@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

domenica 27 dicembre 2009

Dramatherapy & Fitness as a valuable tool towards Awareness

@ Director

Le didascalie alle foto pubblicate potrebbero oscillare tra la comicità e tutto quel tema importante che staimo lavorando e che riguarda il teatro dell'assurdo. Ma si potrebbe riassumere, più sinteticamente, in "...anche il director può riuscire comico!"
Le foto, tuttavia, non rendono appieno il senso di quella "drammaticità" che non appartiene tanto all "direzione" del play, quanto alla situazione che si sta svolgendo, alla interazione complessa tra i partecipanti e questi ultimi ed il conduttore. Certo è che, anche al di fuori di una teorizzazione che tuttavia esiste in materia, lo strumento della comicità


è costantemente usato in nquesto tipo di teatro. Un bisturi che con la pretesa di "addormentare" lo scandalo, di far appunto sorridere, sottolinea e "drammatizza" alcuni passaggi importanti, inscrivendoli, senza far male "di fuori" nel check delle cose da "esplorare", "lavorare meglio", "sostitire", assolutamente "cestinare".
Nelle foto qui riprodotte gli attori -rispettivamente nei panni di Dudard e dell'Anziana Signora- si erano letteralmente impantanati nel gioco "perverso" di dover far bene la parte...Ora, noi sappiamo come questo significhi, l'omicidio dell' autenticità, senza ricorrere al bisticcio formale tra omicidio doloso o solo colposo, alle sterili questioni di "memoria della parte", "ansia da prestazione" e così via...E' con tutto questo che lavoriamo, ma appunto per questo è essenziale osservare ed essere consapevoli di "come" lavora negli interpreti.  Quali gli approdi  di un percorso che si svolge atraverso costanti rimandi tra l'interpretazione esterna esatta dal testo e la sua "evoluzione" interna?

Gli attori, in drammaterapia, sanno che la "distanza" da giocare rispetto a quanto la parte sollecita in loro -giacchè a questo lavoro sono stati sensibilizzati e poi preparati dal warm-up che precede- è un elastico non definito, che a tratti rischia di accorciarci pericolosamente verso il "risentimento" di un drama capace di lavorare molto intensamente. La drammatizzazione, in questi casi, assomiglia ad una voragie che risucchià dentro il processo che si sta svolgendo, piuttosto che realizzare una abreazione esterna, nell'interpretazione. Non vi è più "dono" della propria parte al gioco in quel sistema in instabile equilibrio costituito da attore e spettatore. Nella foto accanto, il director ironizza su dove sia andata l'attrice, giacchè è sparita, risucchiata dentro dal buco nero del propri vissuto. Anche in questo caso, l'ironicità del messaggio permette un lento riappropriamento del proprio ego, momentaneamente troppo distratto dalle emozioni interne. In atri casi, un urgente ed anche clamoroso intervento del conduttore ottiene un reset "traumatico" dell'empasse dell'iterprete, alla ricerca di una nuova ridefinizione dell'interpretazione.


Foto: Christmas Party, The Things Go Wrong, CDIOT foto di scena, 2009

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DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

COMUNICATI STAMPA