@ Director
As mind master of the
CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!
"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard
3 commenti:
..Vorrei poter soffiare sui petali di un fiore...sapere che arrivino lontano...come tenere carezze...
Ciao Luigi
Mio caro Roberto,
l'inganno della morte è difficile da superare. Il dolore esiste, eccome se esiste, ed ognuno di noi ha il diritto di viverlo secondo un'individuale consapevolezza. Io, dentro, ho una radice da estirpare, un dolore acuto che in questo momento ho bisogno di gestire in modo altro.
Il mio obiettivo è Lupo. La sua serenità. L'eliminazione della dipendenza dagli affetti, che insidiosamente può arrestare il suo andare.
In ultimo, la rinascita.
Non sono un'illuminata, non ho da insegnare nulla, questa predisposizione "positiva" di fronte alla morte l'ho coltivata negli anni con estremo sacrificio. Ed è probabile che ogni mio gesto, come ogni mia pratica, non porti di fatto a nessun risultato. Ma ci provo lo stesso, perché Credo. Cammino da sempre lungo il sentiero della fede e della mistica, nel tentativo di comprendere quesiti eterni.
E nelle domande del re Milinda al Venerabile Nagasena, c'è un dialogo che vorrei qui riportare.
*
Il re disse: "Venerabile Nagasena, colui che nasce è lo stesso o un altro?"
L'anziano disse: "Né è lo stesso né è un altro".
Il re: "Fatemi un esempio. Voi che siete adulto, siete lo stesso di quando eravate ragazzo, giovane, tenero infante?".
L'anziano disse: "Ero io il ragazzo, il giovane, il tenero infante, ed ero sempre io l'adulto; tutte queste fasi sono state tenute assieme, in unità, grazie al corpo".
Il re: "Fatemi un esempio".
L'anziano disse: "La fiamma della prima veglia non è diversa dalla fiamma della seconda veglia o della terza. E' la stessa lampada che, grazie all'olio e allo stoppino, fa luce per tutta la notte [...] Ed è proprio così, sire, che gli elementi si aggregano in un continuum: uno viene a esistere e un altro svanisce. Tali elementi si aggregano come se non ve ne fosse tra loro uno antecedente e uno susseguente, e dunque, nel caso della nascita umana, non è lo stesso né è un altro ad assumere l'ultima coscienza della nascita precedente".
*
Ciò vale, anche se in termini diversi, per la Rinascita. E per Luigi auspico quel potente continuum.
Ti abbraccio forte,
Nina
FUNERAL BLUES
W. H. Auden
BLUES IN MEMORIA
Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono,
fate tacere il cane con un osso succulento,
chiudete i pianoforte, e tra un rullio smorzato
portate fuori il feretro, si accostino i dolenti.
Incrocino aeroplani lamentosi lassù
e scrivano sul cielo il messaggio Lui È Morto,
allacciate nastri di crespo al collo bianco dei piccioni,
i vigili si mettano guanti di tela nera.
Lui era il mio Nord, il mio Sud, il mio Est ed Ovest,
la mia settimana di lavoro e il mio riposo la domenica,
il mio mezzodì, la mezzanotte, la mia lingua, il mio canto;
pensavo che l'amore fosse eterno: e avevo torto.
Non servon più le stelle: spegnetele anche tutte;
imballate la luna, smontate pure il sole;
svuotatemi l'oceano e sradicate il bosco;
perché ormai più nulla può giovare.
Addio Zacarias.
Tua moglie Beatriz.
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