Creative Drama & In.Out Theatre, Nina Maroccolo in un momento performativo, 2011 |
In più occasioni, ci siamo soffermati a discutere quel particolare processo psicologico e metapsicologico (psicodinamico) che inerisce quanto avviene nel setting drammaterapico, sia che questo si rivolga alla clinica che in un percorso sulle "risorse", come quello di DramaticaMente Teatro.
Per essere più esemplificativi e chiari riferiamoci alla foto alleggata (cfr. foto).
Sul lato sinistro, troviamo l'interprete impegnato nella sua performance drammaterapica. Questa sollecita un dialogo interno che si svolge sia nel profondo (area rombo centrale delimitata), che nel campo del visibile (area intorno), nei due aspetti del "consapevole con se stesso" e del relazionale, la "comunicazione esterna". Il personaggio raffigurato nel lato destro della foto costituisce la rappresentazione di questo dialogo. Tutto quanto descritto rappresenta lo stimolo a quel dialogo, con costanti rimandi tra il dentro ed il fuori, nel campo della "finzione" (In-Out Theatre). Essa offre una cornice "protettiva" rispetto ad identificazioni troppo intense e differisce in tempi e in una specie di trasferta nell'inconscio quanto si va elaborando. L'insight (la comprensione) è agito, come nel metodo psicodrammatico, non "analizzato", ma la modalità, rispetto a quest'ultimo è velatamente autobiografica.
Per essere più esemplificativi e chiari riferiamoci alla foto alleggata (cfr. foto).
Sul lato sinistro, troviamo l'interprete impegnato nella sua performance drammaterapica. Questa sollecita un dialogo interno che si svolge sia nel profondo (area rombo centrale delimitata), che nel campo del visibile (area intorno), nei due aspetti del "consapevole con se stesso" e del relazionale, la "comunicazione esterna". Il personaggio raffigurato nel lato destro della foto costituisce la rappresentazione di questo dialogo. Tutto quanto descritto rappresenta lo stimolo a quel dialogo, con costanti rimandi tra il dentro ed il fuori, nel campo della "finzione" (In-Out Theatre). Essa offre una cornice "protettiva" rispetto ad identificazioni troppo intense e differisce in tempi e in una specie di trasferta nell'inconscio quanto si va elaborando. L'insight (la comprensione) è agito, come nel metodo psicodrammatico, non "analizzato", ma la modalità, rispetto a quest'ultimo è velatamente autobiografica.
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