@ Cesare
Ciò che mi lascia sbigottito è il fatto di non ricordare molti episodi degli incontri, quando mi metto a parlarne con gli altri e la cosa che ritengo stupefacente è il fatto di vivere degli fatti nella vita quotidiana che mi fanno avere dei flash di tutto cio che è successo in quegli stessi incontri. Di conseguenza... il cercare di adattarli in cio che mi capita.
Nel leggere cio che è avvenuto nell incontro del 16 gennaio non mi sono venuti in mente ricordi particolari, ma piuttosto ho avvertito che durante la lettura i miei occhi tendevano a chiudersi e le mie braccia son diventate leggere, dalle spalle alle mani, come se fossero un corpo a sè: forse è proprio questo il "camminare ad occhi chiusi nella vita", il non ricordare cio che accade, ma, quando serve, avere una specie di luce da seguire nelle situazioni.
@ Director
L'interessante analogia che tu fai tra l'esperienza del "camminare ad occhi chiusi" dello scorso incontro, degli occhi che "non sembrano" ricordare anche gli altri eventi occorsi e quanto di più scorcentante avviene nel sentirsi aiutati quando apparentemente non si scorgono risorse intorno rende stupefatti di come l'inconscio lavora! Soprattutto se ci accorgiamo che mentre stiamo leggendo...un piacevole stato diverso avvolge la nostra coscienza ed il corpo, un osservarci in quella che assolutamente definirei un light trance. Questo significa essere aperti all'esperienza e lasciarlo lavorare dentro, al sicuro...il tuo inconscio. Go on...
Ciò che mi lascia sbigottito è il fatto di non ricordare molti episodi degli incontri, quando mi metto a parlarne con gli altri e la cosa che ritengo stupefacente è il fatto di vivere degli fatti nella vita quotidiana che mi fanno avere dei flash di tutto cio che è successo in quegli stessi incontri. Di conseguenza... il cercare di adattarli in cio che mi capita.
Nel leggere cio che è avvenuto nell incontro del 16 gennaio non mi sono venuti in mente ricordi particolari, ma piuttosto ho avvertito che durante la lettura i miei occhi tendevano a chiudersi e le mie braccia son diventate leggere, dalle spalle alle mani, come se fossero un corpo a sè: forse è proprio questo il "camminare ad occhi chiusi nella vita", il non ricordare cio che accade, ma, quando serve, avere una specie di luce da seguire nelle situazioni.
@ Director
L'interessante analogia che tu fai tra l'esperienza del "camminare ad occhi chiusi" dello scorso incontro, degli occhi che "non sembrano" ricordare anche gli altri eventi occorsi e quanto di più scorcentante avviene nel sentirsi aiutati quando apparentemente non si scorgono risorse intorno rende stupefatti di come l'inconscio lavora! Soprattutto se ci accorgiamo che mentre stiamo leggendo...un piacevole stato diverso avvolge la nostra coscienza ed il corpo, un osservarci in quella che assolutamente definirei un light trance. Questo significa essere aperti all'esperienza e lasciarlo lavorare dentro, al sicuro...il tuo inconscio. Go on...
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