Dancing Boat, Laboratorio Atelier LiberaMente, 28.01.11 |
Nero ascoltva con aria interessata quelle parole ed insieme rivedeva il film che aveva costruito, le voci dei marinai, quella confusione apparentemente disorganizzata, fatta di schizzi d'acqua, d'instabilità sulle barche, di grida...quante ne avrà ascoltate questa barca...., di reti e di braccia...tante braccia, mentre si issavano sopra quei tonni, spumeggianti come il mare. "Sì, questa barca deve essere stata usata molto ed ora sta riposando, è antica, come antico è il mare e chi lo solca ...beh diventa antico e saggio anche lui, con tutte quelle storie, di incognite e successi, di paure, di coraggio...". Tra gli occhi Franco e quelli di Nero sembrava si fosse avviato un ping pong di quelli che non lascia cadere alcuna palla fuori del campo, un passaggio perfetto e continuo di pensieri ed emozioni che non richiedono schiacciate o colpi bassi. "Questa luce mi piace, il cielo è scuro, ma sembra che il sole voglia vincere a tutti i costi...persino la sabbia bianca accentua la sagoma dell'ombra sulla spiaggia, lì dov'è posata la barca"- Persefone lasciava uscire la sua voce, ora scintillante come quel sole, da una conchglia invisibile, capace di dare e raccogliere emozioni, lì poggiata di traverso sulle sue labbra- "Si sta bene in questo posto" -Non lo aveva proprio detto, ma tutto esprimeva l'agio di una libertà su quel luogo descritto aperto ed illuminato.
"Le fatiche non contano, nè i timori...tutto passa"- Tutto prima o poi passa...questo stava rispondendo il director a Sole e lei, senza interrompersi- "...questa barca avrà navigato molto e ne avrà viste di cose... belle, brutte, eppure eccola qui...posata ed incolume, oltre il sospetto ed il clamore che a volte fanno la paura e le difficoltà". E' vero il legno della barca doveva essere vecchio, ma ancora buono, eppure aveva dialogato con molte onde, con tanto vento.
"A me...sì, mi ha proprio portato via...Ho dovuto chiudere libri, scansare fogli e mettermi a scrivere. La foto mi ha preso così e condotto tra ricordi ed emozioni, persino cucendosi a qualcosa che sto leggendo in questi giorni, mi ha portato perfino sulla Luna questo guscio di noce sull'acqua!"- Un rapimento in piena regola dietro un'immagine e qualche commento dei compagn sul blog, tutto privato, ma ormai pubblico.
La collana di sensazioni e colori che Beatrice stava raccontando non era finita. Ne parlava, la descriveva, seduta accanto alla barca, sotto un cielo che avrebbe promesso una schiarita, un temporale, non importava...Era sera, ma che dico...era l'ora del tramonto e gli innamorati rubano quella luce e quel profumo al tramonto tuffato nel mare. I bambini tentano di arginare ancora un poco le onde che presto ruberanno, a sera inoltrata, quel castello alla riva. L'anima comunque riposa e si ascolta viva a quell'ora. La sua Starfish, la sua barchetta poteva aspettarsi di tutto, perchè già tutto aveva visto.
"La mente può diventare come un piuma...-esordì dolcemente Pulcinella-, insomma, voglio dire...può scivolare sopra l'acqua, immergersi o restavi a pelo e sentire che un sussurro è vicino. Appartiene alla barca che il Mare poserà sulla riva, sino più avanti sulla spiaggia"- E' così che Pulcinella immagina la mano usata e rugosa del marinaio carezzare il legno, come lì fosse la sua bambina, la donna amata. Mentre descrive non sta più con noi, si è allontanata, sagoma specchiata da quella luce anche lei ed il golf le è scivolato dalla spalla, lei non se ne è accorta. Quel posto è capace di farti dimenticare, eppure darti tanti ricordi e visioni, in compagnia di una barca...che danza.
1 commento:
Bellissima l'immagine delle alici che si avvicinano alla cosata seguendo la corrente, con il loro nuoto sinuoso, perpetuo e costante.
Una metafora che spesso nella vita vorrei fare piu' mia, affrontare la fatica della costanza, dell 'impegno quotidiano e quasi dogmatico nel fare determinate cose, ancora non sono riuscito a a fare completamente mia questa prerogativa. La barca che galleggia sul pelo dell'acqua, che dire, sensazione di appagamento e calma, barca vecchia che di mare ne ha visto molto, ma ancora una volta si lascia cullare dal moto dell'acqua che scorre ed e' pronta al contempo ad affrontare le correnti e le "onde giganti".Il pescatore, la pazienza, la saggezza, la tradizione. La mia mente va subito alla canzone di Pierangelo Bertoli "Pescatore". Figure di un tempo, esempi di pazienza, di sacrificio, persone felici della loro fatica, persone che rispettavano il mare con religiosa sacralita'.
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