma una corazza verde e viscida mi rende scivoloso il contatto con il mondo. E' utile quaggiù, ma non si addice a desideri maggiori. Qualcuno si accorga di me! Poi balzerò più in alto al punto da non essere più riconosciuto anche da mio cugino più grande, Saltellix. Non riconosciuto sotto, sospeso su chi essere nell'aria, forse toccato dal contatto giusto per essere".
"No ,non voglio rimanere un ranocchio! Voglio che un salto più in alto mi faccia incontrare un posto da cui non si ridiscenda più! Sto quaggiù, con un ricordo impallidito di chi potrei essere ed imbroglio la gravità di pensieri che non possiedo, grazie a due stupide zampe posteriori da rimettere in moto, sempre, per nuovi balzi nello stesso stagno!"
A poco più di un metro, sopra il pelo di quest'acqua, la paura si può trasformare in voglia di scoprire e si ha persino più scelta nel selezionare i baci che ci sveglieranno e misurare l'energia da metterci per le trasformazioni dell'amore. Anfibiamente acquoso e terreno vorrei fare questa scelta, vorrei avere questo dono, potrei cercare questa opportunità, ma una corazza verde e viscida mi rende scivoloso il contatto con il mondo. E' utile quaggiù, ma non si addice a desideri maggiori. Qualcuno si accorga di me! Poi balzerò più in alto al punto da non essere più riconosciuto anche da mio cugino più grande, Saltellix. Non riconosciuto sotto, sospeso su chi essere nell'aria, forse toccato dal contatto giusto per essere".
Fece il salto più grande che si fosse mai visto, roteò diverse volte, mentre il vento di quel contrasto con l'aria scapigliava una testa che sognava già di avere, cabriò rivoltandosi in una parabola accellerata e piombò rovinosamente nell'altro stagno poco distante.
Dietro ogni rospo vi è un principe e dietro ogni principessa la promessa di un risveglio alla nuova stagione dell'amore...niente di più falso! Ma se in quell'anfibio e quella creatura femminile, evanescente e patinata del tuo libro di fabe...stai giocando te stesso, te stessa, tra aspirazioni e timori, cose conosciute ed altre...forse...nuove, la storia cambia radicalmente e (ancora forse) questo ti riguarda.
Dietro ogni rospo vi è un principe e dietro ogni principessa la promessa di un risveglio alla nuova stagione dell'amore...niente di più falso! Ma se in quell'anfibio e quella creatura femminile, evanescente e patinata del tuo libro di fabe...stai giocando te stesso, te stessa, tra aspirazioni e timori, cose conosciute ed altre...forse...nuove, la storia cambia radicalmente e (ancora forse) questo ti riguarda.
Info: Venerdì 13 settembre, h. 20.30.
Cell. 3403448785 (lasciare sms)
sabato 3 agosto 2013
EDIPO REietto, Vitorchiano 25.05.13
Una piece della Associazione Astarte, per la regia di Paolo Manganiello e Chiara Palumbo (Tuscia Operafestival)
EDIPO REietto, Vitorchiano 25.05.13
Una piece della Associazione Astarte, per la regia di Paolo Manganiello e Chiara Palumbo (Tuscia Operafestival)
giovedì 2 maggio 2013
CINEMA-DRAMATHERAPY, BEYOND CONSCIOUSNESS, MAY 3, 2013
Secondo appuntamento di Oltre lo Specchio. Venerdì 3 Maggio, h. 20.30
"Attraversare le velature che separano dati ed esperienze nascoste alla nostra coscienza, come attraversamento tra terre differenti, che restituisce la possibilità della consapevolezza!"
Conduce E. Gioacchini
DIETRO LA CONSAPEVOLEZZA, OLTRE LA COSCIENZA... non vi è nulla che si situi autonomo, anche se desideriamo indicarlo con il nome di inconscio. Esso si definisce nel dialogo con la nostra parte cosciente, persino in aperta contrapposizione ad essa, in conflitto o felice collusione. Si può immaginare un'attività così fine e puntuale disincarnata dal nostro IO? Essa si realizza piuttosto attraverso gli infiniti incontri con il reale, dove non tutto finisce "consumato", esaurito, ma lascia ombre in silenziosa conversazione dentro noi, attraverso noi, attraverso e con gli altri.
Assoldato dai prepotenti istinti, è un cavallo che lancia al galoppo le nostre pulsioni, che sfida le incognite, che osa e supera i limiti. Integrato nella nostra coscienza diviene la scintilla vitale che getta luce sull'ignoranza, che suggerisce le risposte, che accompagna fedele la nostra esistenza, che partorisce la ri-nascita.
Questo è il tema del prossimo laboratorio, questa la cornice dell'hypnodrama che realizzeremo con i nostri ospiti. BEYOND CONSCIOUSNESS, 2 maggio 2013, h.20.30
Info: slesia1@yahoo.it
"Attraversare le velature che separano dati ed esperienze nascoste alla nostra coscienza, come attraversamento tra terre differenti, che restituisce la possibilità della consapevolezza!"
Conduce E. Gioacchini
DIETRO LA CONSAPEVOLEZZA, OLTRE LA COSCIENZA... non vi è nulla che si situi autonomo, anche se desideriamo indicarlo con il nome di inconscio. Esso si definisce nel dialogo con la nostra parte cosciente, persino in aperta contrapposizione ad essa, in conflitto o felice collusione. Si può immaginare un'attività così fine e puntuale disincarnata dal nostro IO? Essa si realizza piuttosto attraverso gli infiniti incontri con il reale, dove non tutto finisce "consumato", esaurito, ma lascia ombre in silenziosa conversazione dentro noi, attraverso noi, attraverso e con gli altri.
Assoldato dai prepotenti istinti, è un cavallo che lancia al galoppo le nostre pulsioni, che sfida le incognite, che osa e supera i limiti. Integrato nella nostra coscienza diviene la scintilla vitale che getta luce sull'ignoranza, che suggerisce le risposte, che accompagna fedele la nostra esistenza, che partorisce la ri-nascita.
Questo è il tema del prossimo laboratorio, questa la cornice dell'hypnodrama che realizzeremo con i nostri ospiti. BEYOND CONSCIOUSNESS, 2 maggio 2013, h.20.30
Info: slesia1@yahoo.it
venerdì 5 aprile 2013
OLTRE LO SPECCHIO, Quando il Tamburo Suona, 5 aprile 2013
Workshop di
Cinema-Dramaterapia
Canada Artico, Comunità
Netsilik. Attraverso l’azione mediatrice dello sciamano (angakok) e del suo
tamburo, l’individuo trova la “risposta” (la guarigione) al senso “corrotto”
della propria esistenza; perché, già separato dal suo potere spirituale per la perdita
dell’anima o più frequentemente a ragione di un’intrusione parassita nella
stessa, può essere ora ricondotto agli originari rapporti d’equilibrio cosmico,
delle sue frequenze armoniche. L’operazione che ricuce la frattura, la “crisi”
del gruppo o del singolo, avviene per opera di un viaggio particolare, che
nasce da una primitiva “alleanza”, che, nella sua ricca fenomenologia, si
realizza attraverso “creative intuizioni” più che univoche percezioni. Lo
sciamano affronta il viaggio attraverso la trance, munito della capacità di
presentire e “significare” oltre il percetto; fa passare per la propria
esperienza la difficile ricerca della perdita dell’anima accusata dal soggetto.
Egli realizza attraverso l’intervento degli spiriti tutelari in lotta con quelli
invasori, la scena di un dramma che deve risolversi possibilmente, ma non
univocamente, con il recupero dell’armonia spirituale per il malato. Possiamo
cautamente affermare che il suo intervento, non privo di ostacoli e pericoli,
serva a dare significato al misterioso e specifico rapporto non causale tra
accadimento traumatico (frattura) ed “Erlebnis” del soggetto, a reinserire il
senso della sua crisi nella “mondanità” della vita del villaggio, per il bene
di tutti.
New York, 5a Avenue. Il
“tamburo” continuava a rullare, imprevedibile e assordante, quando avveniva.
Così…a un tratto, senza la meraviglia prima, con lo sconcerto dopo, mentre il
presente si svolge, tirandoti indietro e lasciandoti desolatamente avanti. Le
vicende antiche e i loro fantasmi si vestono degli abiti di oggi, ridicola
presenza, appena dignitosa per il dolore che le accompagna, intrusive, ritmate
in un tempo che si è perso. Sipario degli anni e “castelli di streghe”. Dov’è
andata a finire la soddisfazione felice che non vi è più pericolo, che “l’orco
l’hanno bruciato”; prigionia degli affetti normali, consueti, buoni, giusti,
regolari, perfetti composti nell’ordine familiare conosciuto. Ma hanno bruciato
l’Orco e lasciato la tua paura vagante, “senza corpo” e il tamburo ora ti
ricorda che sei l’ultimo visitatore nel museo delle cere, che non puoi darvi
anima e neppure uscire.
Poi accade che lo sciamano-terapeuta t’incontri, schivo al saluto solito, senza svelamenti, né storie diverse e torni il tamburo. Esso assolderà tua ingenuità, ritmandola per farne sorpresa di affetti ed ancora diverrà vitale antologia di ricordi dimenticati, ora riconnessi alla trama degli eventi, tra te dentro e te fuori. Componimento nuovo che dà senso, senza “viaggi di restituzione”, né promesse, ma “visione”.
Poi accade che lo sciamano-terapeuta t’incontri, schivo al saluto solito, senza svelamenti, né storie diverse e torni il tamburo. Esso assolderà tua ingenuità, ritmandola per farne sorpresa di affetti ed ancora diverrà vitale antologia di ricordi dimenticati, ora riconnessi alla trama degli eventi, tra te dentro e te fuori. Componimento nuovo che dà senso, senza “viaggi di restituzione”, né promesse, ma “visione”.
“Oltre lo Specchio” è un laboratorio
esperenziale svolto in forma d’incontri divulgativo-educativi aperti al
pubblico e ai cultori della materia, svolto in collaborazione con l’Istituto
Scuola Romana Rorschach.
I laboratori, gratuiti, avranno luogo presso la sede dell’Istituto, con il supporto organizzativo del Creative Drama & In-Out Theatre, diretto da E. Gioacchini il 5 aprile, il 3 maggio e il 7 giugno.
Info e prenotazioni: Cell. 340-3448785 o scrivendo a info.atelier@dramatherapy.it
drammaterapia.francesca@yahoo.it - drammaterapia.giulia@yahoo.it
EVENTO FB
https://www.facebook.com/events/250981565038759/?ref=2I laboratori, gratuiti, avranno luogo presso la sede dell’Istituto, con il supporto organizzativo del Creative Drama & In-Out Theatre, diretto da E. Gioacchini il 5 aprile, il 3 maggio e il 7 giugno.
Info e prenotazioni: Cell. 340-3448785 o scrivendo a info.atelier@dramatherapy.it
drammaterapia.francesca@yahoo.it - drammaterapia.giulia@yahoo.it
mercoledì 27 marzo 2013
CINEMA-DRAMATERAPIA, Oltre lo Specchio. Ciclo di Laboratori aperti al pubblico
QUANDO IL TAMBURO SUONA, 5 APRILE 2013(Primo laboratorio aperto al pubblico)
Conduce E. Gioacchini
La Cinema-Dramaterapia è una metodica terapeutica e formativa ideata da E. Gioacchini nel 2006 che utilizza il mezzo cinematografico quale strumento di esplorazione ed elaborazione psicodinamico. Attraverso moduli di ripresa/riproduzione (interni a un gruppo) o di sola proiezione (materiale esterno), si ricorre a tecniche di “drammatizzazione”, capaci di elicitare contenuti psichici, in forma di conflitti e risorse, spesso estranei alla consapevolezza dei soggetti. La Cinema-Dramaterapia differisce dalle metodiche di CineForum o Cinema Therapy, perché propone mezzo cinematografico (ripresa-proiezione) e specifiche tecniche di conduzione proprie della drammaterapia come imput provocatorio ed elicitatore di tematiche individuali e gruppali, attraverso la “messa in scena” (drama) e successiva discussione.
Si tratta di un lavoro interno al soggetto, suscitato dalla pellicola, in un setting di terapia, ma anche formativo e ricreativo. In queste situazioni, quella che viene a essere stimolata è una “catarsi”, nell’accezione più moderna del termine, che spesso si svolge senza discussione esterna visibile, senza un’interpretazione del dialogo -una serie di operazioni mentali che coinvolgono profondamente i processi inconsci nella sfera cognitiva ed emozionale dell’individuo (Tyson, Foster, e Jones, 2000), anche al di fuori della sua consapevolezza. In drammaterapia la catarsi è l’equivalente di un processo rappresentativo che comporta una nuova attribuzione di senso a quanto si esperisce nella specifica rievocazione. In tale direzione lavora quello che definiamo processo dramma terapico, una costante stimolo da parte del vissuto rappresentato dal soggetto e dal gruppo ad evocare quanto sommerso: in questo consiste il drama,
“Oltre lo Specchio” è un laboratorio esperenziale svolto in forma di incontri divulgativo-educativi aperti al pubblico e ai cultori della materia, svolto in collaborazione con l’Istituto Scuola Romana Rorshach. I laboratori proseguiranno, alla cadenza di uno al mese, sino a mese di giugno, sono gratuiti (previa prenotazione) e avranno luogo presso la sede dell’Istituto, con il supporto organizzativo del Creative Drama & In-Out Theatre, diretto da E. Gioacchini.Info e prenotazioni: Cell. 340-3448785
o scrivendo a: mailto:info.atelier@dramatherapy.it
drammaterapia.francesca@ya hoo.it
drammaterapia.giulia@yahoo .it
SITO www.dramatherapy.it
Conduce E. Gioacchini
La Cinema-Dramaterapia è una metodica terapeutica e formativa ideata da E. Gioacchini nel 2006 che utilizza il mezzo cinematografico quale strumento di esplorazione ed elaborazione psicodinamico. Attraverso moduli di ripresa/riproduzione (interni a un gruppo) o di sola proiezione (materiale esterno), si ricorre a tecniche di “drammatizzazione”, capaci di elicitare contenuti psichici, in forma di conflitti e risorse, spesso estranei alla consapevolezza dei soggetti. La Cinema-Dramaterapia differisce dalle metodiche di CineForum o Cinema Therapy, perché propone mezzo cinematografico (ripresa-proiezione) e specifiche tecniche di conduzione proprie della drammaterapia come imput provocatorio ed elicitatore di tematiche individuali e gruppali, attraverso la “messa in scena” (drama) e successiva discussione.
Si tratta di un lavoro interno al soggetto, suscitato dalla pellicola, in un setting di terapia, ma anche formativo e ricreativo. In queste situazioni, quella che viene a essere stimolata è una “catarsi”, nell’accezione più moderna del termine, che spesso si svolge senza discussione esterna visibile, senza un’interpretazione del dialogo -una serie di operazioni mentali che coinvolgono profondamente i processi inconsci nella sfera cognitiva ed emozionale dell’individuo (Tyson, Foster, e Jones, 2000), anche al di fuori della sua consapevolezza. In drammaterapia la catarsi è l’equivalente di un processo rappresentativo che comporta una nuova attribuzione di senso a quanto si esperisce nella specifica rievocazione. In tale direzione lavora quello che definiamo processo dramma terapico, una costante stimolo da parte del vissuto rappresentato dal soggetto e dal gruppo ad evocare quanto sommerso: in questo consiste il drama,
“Oltre lo Specchio” è un laboratorio esperenziale svolto in forma di incontri divulgativo-educativi aperti al pubblico e ai cultori della materia, svolto in collaborazione con l’Istituto Scuola Romana Rorshach. I laboratori proseguiranno, alla cadenza di uno al mese, sino a mese di giugno, sono gratuiti (previa prenotazione) e avranno luogo presso la sede dell’Istituto, con il supporto organizzativo del Creative Drama & In-Out Theatre, diretto da E. Gioacchini.Info e prenotazioni: Cell. 340-3448785
o scrivendo a: mailto:info.atelier@dramatherapy.it
drammaterapia.francesca@ya
drammaterapia.giulia@yahoo
SITO www.dramatherapy.it
giovedì 7 marzo 2013
TEATRO DRAMMATERAPICO & IMPROVVISAZIONE. Stracciando I Veli, parte II
Stracciando I Veli, parte II.
A cura del Creative Drama & In-Out Theatre.
Interpreti, Caterina Petruzzelli, Elvio D'Orazio, Marco Bartulli, Noemi Nebbiai, Livia Gagliardi, Angela Fracchiolla, Livia Riccio, Marco Donato, Tiziana Baroni, Francesca Mero, Giulia Mero, Daniele Poto.
A cura del Creative Drama & In-Out Theatre.
Interpreti, Caterina Petruzzelli, Elvio D'Orazio, Marco Bartulli, Noemi Nebbiai, Livia Gagliardi, Angela Fracchiolla, Livia Riccio, Marco Donato, Tiziana Baroni, Francesca Mero, Giulia Mero, Daniele Poto.
domenica 3 marzo 2013
TEATRO DRAMMATERAPICO & IMPROVVISAZIONE. Stracciando I Veli, parte I
A cura del Creative Drama & In-Out Theatre.
Interpreti, Caterina Petruzzella e Elvio D'Orazio
(Marzo 2013)
Interpreti, Caterina Petruzzella e Elvio D'Orazio
(Marzo 2013)
mercoledì 27 febbraio 2013
domenica 24 febbraio 2013
IO RITUALISTICAMENTE, Decostruzione e Rimodellamento del Reale
LABORATORIO DIMOSTRATIVO dell’Atelier DramaticaMente Teatro, aperto al pubblico, in occasione della presentazione dei nuovi corsi di Creative Drama di primo e secondo livello (inizio marzo 2013).
Traccia per il laboratorio è Julio Cortázar ed il suo pensiero radicalmente anticonformista,intriso di fantastico e fuori gli schemi di una creatività che si costituisca divergente nel dipolo consueto/inusuale.
Ma l’autore, per poter colpire alla radice l’ordine costituito delle cose, deve prima entraci dentro, abitare le stanze della quotidianità del mondo e disvelarne l’intrinseca contraddizione dall’interno. Sintomatico ed insieme emblematico di questo passaggio apparentemente incruento e senza dolore (ma solo apparentemente) sono le Historias de Cronopios y de Famas (1962), un esperimento surrealista ben riuscito che si diverte (perché opera zeppa di comicità) a cambiare costantemente i punti di osservazione dei soggetti, destrutturandola realtà e ricostituendo monumenti alla vena “folle” insita nella interpretazione del reale.
Cortázar esaspera le nostre abitudini sino al grottesco, all’assurdo, ma anche oltre. E’ la ritualità che giunge ad addormentare le possibilità interpretative del nostro Io, ad essere in scena con i suoi racconti. Eidetica, ma sicuramente anche auditiva e cenestesica, l’espressione letteraria di questo autore, che riesce a farci ridere, con tutti i “cinque sensi” dell’invidia, della gelosia, della paura, della vergogna e del pudore, del ruolo codificato, come dei maldestri e comici tentativi di romperlo a volte ed illudersi finalmente liberi!
Il testo di Cortázar, ma ancor prima la sua acuta critica dell’ovvio, alla ricerca dell’autentico, offre spunti speciali alla riflessione nel processo di costruzione teatrale, come nella decodificazione dei “drama” che sono sottesi alla drammaturgia.
Il Teatro-Laboratorio dell’Atelier, enfatizza ad usare il pensiero creativo e sollecita ad entrare nelle brevi emblematiche storie dell’autore, ad esercitare anche solo per poco un’utile ed importante destrutturazione del modello del mondo che adottiamo, per chiederci come arricchirlo senza effetti collaterali!
INFO
Sede, Roma
info.atelier@dramatherapy.it
Ermanno Gioacchini
(P.I. 10696770584)
Cell. 340-3448785
Paola Perfetti
Cell. 349-3424218
Vito Rocco Genzano
Cell. 320-4735565
Traccia per il laboratorio è Julio Cortázar ed il suo pensiero radicalmente anticonformista,intriso di fantastico e fuori gli schemi di una creatività che si costituisca divergente nel dipolo consueto/inusuale.
Ma l’autore, per poter colpire alla radice l’ordine costituito delle cose, deve prima entraci dentro, abitare le stanze della quotidianità del mondo e disvelarne l’intrinseca contraddizione dall’interno. Sintomatico ed insieme emblematico di questo passaggio apparentemente incruento e senza dolore (ma solo apparentemente) sono le Historias de Cronopios y de Famas (1962), un esperimento surrealista ben riuscito che si diverte (perché opera zeppa di comicità) a cambiare costantemente i punti di osservazione dei soggetti, destrutturandola realtà e ricostituendo monumenti alla vena “folle” insita nella interpretazione del reale.
Cortázar esaspera le nostre abitudini sino al grottesco, all’assurdo, ma anche oltre. E’ la ritualità che giunge ad addormentare le possibilità interpretative del nostro Io, ad essere in scena con i suoi racconti. Eidetica, ma sicuramente anche auditiva e cenestesica, l’espressione letteraria di questo autore, che riesce a farci ridere, con tutti i “cinque sensi” dell’invidia, della gelosia, della paura, della vergogna e del pudore, del ruolo codificato, come dei maldestri e comici tentativi di romperlo a volte ed illudersi finalmente liberi!
Il testo di Cortázar, ma ancor prima la sua acuta critica dell’ovvio, alla ricerca dell’autentico, offre spunti speciali alla riflessione nel processo di costruzione teatrale, come nella decodificazione dei “drama” che sono sottesi alla drammaturgia.
Il Teatro-Laboratorio dell’Atelier, enfatizza ad usare il pensiero creativo e sollecita ad entrare nelle brevi emblematiche storie dell’autore, ad esercitare anche solo per poco un’utile ed importante destrutturazione del modello del mondo che adottiamo, per chiederci come arricchirlo senza effetti collaterali!
INFO
Sede, Roma
info.atelier@dramatherapy.it
Ermanno Gioacchini
(P.I. 10696770584)
Cell. 340-3448785
Paola Perfetti
Cell. 349-3424218
Vito Rocco Genzano
Cell. 320-4735565
Nuovi corsi di CREATIVE DRAMA e CINEMA-DRAMTERAPIA, 2013
CORSI DI CREATIVE DRAMA E CINEMA-DRAMATERAPIA PER LE RISORSE, 2013
Liberazione delle Risorse e sviluppo della Creatività, questi sono i target che promette di raggiungere il Corso di Creative Drama. L’Atelier DramaticaMente Teatro è, diretto da E. Gioacchini, psichiatra, psicoterapeuta e formatore e da Maria Luisa Pasquarella, attrice e formatrice, in collaborazione con l’Istituto Scuola Romana Rorschach, insieme ad uno staff di professionisti qualificati, provenienti dall’area psicologico-educativa e dello spettacolo.
Il Corso è mirato a far sperimentare la possibilità di proiettare fuori di noi, le abilità e la creatività, così realizzando una dimensione autentica della nostra persona, conducendo i partecipanti lungo un percorso provocatorio e ludico, tra le possibilità e le risorse della mente. Un iter attoriale in stage domenicali e laboratori serali per i quali non è richiesta alcuna competenza iniziale. La metodologia si riferisce all’utilizzo della Creative Drama come metodo che permette ai partecipanti l’espressione creativa del proprio “processo artistico”, attraverso una vasta gamma di strumenti quali la recitazione, l’hypnodrama, lo storytelling, la musica, il gioco, la tecnica del mimo, il movimento e la danza.
Il corso è indirizzato anche a tutti coloro che intendano approfondire la conoscenza della Drammaterapia per le Risorse, quali educatori, insegnanti, attori, psicologi e professionisti impegnati nella relazione d’aiuto, oltre ad un pubblico non professionale.
Agevolazioni nell'iscrizione per professionisti e studenti ed allievi della Scuola Romana Rorschach.
Il Corso è mirato a far sperimentare la possibilità di proiettare fuori di noi, le abilità e la creatività, così realizzando una dimensione autentica della nostra persona, conducendo i partecipanti lungo un percorso provocatorio e ludico, tra le possibilità e le risorse della mente. Un iter attoriale in stage domenicali e laboratori serali per i quali non è richiesta alcuna competenza iniziale. La metodologia si riferisce all’utilizzo della Creative Drama come metodo che permette ai partecipanti l’espressione creativa del proprio “processo artistico”, attraverso una vasta gamma di strumenti quali la recitazione, l’hypnodrama, lo storytelling, la musica, il gioco, la tecnica del mimo, il movimento e la danza.
Il corso è indirizzato anche a tutti coloro che intendano approfondire la conoscenza della Drammaterapia per le Risorse, quali educatori, insegnanti, attori, psicologi e professionisti impegnati nella relazione d’aiuto, oltre ad un pubblico non professionale.
Agevolazioni nell'iscrizione per professionisti e studenti ed allievi della Scuola Romana Rorschach.
SEDI, Roma e Milano
INFO, info.atelier@dramatherapy.it
www.drammaterapia.it
www.dramaticamenteteatro.blogspot.com
Ermanno Gioacchini (P.I. 10696770584)
Cell. 340-3448785
Paola Perfetti
Cell. 349-3424218
Vito Rocco Genzano
Cell. 320-4735565
www.drammaterapia.it
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Ermanno Gioacchini (P.I. 10696770584)
Cell. 340-3448785
Paola Perfetti
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Vito Rocco Genzano
Cell. 320-4735565
domenica 10 febbraio 2013
Il Nuovo Diario di Anna Frank, 2 Atto, Video
Piece Cinema-dramaterapica del Creative Drama & In-Out Theatre, diretto da E. Gioacchini. Drammaturgia di D. Poto.
Roma, Nuovo Cinema Aquila, 21 gennaio 2013.
Interpreti, Luigi Martelli, Valentina Ferrucci e Valentina Crocetta
Siamo al 2 Atto, Solomon è in piena crisi. Parti scomposte di lui s'incontrano a cercare una soluzione a fargli chiedere il perchè di se stesso, dentro l'incontro con Anna Frank. Di pari passo il processo drammaterapico ha lavorato con gli interpreti, nelle prove, nei laboratori e durante le riprese, percorrendo il filo rosso dei loro ruoli nella vita e la tentabile ridefinizione.
Roma, Nuovo Cinema Aquila, 21 gennaio 2013.
Interpreti, Luigi Martelli, Valentina Ferrucci e Valentina Crocetta
Siamo al 2 Atto, Solomon è in piena crisi. Parti scomposte di lui s'incontrano a cercare una soluzione a fargli chiedere il perchè di se stesso, dentro l'incontro con Anna Frank. Di pari passo il processo drammaterapico ha lavorato con gli interpreti, nelle prove, nei laboratori e durante le riprese, percorrendo il filo rosso dei loro ruoli nella vita e la tentabile ridefinizione.
venerdì 8 febbraio 2013
Il Nuovo Diario di Anna Frank, la Soffitta 2
Piece Cinema-Dramaterapica del Creative Drama & In-Out Theatre, diretto da E. Gioacchini. Drammaturgia di Daniele Poto. Nuovo Cinema Aquila, 21 gennaio 2013 Anna Frank in Soffitta 1. Interpreti, Angel Nicla Fracchiolla, Luigi Martelli, Gianni De Angelis — con Angela Ronconi, Simone G Bianchi, Gianni De Angelis, Luigi Martelli, Daniele Poto, Angela Nicla Fracchiolla, Chiara Zulli, Valentina Crocetta, Massimo Crocetta, Valentina Ferrucci, Livia Gagliardi, Alessandro Romanò, Giuseppe Gencarelli e Maria Luisa Pasquarella .
giovedì 7 febbraio 2013
Il Nuovo Diario di Anna Frank , prima scena
Piece Cinema-Dramaterapica del Creative Drama & In-Out Theatre, diretto da E. Gioacchini. Drammaturgia di Daniele Poto. Nuovo Cinema Aquila, 21 gennaio 2013.
Interpreti scena, Angela Nicla Fracchiolla, Luigi Martelli, Gianni De Angelis.
Interpreti scena, Angela Nicla Fracchiolla, Luigi Martelli, Gianni De Angelis.
lunedì 4 febbraio 2013
la Luna cerca Casa, Parte Prima
Piece Cinema-Dramaterapica del Creative Drama & In-Out Theatre, prodotta e diretta da E. Gioacchini.
Nuovo Cinema Aquila 22 giugno 2012
Nuovo Cinema Aquila 22 giugno 2012
La Luna cerca Casa, Prologo
Piece Cinema-Dramaterapica del Creative Drama & In-Out Theatre, diretto da E. Gioacchini. Presentazione di Daniele Poto. Nuovo Cinema Aquila 23 giugno 2012.
venerdì 18 gennaio 2013
Riduzione Cinema-dramaterapica del Nuovo Diario di Anna Frank in scena a Roma
Riduzione Cinema-dramaterapica del Nuovo Diario di Anna Frank in scena a Roma
Intervista all'autore alla vigilia della prima nazionale della riduzione teatrale della sua drammaturgia, per la regia di Ermanno Gioacchini.
(Comunicati-Stampa.net)
Intervista all'autore alla vigilia della prima nazionale della riduzione teatrale della sua drammaturgia, per la regia di Ermanno Gioacchini.
(Comunicati-Stampa.net)
mercoledì 16 gennaio 2013
ANNA FRANK IN CINEMA-DRAMATERAPIA
Il Creative Drama & In-Out Theatre performa il 21 gennaio 2013 al Nuovo Cinema Aquila con un lavoro teatrale su Anna Frank, su una drammaturgia del giornalista Daniele Poto.
La vita è sempre osservata da dentro e deve apparire buffa a guardarla da fuori. E più essa è complessa, maggiormente addormenta il risveglio, quella posizione mentale così difficile da assumere, che la potrebbe sospettare positivamente anche diversa. Il teatro azzarda costantemente in questo e nel suo intento esso sta in bilico responsabile tra la dimensione onirica del possibile e quella fattuale dell’avvenuto o probabile. E così, nel “Nuovo Diario Di Anna Frank” l’Annalise si affaccia “viva” nella vita di una famiglia americana a raccontare come ha visto e come vede il mondo, a chiedere e farci chiedere come noi lo osserviamo e lo stiamo costruendo, oltre i miti e la storia già passata, ma non sempre ben conosciuta. L’autore ci regala ...la sua Anna Frank in uno spazio che non le è mai appartenuto, quello di 67 anni dopo la sua scomparsa e, cosa più violenta, dove lei tenta difficoltosamente di specchiarsi…così diversa. Solo a noi spetta di intrattenere un’identità per lei, cercando una possibile spiegazione della discrasia tra quanto conosciuto di Anna Frank e quanto significabile e rappresentabile oggi. La riduzione cinema-dramaterapica del regista Ermanno Gioacchini con la sua compagnia raccoglie l’invito e promette di esplorare il passaggio e la trasformazione di Anna Frank ed i suoi sogni di vita e giornalismo negati e quell’ombra, pallida anche lei, sul palco possibile di una Anna prostituita alla storia e dalla storia. Davanti a noi l’abuso dell’autore, ma completamente redento per l’operazione artistica, a riproporre invece nella realizzazione teatrale lo iato semantico tra due personaggi: l’Annalise del “primo” e del “secondo” diario. A farvi specchiare il pubblico, tra palco e schermo cinematografico, senza tradire le legittime difficoltà, promettendo “riconciliazione”.
IL NUOVO DIARIO DI ANNA FRANK, Drammaturgia di Daniele Poto
Riduzione cinema-dramaterapica, allestimento e regia di Ermanno Gioacchini
Interpreti : Gianni De Angelis, Luigi Martelli, Alessandro Romanò, Pino Gencarelli, Livia Gagliardi, Chiara Zulli, Valentina Crocetta, Valentina Ferrucci, Angela Fracchiollla, Angela Ronconi, il piccolo Jago (Jack Russel) e con la partecipazione straordinaria dell'autore Daniele Poto e l'attrice Maria Luisa Pasquarella.
Operatore Luci & Suono, Simone Bianchi
Ingresso: 5 €
INFO fb https://www.facebook.com/
E-mail info.atelier@drammaterapia.it
Cell: 335-8381627
www.dramatherapy.it
http://www.cinemaaquila.com/
IL NUOVO DIARIO DI ANNA FRANK
La settimana della memoria si apre con la restituzione alla vita scenica) di Anna Frank, la più significativa icona dell’Olocausto. Immaginate una Anna Frank viva, oggi 83enne che rilegge la realtà attuale e trasecola per la piega che ha preso la storia. Da un’idea di Shalom Auslander liberamente tratta da Daniele Poto per la regia di Ermanno Gioacchini.
Dov'è Anna Frank? Qualcuno crede di averla trovata ancora viva, eppure diversa. Forse diverso è il tempo che la raccoglie perchè poco disposto a crederla viva. E se davvero Anna Frank desidera esserci nella metropoli tecnogratica, tecnopolitica, tecnoguerrafondaia di questo tempo, deve necessariamente spogliarsi di tante speranze, forse averne di nuove e forse ricominciare un nuovo diario...
Il secondo.
Il Creative Drama & In-Out Theatre alle prese con un soggetto delicato ed importante per la riduzione cinema-dramaterapica di E. Gioacchini.
Roma -Nuovo Cinema Aquila 21 gennaio 2013, ore 20,00 INFO fb https://www.facebook.com/#!/events/522171814477015/
E-mail, info.atelier@drammaterapia.it Cell: 335-8381627
www.dramatherapy.it
http://www.cinemaaquila.com/
La settimana della memoria si apre con la restituzione alla vita scenica) di Anna Frank, la più significativa icona dell’Olocausto. Immaginate una Anna Frank viva, oggi 83enne che rilegge la realtà attuale e trasecola per la piega che ha preso la storia. Da un’idea di Shalom Auslander liberamente tratta da Daniele Poto per la regia di Ermanno Gioacchini.
Dov'è Anna Frank? Qualcuno crede di averla trovata ancora viva, eppure diversa. Forse diverso è il tempo che la raccoglie perchè poco disposto a crederla viva. E se davvero Anna Frank desidera esserci nella metropoli tecnogratica, tecnopolitica, tecnoguerrafondaia di questo tempo, deve necessariamente spogliarsi di tante speranze, forse averne di nuove e forse ricominciare un nuovo diario...
Il secondo.
Il Creative Drama & In-Out Theatre alle prese con un soggetto delicato ed importante per la riduzione cinema-dramaterapica di E. Gioacchini.
Roma -Nuovo Cinema Aquila 21 gennaio 2013, ore 20,00 INFO fb https://www.facebook.com/#!/events/522171814477015/
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mercoledì 29 febbraio 2012
Hypnodrama, Moon is looking for Home, 2 Scene
Si sono appena baciati. Un bacio stretto tra le possibilità impensabili di due storie diverse ed un presente che li fa trovare a sfogliare un medesimo album di nostalgie e rimpianti. Ma non solo. Lei, Carla, con la sua carriera sempre pronta a colmare vuoti imbrogliati accuratamente, anche nei sabati del corso del “dolce al cucchiaio”. Lui, Corrado, un artista gay fin troppo artista anche nella vita, proteso ad interrogare l’esistenza che si specchia sulle sue tele, come un grande specchio che renda meno crudi fatti ed eventi lontani.
Ho faticato a staccarli dal consueto e dall’ovvio questi attori: quel moto verso l’abitudine di quanto si conosce già ed è facile usare come abito per personaggi solo apparentemente nuovi. Bravi gli interpreti e con la complicità dell’hypnodrama che facilità l’affioramento spontaneo di quanto sembra solo di improvvisare. E questo può produrre inganno. La reiterazione del proprio ruolo, di quelli che si immaginano possano essere i panni momentaneamente indossati, ma che, comunque, parlano sempre di noi.
Gesticolavano molto nel tentativo di nascondere l’imbarazzo dell’evento, non più parte, di diluirlo nella complicità esasperata di disegni e schizzi e tendevano vertiginosamente a farle ancora toccare quelle due teste. Nella realtà, forse, sarebbe avvenuto così ed anche in un teatro ossequioso della scrittura, ma sappiamo che quanto non riceve risposta, rimane lì a chiederla ed ad interrogarsi. E così Corrado si deve essere posto diverse domande, nei giorni seguenti, come anche Carla. Quesiti non sempre visibili che solo un successivo laboratorio potrà processare. Bravi ragazzi!
Ho faticato a staccarli dal consueto e dall’ovvio questi attori: quel moto verso l’abitudine di quanto si conosce già ed è facile usare come abito per personaggi solo apparentemente nuovi. Bravi gli interpreti e con la complicità dell’hypnodrama che facilità l’affioramento spontaneo di quanto sembra solo di improvvisare. E questo può produrre inganno. La reiterazione del proprio ruolo, di quelli che si immaginano possano essere i panni momentaneamente indossati, ma che, comunque, parlano sempre di noi.
Gesticolavano molto nel tentativo di nascondere l’imbarazzo dell’evento, non più parte, di diluirlo nella complicità esasperata di disegni e schizzi e tendevano vertiginosamente a farle ancora toccare quelle due teste. Nella realtà, forse, sarebbe avvenuto così ed anche in un teatro ossequioso della scrittura, ma sappiamo che quanto non riceve risposta, rimane lì a chiederla ed ad interrogarsi. E così Corrado si deve essere posto diverse domande, nei giorni seguenti, come anche Carla. Quesiti non sempre visibili che solo un successivo laboratorio potrà processare. Bravi ragazzi!
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Hypnodrama Videos
Ubicazione:
Via di Tor Fiorenza, 35, 00199 Roma, Italia
venerdì 3 febbraio 2012
Workshop Rorschach & Teatro, I Disegni della Mente
Foto di scena da "Sonia, il Resto della Mia Vita", piece drammaterapica Cinema Nuovo Aquila, Roma, 02.12,11 |
Breve Briefing (26.01.12)
Un personaggio maschile che ha assorbito tutto ciò che di più negativo risiede nella tradizione del maschio dominante, con ragioni indiscutibili, violento e tuttavia terribilmente fragile nella sua equazione di forza sempre in bilico sugli eventi che crede di cavalcare. Un personaggio femminile succube, dominato e, tuttavia, suggestivamente irretito in quel dominazione che, perchè non sveli il pericoloso sbilanciamento degli affetti, deve essere nutrito di amore, a costo di svendere le ragioni di una figlia, schiacciata da questa perversa dinamica. E lei, appunto, Sonia, la figlia, pronta alla prima difficoltà vera (ma cosa è vero e non vero per lei?), a rinchiudersi nel proprio uovo regressivo o esplodere n...elle relazioni, nella maniacalità delle condotte e della fuga.
Tre somministrazioni magistralmente "interpretate" da attori e psicodiagnosti, dove se tutto si è prestato ad un teatro nel teatro grande delle relazioni e del disagio psicologico. I test hanno danzato con gli interpreti, sulle parole di Alessandra Minutoli, Vito Rocco Genzano e Ermanno Gioacchini, mentre i tre profili psicodiagnostici computavano di risorse e conflitti, forza dell'Io ed Ideale del Sè. Vivace il dibattito ed i quesiti dei presenti. Esperimento cauto e calibrato di incontro tra la psicologia clinica ed il teatro, su un setting psicologico trasformato in palcoscenico.
Un personaggio maschile che ha assorbito tutto ciò che di più negativo risiede nella tradizione del maschio dominante, con ragioni indiscutibili, violento e tuttavia terribilmente fragile nella sua equazione di forza sempre in bilico sugli eventi che crede di cavalcare. Un personaggio femminile succube, dominato e, tuttavia, suggestivamente irretito in quel dominazione che, perchè non sveli il pericoloso sbilanciamento degli affetti, deve essere nutrito di amore, a costo di svendere le ragioni di una figlia, schiacciata da questa perversa dinamica. E lei, appunto, Sonia, la figlia, pronta alla prima difficoltà vera (ma cosa è vero e non vero per lei?), a rinchiudersi nel proprio uovo regressivo o esplodere n...elle relazioni, nella maniacalità delle condotte e della fuga.
Tre somministrazioni magistralmente "interpretate" da attori e psicodiagnosti, dove se tutto si è prestato ad un teatro nel teatro grande delle relazioni e del disagio psicologico. I test hanno danzato con gli interpreti, sulle parole di Alessandra Minutoli, Vito Rocco Genzano e Ermanno Gioacchini, mentre i tre profili psicodiagnostici computavano di risorse e conflitti, forza dell'Io ed Ideale del Sè. Vivace il dibattito ed i quesiti dei presenti. Esperimento cauto e calibrato di incontro tra la psicologia clinica ed il teatro, su un setting psicologico trasformato in palcoscenico.
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Drammaterapia e Rorschach
Ubicazione:
Via di Tor Fiorenza, 35, 00199 Roma, Italia
Drammaterapia e le Metafore dell'Amore
Usiamo la vita come una metafora per disegnare l'amore, mentre quello se ne sta già lì pronto tra le maglie degli istinti, degli slogan, degli esempi a cercare disperata imitazione. Ma possiamo anche usare l'amore come metafora del rapporto con noi stessi, prima che ci si metta di mezzo l'impiccio di un'illusione, di un partner, di un cuore.
Ed allora accade che non si sia mai pronti ad un appuntamento e che proprio questo disperato ma ineluttabile disappointment costituisca la radice della relazione con noi stessi. Meravigliosamente incapaci di ritrovarci dove sospettavamo, dove credevamo, dove avevamo praticato. "Il mio cuore è impregnato di vino ma sarai nella mia mente per sempre", ma ancora prima "...quando ho visto l'arrivo del giorno, ho desiderato di andar via". Irriducibilità dei sentimenti nel recinto del consueto. proclama Juio Cortazar, proprio come le nuvole che disdegnano di essere catalogate nella nostra memoria!
Ed allora? Allora rimane il mezzo (ma è solo questione di allenamento poterlo usare) di credere davvero ogni cosa egualmente importante e di non negarla mai nel discorso dell'amico, dello sconosciuto, del compagno.
"My heart is drenched in wine, But you'll be on my mind, Forever"
Norah Jones molto probabilmente ha voluto dire altro (?), ma ne io, nè lei conosciamo i percorsi che fanno le note...
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Drammaterapia e Metafora
Ubicazione:
Via di Tor Fiorenza, 35, 00199 Roma, Italia
martedì 24 gennaio 2012
Storytelling. Il Quadro Uscì dallo Specchio
@ director
Perchè i bisbigli del mondo attraversano tanto impunemente quelle minuscole fessure delle persiane? Perchè nessuno fa nulla per fermarli. L'indifferenza è talmente simile all'impotenza. I gesti, le parole, che si amalgamano nello specchio cerato della mia stanza. La mia amica è venuta a trovarmi e cerca anch'essa uno spiraglio nelle tante me che discutono la vita, senza viverla. Oppure la stanno vivendo. Ma essa è divenuta insensibile al fuori, mentre dentro colleziono fiori e tende luminose, trasparenti alla luce, senza rumori, ma suoni. Può essere tanto diverso questo navigarsi nell'anima, al posto del tuffo fragoroso tra gli applausi e ed i fischi? Davvero indivisi si è più forti?
"Non posso fidarmi di altri!"- le urlo -" ...se di me sospetto altre sorgenti, mai del tutto copiate nei s...olchi di tutti quelli che attendono la mia presenza, mentre, voraci o insensibili, giocano con la mia assenza!
Lei si atterrisce, rimane nello sfondo del mio quadro, uno dei peggiori, desaturata come me, dai colori della foto e mi dice, prudente, che dovrei mettermi d'accordo con me stessa...Credo che il fragore silenzioso della mia risata abbia per un attimo respinto pure i bisbigli iniziali, su quelle fessure di luce alla finesta! Lei non c'entra e poi, nel caso, il vero problema è di andare troppo d'accordo con me stessa, singola o duplice che sia. Schiva o presente nei quadri degli altri.
Le sorrido, mentre un buon tè alle rose umetta di caldo e delicato le nostre gole, comunque, qualunque le parole o i versi.
Il mondo a tratti si allontana e non può far male, se dentro hai arredato la tua second life per bene. Chissà, probabilmente era quella a venire prima e a soffocarsi da sola al vento dei discorsi intorno, mentre proteggevo la bellezza ed il mio vero dagli schizzi dei copertoni sul fango. Meglio la pioggia. Quella cade dall'alto e ne puoi rapire il percorso secondo una gravità senza inganno, ascoltarla sulla propria pelle e vederla scomparire.
"Non posso fidarmi di altri!"- le urlo -" ...se di me sospetto altre sorgenti, mai del tutto copiate nei s...olchi di tutti quelli che attendono la mia presenza, mentre, voraci o insensibili, giocano con la mia assenza!
Lei si atterrisce, rimane nello sfondo del mio quadro, uno dei peggiori, desaturata come me, dai colori della foto e mi dice, prudente, che dovrei mettermi d'accordo con me stessa...Credo che il fragore silenzioso della mia risata abbia per un attimo respinto pure i bisbigli iniziali, su quelle fessure di luce alla finesta! Lei non c'entra e poi, nel caso, il vero problema è di andare troppo d'accordo con me stessa, singola o duplice che sia. Schiva o presente nei quadri degli altri.
Le sorrido, mentre un buon tè alle rose umetta di caldo e delicato le nostre gole, comunque, qualunque le parole o i versi.
Il mondo a tratti si allontana e non può far male, se dentro hai arredato la tua second life per bene. Chissà, probabilmente era quella a venire prima e a soffocarsi da sola al vento dei discorsi intorno, mentre proteggevo la bellezza ed il mio vero dagli schizzi dei copertoni sul fango. Meglio la pioggia. Quella cade dall'alto e ne puoi rapire il percorso secondo una gravità senza inganno, ascoltarla sulla propria pelle e vederla scomparire.
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mercoledì 18 gennaio 2012
RORSCHACH E TEATRO, Laboratorio Creativo "I Disegni della Mente", 27 gennaio 2007, Roma
www.dramatherapy.it
www.drammaterapia.blogspot.com
www.drammaterapia.blogspot.com
Il 27 gennaio, alle h. 20.00, presso l’Istituto Scuola Romana Rorschach avrà luogo un laboratorio dimostrativo aperto al pubblico:“I Disegni della Mente”. L’Istituto Scuola Romana Rorschach ed il Creative Drama In-Out Theatre promuovono infatti per il 2012 il primo corso di Rorschach e Teatro indirizzato a psicologi Clinici e Psicodiagnosti.
L’iniziativa nasce nell’intento di sottolineare come momento di diagnosi e di terapia non lavorino mai separati, ma contribuiscano, con gli specifici strumenti di appartenenza, ad una visione e gestione del “cliente” fondamentalmente olistica, che non distingue, se non in ambito di intervento specifico, tra risorse e conflitti della persona. Infatti, l’indagine su quanto di disarmonico è ne...i tratti di personalità di un individuo, proprio nel test di Rorschach, cammina di pari passo con quanto di disadattivo esiste nel suo modello di pensiero e stile di vita.
Ma esiste una motivazione ancora più specifica che ci fa accostare ambiti così apparentemente lontani come il “teatro che cura” ed il “test della macchie”: il meccanismo proiettivo che è alla base di ogni relazione, investimento oggettuale, specifico modello di difesa dell’Io e processo artistico. I disegni che la mente proietta sotto lo stimolo espositivo ad una tavola del test, appartengono allo stesso meccanismo che soprassiede alla messa in scena di una performance in drammaterapia. La “drammatizzazione”, nel test espressa attraverso il verbo e nel teatro agìta attraverso il “drama”, descrive comunque un vissuto della persona con un rimando alla sua realtà nascosta, né da segno attraverso la codificazione simbolica, si offre alla interpretazione nell’analisi delle condotte.
Ma esiste una motivazione ancora più specifica che ci fa accostare ambiti così apparentemente lontani come il “teatro che cura” ed il “test della macchie”: il meccanismo proiettivo che è alla base di ogni relazione, investimento oggettuale, specifico modello di difesa dell’Io e processo artistico. I disegni che la mente proietta sotto lo stimolo espositivo ad una tavola del test, appartengono allo stesso meccanismo che soprassiede alla messa in scena di una performance in drammaterapia. La “drammatizzazione”, nel test espressa attraverso il verbo e nel teatro agìta attraverso il “drama”, descrive comunque un vissuto della persona con un rimando alla sua realtà nascosta, né da segno attraverso la codificazione simbolica, si offre alla interpretazione nell’analisi delle condotte.
L’uso della drammaterapia, scelto elettivamente come strumento di terapia, necessita per un clinico di un percorso formativo specifico e maturato nella importante motivazione a questo specifico tipo di approccio terapeutico, ma riteniamo che per lo psicodiagnosta possa essere estremamente utile l’osservazione delle dinamiche che sono generalmente solo sottese a quanto egli va ad interpretare, al di fuori dell’agito e dell’osservazione delle condotte. D’altra parte la partecipazione personale ad un contesto cognitivo-emotivo che privilegi la fenomenologia dietro l’ottica teatrale del “come se”, pone gli operatori non solo nella condizione di osservatori , ma anche di sperimentatori del vissuto intrapsichico e relazionale.
Direttori: Salvatore Parisi, direttore Scuola Romana Rorshach, psicologo clinico e psicodiagnosta, Ermanno Gioacchini, direttore del Creative Drama In-Out Theatre, psichiatra e dramma terapeuta.
Segreteria Scientifica: Via di Tor Fiorenza, 35 - 00199 Roma - Cell 340-3448785 (14.00-15.00)
dott. Vito Rocco Genzano, dott.ssa Flavia Pitorri
dott. Vito Rocco Genzano, dott.ssa Flavia Pitorri
Si richiede una prenotazione (gratuita) sia via mail all’indirizzo drammaterapia.atelier@yahoo.it o via Facebook, https://www.facebook.com/#!/events/176279815806337/.
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Drammaterapia e Rorschach
Ubicazione:
Via di Tor Fiorenza, 00199 Roma, Italia
venerdì 6 gennaio 2012
CORSO DI DRAMMATERAPIA E CINEMA DRAMATERAPIA PER LE RISORSE SPONSORIZZATO dal CDIOT e dall’Istituto Scuola Romana Rorschach (Roma-Milano)
Il Creative Drama & In-Out Theatre e l'Istituto Scuola Romana Rorschach sponsorizzano il primo Corso di Drammaterapia e Cinema-Dramaterapia per le Risorse del 2012, al nastro di partenza il 20 gennaio (primo gruppo) e 16 febbraio (secondo gruppo). Il percorso formativo è destinato ad utenza e non professionale, ma non ha carattere clinico (terapia).
L’attore tende alla migliore realizzazione della performance, crocevia tra il testo drammaturgico, la regia, il proprio talento e quello della compagnia.
L’interprete in drammaterapia lavora verso l’espressione del proprio processo artistico in seno alla dimensione gruppale, lungo un percorso attoriale che lo abilita alla espressione scenica del processo onirico e dell’esame di realtà in costante confronto. In tale contesto protetto, risorse ed inibizioni della persona entrano in uno spazio di comunicazione performativa in dialogo con l’interno privato e l’esterno costituito dal gruppo (nel teatro drammaterapico questo si allarga anche al pubblico). La “finzione” diviene una funzione regressiva al servizio dell’Io, alla stessa stregua del sogno o dello stato ipnotico (hypnodrama).
Ci si scopre abili, senza averlo mai saputo, intuitivi e spontanei. Emergono difese e resistenze che rimandano al loro significato simbolico e alla conquista dell’autenticita nel proprio ruolo di attributori di senso. Ci si riappropria di uno spazio di azione e gioco, spesso altrimenti nascosti o persi. E’ questa la dimensione addestrativa e ludica alla conquista delle proprie risorse che promette questo tipo di teatro, attraverso laboratori che condurranno i partecipanti lungo un percorso formativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. Nuovo Corso di Drammaterapia per le Risorse al nastro di partenza nel mese di gennaio 2012 in collaborazione con l'Istituto Scuola Romana Rorschach diretto al pubblico.
Durata, 5 mesi
Info: drammaterapia.atelier@yahoo.it
Cell 340-3448785 (14.00-15.00)www.dramatherapy.it
www.drammaterapia.blogspot.com
L’interprete in drammaterapia lavora verso l’espressione del proprio processo artistico in seno alla dimensione gruppale, lungo un percorso attoriale che lo abilita alla espressione scenica del processo onirico e dell’esame di realtà in costante confronto. In tale contesto protetto, risorse ed inibizioni della persona entrano in uno spazio di comunicazione performativa in dialogo con l’interno privato e l’esterno costituito dal gruppo (nel teatro drammaterapico questo si allarga anche al pubblico). La “finzione” diviene una funzione regressiva al servizio dell’Io, alla stessa stregua del sogno o dello stato ipnotico (hypnodrama).
Ci si scopre abili, senza averlo mai saputo, intuitivi e spontanei. Emergono difese e resistenze che rimandano al loro significato simbolico e alla conquista dell’autenticita nel proprio ruolo di attributori di senso. Ci si riappropria di uno spazio di azione e gioco, spesso altrimenti nascosti o persi. E’ questa la dimensione addestrativa e ludica alla conquista delle proprie risorse che promette questo tipo di teatro, attraverso laboratori che condurranno i partecipanti lungo un percorso formativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. Nuovo Corso di Drammaterapia per le Risorse al nastro di partenza nel mese di gennaio 2012 in collaborazione con l'Istituto Scuola Romana Rorschach diretto al pubblico.
Durata, 5 mesi
Info: drammaterapia.atelier@yahoo.it
Cell 340-3448785 (14.00-15.00)www.dramatherapy.it
www.drammaterapia.blogspot.com
Creative Drama & In-Out Theatre e Teatro totale
A cosa "assiste" il nostro attore quando osserva il proprio compagno mentre performa un'azione? E cosa quando è egli stesso in scena?"Assistere" esprime una funzione predicativa che, come altri verbi nella sua forma intransitiva, si riferisce al nostro rapporto con la realtà: il soggetto che interrompe il flusso dei propri atti percettivi e di coscienza (qualsiasi altro) e ferma la propria attenzione per essere spettatore di qualcosa in particolare.Ma se ci spostiamo su un piano squisitamente psicodinamico, nel campo delle reciproche proiezioni sollecitate dal lavoro teatrale e ancor più drammaterapico, l'attore non assiste a qualcosa di "alieno" ed esterno, ma a se stesso. Se stesso nei panni di..., verso l'acquisizione di un maggiore repertorio di risposte adattive nella relazione con l'altro.
Etichette:
Corso Teatro Drammaterapico
Ubicazione:
Via di Tor Fiorenza, 35, 00199 Roma, Italia
martedì 29 novembre 2011
A Roma pièce cinema-drammaterapica a favore dell'istruzione dei bambini in Brasile
lunedì 28 novembre 2011
COME LAVORA IL NOSTRO "TEATRO DRAMMATERAPICO"
Foto dal Backstage Sonia, Novembre 2011, director e Livia Gagliardi in un passaggio interpretativo |
Nel CDIOT ogni ruolo e parte viene discussa, esplorata, dissezionata nelle sue realzioni con le altre cosi che essa appartiene ed è conosciuta da ogni interprete. Ci riferiamo ad una conoscenza oggettiva dei significati del testo e di quella che avviene all'interno di una elaborazione degli stessi, privata ed estremamente individuale e poi gruppale ad opera del gruppo. Questo facilita le dinamiche relazionali oltre quella intrapsichica e crea un "medium" comunicativo implicito, capace di accogliere cambiamenti ed ulteriori rimodellamenti della parte.
La lettura registica di quanto avviene, in questa prima parte del lavoro sul testo, permette la riscrittura dello stesso, ove necessaria, a fronte degli input ed output ricevuti. Ne esce una rivisitazione drammaturgica dell'opera, che pur rispettando le tematiche originali, nè sottolinea le puculiarità speculari al lavoro gruppale (prima fase del Creative Drama).
E' quest'ultimo il testo che costituisce lo stimolo per il processo drammaterapico, una volta che si arriva alla fase performativa delle prove (fase del In-Out Theatre). Infatti, le "risposte" registiche a quanto osservato e valutato funzionano nell'interprete quali "tagli cesarei" per l'emergenza di "drama" e poi come costruzione della piece drammaterapica (seconda fase del Creative Drama e fase In-Out Theatre).
Durante questa costruzione -che procede dallo svestimento del formale, l'enucleamento del simbolico e il rinvestimento oggettuale), conduzione ed interpetazione lavorano "fianco a fianco" per un unico processo drammaterapico.
La lettura registica di quanto avviene, in questa prima parte del lavoro sul testo, permette la riscrittura dello stesso, ove necessaria, a fronte degli input ed output ricevuti. Ne esce una rivisitazione drammaturgica dell'opera, che pur rispettando le tematiche originali, nè sottolinea le puculiarità speculari al lavoro gruppale (prima fase del Creative Drama).
E' quest'ultimo il testo che costituisce lo stimolo per il processo drammaterapico, una volta che si arriva alla fase performativa delle prove (fase del In-Out Theatre). Infatti, le "risposte" registiche a quanto osservato e valutato funzionano nell'interprete quali "tagli cesarei" per l'emergenza di "drama" e poi come costruzione della piece drammaterapica (seconda fase del Creative Drama e fase In-Out Theatre).
Durante questa costruzione -che procede dallo svestimento del formale, l'enucleamento del simbolico e il rinvestimento oggettuale), conduzione ed interpetazione lavorano "fianco a fianco" per un unico processo drammaterapico.
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Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico
organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-
-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)
Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it
-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)
Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it