@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

sabato 7 maggio 2011

Drammaterapia e Parola

Nero e Libertà, Atelier DramaticaMente Teatro, 2011
@ director
Recentemente, su facebook, con una mia cara amica, ho avuto un amicale "bisticcio" di parole proprio su le..."parole": si stava commentando il passo di Pessoa che qualche giorno fa ho trascritto qui. Parola simulacro, parola segno, parola concetto, parola forma.
In questo ultimo mezzo secolo la contesa tra forma e contenuto ha subito un duro colpo, con la scoperta (del resto non nuova) che i contenuti hanno impressa l'origine del contenitore e delle sue forme, che siano apparenti o legate al pensiero simbolico-astratto; che forme casuali hanno determinano lo sviluppo dell'evoluzione e che sui grandi numeri la statistica vince sempre, ma non riproduce la realtà del pensiero. E' un discorso che, almeno in questa sede, ci porterebbe troppo lontano. Esso ha "pericolosamente" intriso di relativismo la nostra cultura, ma che è stato necessario che accadesse come in ogni transizione verso una coscienza più "sottile". Desidero prendere lo spunto da questo per sottolineare alcuni aspetti del nostro importante lavoro, di cui ognuno di voi può sentirsi a pieno diritto "soldato" nella costruzione della "pace" (alludo ai conflitti interni ovviamente!).
La mia cara amica esprimeva un giudizio che, genericamente, condivido: bisognerebbe sbucciare la realtà dalle sovrastrutture (la realtà che noi facciamno funzionare in noi: bisogni e desideri) e tenere i noccioli di verità. Ma esistono questi nuclei puri di immanente  guida dei nostri disegni? Ed io sottolineavo come anche nello spogliamento della realtà dalle sovrastrutture (che voi ed io chiamiamo fronzoli od orpelli...ci intendiamo), bisogna essere cauti. Come togliere la casa ad una chiocciola! Esse parlano "ritualisticamente" (anche un edificio può essere un "rito") delle nostre paure, e sono segnali, visibili o nascosti di quello che siamo, siamo stati e potremo essere. In tal senso il nostro "teatro drammaterapico", insieme alla radice psicodinamica e creativa, sottolinea quella antropologica, discute particolarmente del valore del simbolo e del rito e con simboli e riti fa "giocare" i propri partecipanti.
A volte, mi verrebbe la tentazione di tentare un cauto e significativo discorso su Lacan, anche con voi, digiuni di psicanalisi e forse di gran parte della filosofia. Alcune menti pescano le idee dai sogni che orbitano sopra le nostre teste e ne fanno dono a tutti gli altri uomini. Poi comprendo che ogni edificio ha i suoi limiti, ma che essi costituiscono anche un assoluto, senza confronti.
Ed allora, nella prassi, che escano improvvisamente da una scatola verniciata di fresco o si muovano tra le pareti invisibili di ambienti solo "pensati", questi nostri simboli! Che il vostro inconscio con essi, produttivamente, continui a lavorare!

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DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

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