Foto dal Backstage Sonia, Novembre 2011, director e Livia Gagliardi in un passaggio interpretativo |
Nel CDIOT ogni ruolo e parte viene discussa, esplorata, dissezionata nelle sue realzioni con le altre cosi che essa appartiene ed è conosciuta da ogni interprete. Ci riferiamo ad una conoscenza oggettiva dei significati del testo e di quella che avviene all'interno di una elaborazione degli stessi, privata ed estremamente individuale e poi gruppale ad opera del gruppo. Questo facilita le dinamiche relazionali oltre quella intrapsichica e crea un "medium" comunicativo implicito, capace di accogliere cambiamenti ed ulteriori rimodellamenti della parte.
La lettura registica di quanto avviene, in questa prima parte del lavoro sul testo, permette la riscrittura dello stesso, ove necessaria, a fronte degli input ed output ricevuti. Ne esce una rivisitazione drammaturgica dell'opera, che pur rispettando le tematiche originali, nè sottolinea le puculiarità speculari al lavoro gruppale (prima fase del Creative Drama).
E' quest'ultimo il testo che costituisce lo stimolo per il processo drammaterapico, una volta che si arriva alla fase performativa delle prove (fase del In-Out Theatre). Infatti, le "risposte" registiche a quanto osservato e valutato funzionano nell'interprete quali "tagli cesarei" per l'emergenza di "drama" e poi come costruzione della piece drammaterapica (seconda fase del Creative Drama e fase In-Out Theatre).
Durante questa costruzione -che procede dallo svestimento del formale, l'enucleamento del simbolico e il rinvestimento oggettuale), conduzione ed interpetazione lavorano "fianco a fianco" per un unico processo drammaterapico.
La lettura registica di quanto avviene, in questa prima parte del lavoro sul testo, permette la riscrittura dello stesso, ove necessaria, a fronte degli input ed output ricevuti. Ne esce una rivisitazione drammaturgica dell'opera, che pur rispettando le tematiche originali, nè sottolinea le puculiarità speculari al lavoro gruppale (prima fase del Creative Drama).
E' quest'ultimo il testo che costituisce lo stimolo per il processo drammaterapico, una volta che si arriva alla fase performativa delle prove (fase del In-Out Theatre). Infatti, le "risposte" registiche a quanto osservato e valutato funzionano nell'interprete quali "tagli cesarei" per l'emergenza di "drama" e poi come costruzione della piece drammaterapica (seconda fase del Creative Drama e fase In-Out Theatre).
Durante questa costruzione -che procede dallo svestimento del formale, l'enucleamento del simbolico e il rinvestimento oggettuale), conduzione ed interpetazione lavorano "fianco a fianco" per un unico processo drammaterapico.
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