Il C.D.I.OT., sponsorizzato dalla SIISCA (Società Italiana di Ipnosi Sperimentale Clinica & Applicata, 1988), è stato creato nel 2008 come estensione “artistica” dell’Atelier di Drammaterapia Liberamente (2006) all’interno dell’esperienza triennale dello stesso, fondato e diretto dal drammaterapeuta E. Gioacchini. Mentre l’Atelier ha lo scopo di divulgare concetti e metodologie proprie che si riferiscono ad una originale individuazione teorica e pratica della Drammaterapia e del processo drammaterapico, nei suoi vari contesti applicativi, il C.D.I.O.T. ne costituisce la naturale evoluzione artistica, come vera e propria forma di Teatro.
La metodologia si riferisce all’utilizzo della drammaterapia come metodo che permette ai partecipanti l’espressione creativa del proprio “processo artistico”, attraverso una vasta gamma di strumenti quali la recitazione, l’hypnodrama, lo storytelling, la musica, il gioco, la tecnica del mimo, il movimento e la danza.
I partecipanti sono guidati alla sperimentazione ed elaborazione personale del linguaggio teatrale, che passa sia attraverso la riscoperta di sé, del corpo e delle sue possibilità espressive, che la riformulazione di un nuovo rapporto con l’esterno -lo spazio, gli oggetti e gli altri.
Insegnamenti
Esercizi di base
- il movimento (elasticità corporea, attivazione di parti corporee trascurate, studio del ritmo, del tono, sfasature, contrasti); la sensazione (rilassamento, esplorazione e percezione sensoriale, immedesimazione, osservazione, descrizione e creazione di suoni ed immagini);
- la mimica (mimica facciale e corporea, micro e macro movimenti, il gesto espressivo, intensità, plasticità, posa, naturalezza, immobilità);
- la fonetica (dizione, uso della voce, volumi, ritmi, toni, pause);
- l’imitazione (ricostruzione dei segni caratteriali, linguaggio e tempi, naturalismo e stilizzazione);
- l’improvvisazione (temi, situazioni, stati d’animo, racconti orali); la drammatizzazione (la creazione di un testo in improvvisazione, la scelta dei segni e dei contenuti, il “messaggio”);
- l’interpretazione (interrelazione tra segni visivi e uditivi, correlazione con gli altri, senso scenico, agibilità dello spazio teatrale, presenza);
- l'autoipnosi (addestramento alla modificazione dello stato di coscienza);
- la maschera teatrale e trucco (elementi di base).
- Autoanalisi e analisi del testo e del Personaggio
- Allenamento della memoria e dell’attenzione (concentrazione)
- Rilassamento e gestione della tensione
- Improvvisazione guidata verbale e non verbale
- Utilizzazione degli impulsi emotivi (risata, pianto, rabbia)
- Memoria emotiva
- Centralità corporea
- Coordinamento motorio
- Comunicazione non verbale
- Presenza scenica, interiorizzazione ed esteriorizzazione espressiva
- Hypnodrama
L'Atelier di Drammaterapia Liberamente intende il percorso drammaterapico quale processo di crescita della autonomia e libertà di espressione del soggetto nel contesto della formazione attoriale. Le performances finali che seguono l'iter formativo costituiscono, quindi, l'apice di quel percorso che sposa il copione alla interpretazione nell'autenticità del personaggio-attore. Le pieces dell'atelier sono momenti conclusivi e celebrativi di quanto si è appreso e che appartengono al più ampio capitolo del teatro, dove il rapporto con l'altro (pubblico) ratifica i processi e gli fornisce emblematico svolgimento sulla scena esibita.
Dove l'essenziale diventa pungente provocazione al cambiamento (Grotowsky). E.G.
INFO Per informazioni ed iscrizioni ci si può rivolgere alla segreteria del CDIOT al Tel 335-8381627 - Fax: 06-86211363/70. E.mail, info.atelier@dramatherapy.it
SITO: http://www.drammaterapia.com/
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