@ Director
As mind master of the CDIOT, this gives me the opportunity to open a discussion on the fascinating Mind's Creative Processes and the Theatre. So I invite you to join our community, getting it prestigious, because it will be built with your intuitions and questions, meditation and inner answers. This is the place where you can use the freedom to express your doubts and you ideas, sharing with the others the research of your way. The Mind is a living miracle, available better than we could immagine; the theatre is a powerful tool to get deeply its power! But what beyond our discussions?
Prepare for becoming part of a new way to discuss with your right emisphere.
Explore the real power of hypnosis, dramatherapy and cinema-dramatherapy and get away its magic and false misconceptions.
Work nicely with us to create our friendship and the warmth of our curiosity and mind’s exploration.
Learn, enjoy and get excited!
Help yourself adapt to altering life-style changes..if there’s one constant in our life today it’s change; from every direction and faster than ever.
Let’s make the dream a reality...and much much more! Contact and interface with our staff; psychiatrists and psychologists will help you to get your life better!I’m just looking forward to seeing your messages here!

"It does not take much strength to do things, but it requires great strength to decide on what to do" Elbert Hubbard

domenica 30 ottobre 2011

Drammaterapia, Annotazioni a margine di un workshop su Cortazar...

Io Ritualisticamente, Scomposizione e Rimodellamento del Reale,
 28.10.11 Workshop di Drammaterapia

Fare a meno di un braccio, di una gamba, dei movimenti della testa, delegare quelli nella funzione e nel soma di un'altro; scorporare dalla presunzione del potere l'idea malsana che quanto è possibile sia comunque giusto, adeguato, opportuno...
Gli attori, tre sere fa, hanno provato con qualche malcapitato spettatore a togliersi l'impaccio di essere "perfetti", a mimare il proprio "mondo" perchè, visibile agli occhi dell'altro, potesse incontrarne la superficie scabrosa e morbida e riappropriarsene più consapevole. Credo che Cortazar (mi perdonerà l'impudenza) sia stato contento; c'era anche un suonatore di tromba e Cortazar il jazz piaceva molto...le note che vanno oltre il prevedibile pentagramma scritto per rituffarsi su quegli elastici dei righi e degli spazi come equilibristi ed acrobati!
Anche io sono stato contento. Spero tutti quanti. Il mare era un incanto! director

giovedì 20 ottobre 2011

Io Ritualisticamente, Scomposizione e Rimodellamento del Reale


Nina Maroccolo in una azione performativa di un laboratorio
dell' Atelier LiberaMente, stagione 2008

Reading Performativo sul pensiero di J. Cortazar, Roma 28 ottobre 20111, h. 20.30

Le "Storie di Cronopios e di Famas" di Julio Cortazar ci riportano ad una conoscenza di noi e, quindi, dell'Altro, attraverso quel pensiero divergente che forse non ci hanno insegnato ad utilizzare o, addirittura, abbiamo appreso ad evitare! Come farci aiutare dalla Lezione dello scrittore verso l’autenticità?
Cortazar esaspera le nostre abitudini sino al grottesco, all’assurdo, ma anche oltre. E' la ritualità che giunge ad addormentare le possibilità interpretative del nostro Io ad essere in scena. Eidetica, ma sicuramente anche auditiva e cenestesica, l’espressione letteraria di questo autore, che riesce a farci ridere, con tutti i "cinque sensi" dell’invidia, della gelosia, della paura, della vergogna e del pudore, del ruolo codificato, come dei maldestri e comici tentativi di romperlo a volte ed illudersi finalmente liberi!
Italo Calvino riassume magistralmente…«I cronopios e i famas, due geníe d'esseri che incarnano con movenze di balletto due opposte e complementari possibilità dell'essere, sono la creazione più felice e assoluta di Cortázar. Dire che i cronopios sono l'intuizione, la poesia, il capovolgimento delle norme, e che i famas sono l'ordine, la razionalità, l'efficienza, sarebbe impoverire di molto, imprigionandole in definizioni teoriche, la ricchezza psicologica e l'autonomia morale del loro universo. Cronopios e famas possono essere definiti solo dall'insieme dei loro comportamenti. I famas sono quelli che imbalsamano ed etichettano i ricordi, che bevono la virtù a cucchiaiate col risultato di riconoscersi l'un l'altro carichi di vizi, che se hanno la tosse abbattono un eucalipto invece di comprare le pasticche Valda. I cronopios sono coloro che, se si lavano i denti alla finestra, spremono tutto il tubetto per veder volare al vento festoni di dentifricio rosa; se sono dirigenti della radio fanno tradurre tutte le trasmissioni in rumeno; se incontrano una tartaruga le disegnano una rondine sul guscio per darle l'illusione della velocità.
Del resto, osservando bene, si vedrà che è una determinazione degna dei famas che i cronopios mettono nell'essere cronopios, e che nell'agire da famas i famas sono pervasi da una follia non meno stralunata di quella cronopiesca».
Il testo di Cortazar, ma ancor prima la sua acuta critica dell’ovvio, alla ricerca dell’autentico offre spunti speciali alla riflessione nel processo drammaterapico, afferma il conduttore e la sua compagnia di teatro drammaterapico in questo surreale e divertente laboratorio. Il "fama" che è in noi continua a divertirsi, ed in fondo interagisce sempre, rovescio di un’unica medaglia, con il "cronopio", cercando forse una collaborazione? Ma anche il "cronopio" non è così indifferente all'arte di vivere che il "fama" gli ricorda! Come utilizzare, quindi, questi due moti dell'anima, affinché ci arricchiscano e ci agevolino? Il Teatro-Laboratorio di E. Gioacchini, spinge ad usare il pensiero creativo e sollecita ad entrare nelle brevi emblematiche storie dell’autore, ad esercitare un’utile ed importante destrutturazione del modello del mondo che adottiamo, per chiederci come arricchirlo senza effetti collaterali!
Come utilizzare, quindi, questi due moti dell'anima, affinché ci arricchiscano e ci agevolino? Come mostrare, in primis a noi stessi, e poi ai nostri compagni di "viaggio", quali parti forse nascoste vogliamo mettere in gioco?
Durante la lettura-interpretazione di alcuni brani del testo di Cortazar, con lo strumento di un teatro dell’improvvisazione, avremo modo di fare scelte apparentemente inconsapevoli di ciò che è familiare alla trama delle nostre difficoltà come delle nostre risorse e di metterlo in scena, impudicamente, sul teatro della nostra “scoperta”. Fondamentalmente almeno un attore uno spettatore e lì è il drama! Nella dramma terapia, l’offerta autentica di una parte di noi a noi stessi.


L'evento performativo è gratuito ed offerto dal Creative Drama In-Out Theatre
Prenotazioni e info a: info.atelier@dramatherapy.it -
www.drammaterapia.com.
Segnalarsi su pagina Eventi FB.
Sede: c/o Istituto Scuola Romana Rorschach, Via di Tor Fiorenza, 35, 2° piano Roma

DRAMATHERAPY WORKSHOPS (2004-2009)

Ciclo di Conferenze-Dibattito 2010, aperte al pubblico

organizzate dall' Atelier di Drammaterapia Liberamente -h. 20,00,in sede-

-09 aprile, Il Teatro che cura, dal drama alla drammaterapia + Laboratorio
-07 maggio, La lezione di Grotowsky + Laboratorio
-04 giugno, la Cinematerapia e la Cinema-dramaterapia + Laboratorio
-02 luglio, l'Hypnodrama + Laboratorio: il Ritorno del Padre
(nuova programmazione a settembre)

Gli incontri, aperti su prenotazione, condurranno i partecipanti lungo un percorso informativo, spesso provocatorio e divertente, tra le possibilità e le risorse della mente. I seminari e le conferenze -a carattere educativo e divulgativo - sono indirizzati ad pubblico non professionale, ma anche a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza della Drammaterapia, quindi educatori, operatori sociali, insegnanti, medici e psicologi La partecipazione agli incontri è gratuita, su prenotazione alle pagine del sito o telefonando alla segreteria scientifica, tel. 340-3448785 o segnalandosi a info.atelier@dramatherapy.it

COMUNICATI STAMPA