@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

domenica 14 novembre 2010

Drammaterapia, Nevrosi e Prezzo: Mad World


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MAD WORLD  by Gary Jules

All around me are familiar faces
Worn out places
Worn out faces
Bright and early for their daily races
Going nowhere
Going nowhere
Their tears are filling up their glasses
No expression
No expression
Hide my head I want to drown my sorrow
No tomorrow
No tomorrow
And I find it kind of funny
I find it kind of sad
The dreams in which I’m dying
Are the best I’ve ever had
I find it hard to tell you
I find it hard to take
When people run in circles
It’s a very very
Mad world
Mad world
Children waiting for the day they feel good
Happy birthday
Happy birthday
Made to feel the way that every child should
Sit down and listen
Sit down and listen
Went to school and I was very nervous
No one knew me
No one knew me
Hello teacher tell me what’s my lesson
Look right through me
Look right through me
And I find it kind of funny
I find it kind of sad
The dreams in which I’m dying
Are the best I’ve ever had
I find it hard to tell you
I find it hard to take
When people run in circles
It’s a very very
Mad world
Mad world
enlarged in your world
Mad world

MONDO FOLLE

Tutto intorno a me ci sono volti familiari/ Luoghi logori/ Volti logori/ Sveglio e brillante per le corse quotidiane/
Senza meta/ Senza meta/ Le loro lacrime hanno riempito i loro bicchieri/ Nessuna espressione/Nessuna espressione/Nascondo la testa voglio affogare il mio dolore/ Nessun domani/ Nessun domani/ E trovo un pò buffo/
e trovo un pò triste/che i sogni in cui muoio/ sono i più belli che abbia mai fatto/ E trovo difficile da dirti/ E trovo difficile da sopportare/ quando la gente corre in circolo/ E' davvero/ Un mondo folle/ Un mondo folle/ Bambini che aspettano il giorno in cui si sentiranno bene/Buon compleanno/Buon compleanno/Ti fanno sentire come ogni bambino dovrebbe/ Seduto ad ascoltare/ Seduto ad ascoltare/ Sono andato a scuola ed ero molto nervoso/ Nessuno mi conosceva/ Nessuno mi conosceva/ Salve, prof, dimmi qual è la mia lezione/ Mi guardi attraverso/
Mi guardi attraverso/ E trovo un pò buffo/ e trovo un pò triste/ che i sogni in cui muoio/ sono i più belli che abbia mai fatto/ E trovo difficile da dirti/ E trovo difficile da sopportare/ quando la gente corre in circolo/ E' davvero/
Un mondo folle/ Un mondo folle/ Allargato nel tuo mondo/ Un mondo folle

@ Director


Le nevrosi degli individuo partecipano la nevrosi della cultura nei termini in cui essa è frutto di meccanismi dei difesa (ed i loro prodotti) dell'individuo da sempre, dalla nascita della sua individualità autocosciente in mezzo al gruppo. Voglio dirla grossa e rozza, ma sono convinto...estremamente vera e non vi è giudizio di bene o male: dopo la nascita della stampa, della fotografia, con l'avvento della radio, quello della televisione, dei mezzi di comunicazione multimediale ed internet qualcosa di specifico è profondamente cambiato. Prima di questa grande rivoluzione della comunicazione, prima che un segnale morse impiegasse un manciata di pochi secondi a fare il giro del mondo e tornare al punto di partenza, l'individuo aveva riti privati e collettivi ad arginare solitudine e senso di morte dietro ad esso. Dopo i riti ed i rituali (cose ben diverse sappiamo) sono cambiati ed ancora, in questa fase di passaggio, stentano rumorosamente a funzionare.
Urlare il proprio dolore allo specchio di una camera che ti riprende dentro alla stanza del Grande Fratello, costituisce, da un punto di vista sociologico, solo un urlo di risposta a quello più grande che, inevaso, si è determinato nella cultura del nostro tempo. Non aiuta quello privato, non dà sollievo a quello dell'uomo che piange nascosto. Del bambino incompreso nei suoi bisogni. No One Knew Me. " I miti ci guardano costantemente e noi dobbiamo riuscire a sostenerne lo sguardo" afferma Hilmann; bisogna riconoscerli dietro le maschere dei nostri moderni oggetti di desiderio.
La nevrosi della nostra cultura crea bisogni e risposte a questi e come pensa un grande uomo come Hilmann, non armonizza le domande e le risposte del singolo con il collettivo. Questo è un discorso ampio, difficile, a cui in questa sede si può alludere, ma certo non trattare compiutamente, ma serve alla elaborazione del successivo concetto. La drammaterapia ed altre discipline in prezioso inesauribile bilico tra le scienza psicologica e quella umanistica, obbliga al recupero di quella riflessione che esplora il viaggio costante tra l'individuo ed il gruppo attraverso le creazioni della cultura. Lo accompagna, mentre affina i suoi strumenti d'indagine, dà finalmente "dignità" al suo "drama", tentando di spogliarlo delle apparenze e dei travestimenti comodi e spesso mistificanti e, come si discuteva ieri con Maria Pina, rende l'individuo "creatore" e non solo "fruitore" del suo tempo. E' questo riappropriamento dei sentimenti e delle loro ombre (buone quanto le nostre ali) a lavorare nei nostri laboratori ed oltre.

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DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

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