@ da Simona
Mio Capitano, tutti stanno cercando di scriverti per stare vicino anche a te che hai vissuto con Lui, io invece, come sai, preferisco il silenzio, l'abbraccio. Quando nella mia vita è entrato il Dolore mi tornavano le parole del Qoèlet. Perchè so che si ha bisogno anche di urlare, piangere, sbattere i pugni, stare fermi. Perchè il Qoèlet? Perchè mi da il senso della vita, la vita di Ognuno che si intreccia con quella di tutti gli Altri, la Storia personale con quella Universale. Le proprie lacrime possano irrigare territori altrui, i semi degli altri, spesso, fioriscono in noi. Lupo credeva in un Dio Ragioniere, ma io credo che lì, Altrove, lo ha invece conosciuto nel suo Amore, quell'Amore di Padre che Tu gli hai dato.
[7]Tutti i fiumi vanno al mare, eppure il mare non è mai pieno:raggiunta la loro mèta, i fiumi riprendono la loro marcia.
[8]Tutte le cose sono in travaglio e nessuno potrebbe spiegarne il motivo. Non si sazia l'occhio di guardarené mai l'orecchio è sazio di udire.
[9]Ciò che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà
[1]Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
[2]C'è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
[3]Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,un tempo per demolire e un tempo per costruire.
[4]Un tempo per piangere e un tempo per ridere,un tempo per gemere e un tempo per ballare.[5]Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
[6]Un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
[7]Un tempo per stracciare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare.[8]Un tempo per amare e un tempo per odiare,un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
C'è stato un tempo per un bacio e un altro ancora, quel tempo nessuno ce lo può strappare.
Papera
Cara Simona, caro Luigi, desidero rispondervi anch'io:
Al di là delle gialle colline c'è il mare
al di là delle nubi. Ma giornate tremende
di colline ondeggianti e crepitanti nel cielo
si frammettono prima del mare. Quassù c'è l'ulivo
con la pozza dell'acqua che non basta a specchiarsi,
e le stoppie, le stoppie, che non cessano mai.
... da "Luna d'agosto", Cesare Pavese
al di là delle nubi. Ma giornate tremende
di colline ondeggianti e crepitanti nel cielo
si frammettono prima del mare. Quassù c'è l'ulivo
con la pozza dell'acqua che non basta a specchiarsi,
e le stoppie, le stoppie, che non cessano mai.
... da "Luna d'agosto", Cesare Pavese
Ermanno
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