@ director
Perchè i bisbigli del mondo attraversano tanto impunemente quelle minuscole fessure delle persiane? Perchè nessuno fa nulla per fermarli. L'indifferenza è talmente simile all'impotenza. I gesti, le parole, che si amalgamano nello specchio cerato della mia stanza. La mia amica è venuta a trovarmi e cerca anch'essa uno spiraglio nelle tante me che discutono la vita, senza viverla. Oppure la stanno vivendo. Ma essa è divenuta insensibile al fuori, mentre dentro colleziono fiori e tende luminose, trasparenti alla luce, senza rumori, ma suoni. Può essere tanto diverso questo navigarsi nell'anima, al posto del tuffo fragoroso tra gli applausi e ed i fischi? Davvero indivisi si è più forti?
"Non posso fidarmi di altri!"- le urlo -" ...se di me sospetto altre sorgenti, mai del tutto copiate nei s...olchi di tutti quelli che attendono la mia presenza, mentre, voraci o insensibili, giocano con la mia assenza!
Lei si atterrisce, rimane nello sfondo del mio quadro, uno dei peggiori, desaturata come me, dai colori della foto e mi dice, prudente, che dovrei mettermi d'accordo con me stessa...Credo che il fragore silenzioso della mia risata abbia per un attimo respinto pure i bisbigli iniziali, su quelle fessure di luce alla finesta! Lei non c'entra e poi, nel caso, il vero problema è di andare troppo d'accordo con me stessa, singola o duplice che sia. Schiva o presente nei quadri degli altri.
Le sorrido, mentre un buon tè alle rose umetta di caldo e delicato le nostre gole, comunque, qualunque le parole o i versi.
Il mondo a tratti si allontana e non può far male, se dentro hai arredato la tua second life per bene. Chissà, probabilmente era quella a venire prima e a soffocarsi da sola al vento dei discorsi intorno, mentre proteggevo la bellezza ed il mio vero dagli schizzi dei copertoni sul fango. Meglio la pioggia. Quella cade dall'alto e ne puoi rapire il percorso secondo una gravità senza inganno, ascoltarla sulla propria pelle e vederla scomparire.
"Non posso fidarmi di altri!"- le urlo -" ...se di me sospetto altre sorgenti, mai del tutto copiate nei s...olchi di tutti quelli che attendono la mia presenza, mentre, voraci o insensibili, giocano con la mia assenza!
Lei si atterrisce, rimane nello sfondo del mio quadro, uno dei peggiori, desaturata come me, dai colori della foto e mi dice, prudente, che dovrei mettermi d'accordo con me stessa...Credo che il fragore silenzioso della mia risata abbia per un attimo respinto pure i bisbigli iniziali, su quelle fessure di luce alla finesta! Lei non c'entra e poi, nel caso, il vero problema è di andare troppo d'accordo con me stessa, singola o duplice che sia. Schiva o presente nei quadri degli altri.
Le sorrido, mentre un buon tè alle rose umetta di caldo e delicato le nostre gole, comunque, qualunque le parole o i versi.
Il mondo a tratti si allontana e non può far male, se dentro hai arredato la tua second life per bene. Chissà, probabilmente era quella a venire prima e a soffocarsi da sola al vento dei discorsi intorno, mentre proteggevo la bellezza ed il mio vero dagli schizzi dei copertoni sul fango. Meglio la pioggia. Quella cade dall'alto e ne puoi rapire il percorso secondo una gravità senza inganno, ascoltarla sulla propria pelle e vederla scomparire.
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